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Messaggio del past president Luigi Bulleri al 54° Congresso nazionale delle
pubbliche assistenze

Roma, 25/26/27 novembre 2022

Amici carissimi,
Ragioni di salute mi impediscono di essere con voi durante lo svolgimento del 54° Congresso nazionale Anpas. Mi dispiace.
Nella mia lunga esperienza politica, l’Anpas rappresenta un momento di impegno totale che ho svolto con soddisfazione ed entusiasmo ritrovando i valori per i quali ho sempre lottato.
A tutte e tutti voi un saluto affettuoso ed un augurio di un lavoro proficuo per lo sviluppo della solidarietà.

Un abbraccio a Fabrizio Pregliasco che, negli ultimi anni, oltre a ben dirigere l’Anpas cresciuta nella sua forza ed attività, ha recato e sta recando un forte contributo scientifico contro la
pandemia in Italia e nel mondo. Grazie Fabrizio.

Voi – volontarie e volontari, dirigenti delle pubbliche assistenze – potete essere orgogliosi della vostra opera all’interno di una delle più grandi associazioni nazionali con la consapevolezza che nella protezione civile, nella emergenza e trasporto sanitario, nell’assistenza sociale sul territorio avete lavorato e lavorate con grande impegno, con competenza e con amore verso il prossimo.

Negli ultimi anni sulla base delle indicazioni dello storico 45° congresso di Modena (1993) considerando le gravi insufficienze del welfare, le disuguaglianze aumentate e la democrazia diminuita, ci siamo posti come Anpas l’obiettivo di assumere un ruolo nazionale per garantire a tutti i cittadini i diritti previsti dalla Costituzione, che difendiamo e vogliamo attuata completamente.
Oggi, con le guerre in atto, in particolare con quella derivata dalla invasione russa della Ucraina, attraversiamo un momento grave. Abbiamo presente il pericolo concreto ed immediato di un conflitto atomico distruttivo della terra. E’ necessario ed urgente che il mondo della solidarietà – come in parte ha iniziato a fare con la manifestazione di Roma per la pace del 5 novembre – accolga e sostenga gli accorati appelli di Papa Francesco per la cessazione dei combattimenti e l’avvio di una trattativa di pace sotto l’egida dell’Onu, che portino alla cessazione del martirio del popolo ucraino avviando un futuro di pace al mondo.

I cittadini italiani penalizzati dalle crisi economiche e politiche, apprezzano la presenza e l’opera del volontariato e chiedono a noi di essere fra i protagonisti del rinnovamento del paese nel segno della democrazia, della uguaglianza, della giustizia sociale, recuperando nella politica e nelle Istituzioni i valori persi o sottovalutati.

Accogliamo dunque con coraggio ed entusiasmo questa richiesta popolare!
Viva l’Anpas!

Luigi Bulleri

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