Un progetto di ricostruzione e resilienza per Amatrice

Aggiornamento 26 novembre.  Anpas insieme al Comune di Amatrice aveva promosso con forza la proposta progettuale “Amatrice a tempo”, per realizzare un Centro di Comunità che riproponesse anche in senso fisico il tessuto urbano e sociale di Amatrice e a tal proposito comunichiamo che questa idea progettuale è stata molto apprezzata, e che sarà realizzata direttamente con i soldi pubblici raccolti.

A questo punto è necessario ridefinire l’utilizzo dei fondi raccolti da Anpas – che ad oggi ammontano a oltre 338mila euro. Pertanto stiamo continuando il confronto con il Comune di Amatrice con cui stiamo definendo una nuova soluzione progettuale, anche in considerazione delle scosse che a fine ottobre hanno nuovamente colpito il centro Italia.

Oltre 1.600 volontari Anpas sono stati impegnati in questi 3 mesi per dare assistenza alle popolazioni nei campi di protezione civile allestiti ad Amatrice, Norcia, Foligno, Macerata e Tolentino.

Ancora ad oggi prosegue la nostra attività nei campi di Norcia e Tolentino, e con l’attività sanitaria, di assistenza alla popolazione e di monitoraggio in diverse frazioni della provincia di Macerata. 

Info e aggionamenti periodicamenteulle nostre attività e sulla proposta progettuale che prevederà l’utilizzo di tutti i fondi raccolti, sul questo sito o tramite la APP ufficiale Anpas scaricabile per i dispositivi Android e Ios.


26 settembre. Si chiamerà “Amatrice a Tempo” ed è il progetto di resilienza che Anpas, in intesa con il Comune di Amatrice, promuove per la ricostruzione della comunità di Amatrice. In attesa della ricostruzione finale del centro di Amatrice, Anpas propone un’area opportunamente attrezzata “a tempo” ed ispirata al precedente impianto urbano del centro storico con la creazione strutture temporanee per collocare le attività commerciali del centro storico e di strutture polifunzionali dove potersi incontrare e informare, dove poter condividere momenti di socialità che mantengano la memoria di quanto successo per educare, rielaborare e raccontare.
Il progetto prevede infatti l’allestimento di strutture prefabbricate di piccole dimensioni per ospitare le attività commerciali che erano presenti al centro di Amatrice prima del terremoto, un centro solidale-culturale di medie dimensioni per far ripartire la comunità dove favorire le attività sociali della popolazione (biblioteca, spazio per bambini, spazio interattivo per i ragazzi), un presidio di pubblica assistenza che possa fornire i servizi di base, oltre che assistenza psico-sociale e servizi di cura alla persona: questi gli obiettivi del progetto di ricostruzione promosso da Anpas.

Amatrice a tempo

Un progetto inclusivo e di continuità. Non solo l’intervento in emergenza durante le prime ore dopo il terremoto, e non solo l’assistenza nei campi nella successiva fase nei campi di accoglienza: ma a garanzia di una continuità dell’intervento accanto alla comunità di Amatrice, Anpas con questo progetto promuove la possibilità di innescare energie e risorse locali per favorire la progettazione della ricostruzione attivando risorse proprie e un coinvolgimento della rete sociale esistente per realizzare progetti ed interventi mirati al recupero ed allo sviluppo del connettivo sociale in attesa che la riedificazione strutturale venga completata. Alla base dell’idea progettuale infatti non c’è la sola costruzione delle strutture, ma anche e soprattutto la ricostituzione delle identità della comunità colpita: ristabilire percorsi di resilienza, socialità, aggregazione e cultura, rappresenta uno dei nodi centrali delle attività su cui concentrare l’attenzione dopo le prime fasi di emergenza.

Amatrice, la nuova mensa

“Amatrice a tempo” nasce dalla volontà di concludere un intervento che è iniziato con il soccorso sanitario che le pubbliche assistenze Anpas di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria hanno effettuato nelle prime ore dal terremoto ed è proseguito con l’allestimento e la gestione del Campo Anpas di Amatrice ma anche la collaborazione dei volontari impegnati nelle tendopoli gestite delle Regioni. Sono infatti oltre 1300 i volontari Anpas che sono intervenuti in centro Italia a partire dal 24 agosto scorso. Soccorritori, infermieri, medici, psicologi, operatori di protezione civile, educatori, cuochi, logisti, elettricisti, geologi e cinofili: oltre al soccorso nelle prime ore, l’assistenza alle comunità colpite è stata prestata non solo nel campo nazionale di Amatrice, ma anche in quelli gestiti dalle regioni di Montegallo, Accumuli, Arquata del Tronto, Grissino, Fonte del Campo e Cornillo Nuovo. Nel campo di Amatrice è stata montata ieri una ulteriore tensostruttura per aumentare i coperti per la mensa: operativa dal 25 agosto, la cucina mobile del campo ha cucinato più di ventimila pasti. Restano in funzione tutti i moduli e tutte le attività di assistenza attivi dalle prime ore dell’intervento: dalla lavanderia all’area sociale, dalla struttura protetta al supporto psicologico. 

“Così come è stato per i nostri progetti di ricostruzione a L’Aquila con il campo per le giovanili del rugby, in Emilia con le sedi delle pubbliche assistenze, in Nepal con la ricostruzione dell’orfanotrofio e la formazione ai tecnici locali” dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente di Anpas, “è nostro obiettivo dar seguito al legame che stiamo costruendo con le comunità colpite”

La raccolta fondi Anpas per il progetto
IBAN : IT40 D033 5901 6001 0000 0145 550
INTESTAZIONE: Anpas – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PUBBLICHE ASSISTENZE
CAUSALE: TERREMOTO ITALIA CENTRALE
BIC (per bonifici dall’estero) : BCITITMX

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