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L’incontro con Yerma Calvo, giudice minorile del Costa Rica
Il responsabile Anpas per le adozioni internazionali Luigi Negroni e il personale della segreteria Anpas hanno incontrato ieri la Signora Yerma Campos Calvo, giudice minorile del Costa Rica, accompagnata dalla rappresentante di Anpas in Costa Rica, Rita Galloni, per uno scambio di impressioni sulla pluriennale collaborazione tra Anpas e il Costa Rica nello svolgimento di procedure di adozione internazionale con questo Paese del Centro America. Durante l’incontro è stata più volte sottolineata la reciproca soddisfazione. “Il Costa Rica” ha detto Luigi Negroni, “è sicuramente tra i Paesi con cui lavoriamo meglio e con le maggiori garanzie per i bambini e per le coppie.” Il 16 e 17 maggio alla manifestazione Bimbinsieme a Imola la Signora Campos Calvo aveva incontrato le molte famiglie italiane che hanno accolto in adozione bambini costarricensi e ha manifestato la sua soddisfazione per aver potuto constatare di persona quanto i bambini fossero ben inseriti nelle loro famiglie e nel loro nuovo ambiente. In alcuni casi ormai alle soglie della maggiore età, i ragazzi hanno accolto con spontaneità e allegria la giudice che aveva a suo tempo firmato le sentenze di adozione di molti di loro. La giudice è stata incaricata di redarre al suo rientro una relazione per il Ministero della Giustizia del Costa Rica, affinché le sue osservazioni sulla situazione dei minori adottati in Italia possano essere condivise con le istituzioni che seguono le procedure di adozione internazionale in Costa Rica. È stato importante, ha detto la rappresentante di Anpas in Costa Rica, che chi decide della sorte di questi bambini abbia potuto vedere di persona che sono felici, amati e sostenuti da genitori che hanno saputo sanare le loro ferite e stimolarli a realizzare il loro potenziale. Per tutti i bambini questo ritrovo annuale è sempre anche una preziosa opportunità per tenersi in contatto con un pezzo del loro Paese di origine e per constatare che non sono i soli ad avere, per così dire, due patrie. |
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