Anpas, con la Commissione per le Adozioni Internazionali, esprime profonda preoccupazione per i recenti gli episodi di razzismo nei confronti di quei figli adottivi che a causa del colore della loro pelle vengono fatti oggetto di atti di bullismo e vessazione

Il comunicato CAI. 11 aprile 2019 – Questi comportamenti del tutto censurabili si inseriscono in un clima in cui la diversità è purtroppo percepita come un disvalore invece che essere considerata una fonte di arricchimento individuale e collettivo.

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L’adozione internazionale oltre ad essere uno strumento di protezione dell’infanzia abbandonata nel mondo è altresì espressione dello spirito solidaristico e generoso per cui le coppie italiane sono unanimemente note tanto che l’Italia, in termini assoluti, è il secondo paese per accoglienza dopo gli Stati Uniti. Tante bambine e bambini, anche con bisogni speciali, dall’Africa, dall’India, dall’Asia e dal Sud America, oltre che dall’Europa, accolti in Italia come figli adottivi sono diventati quindi italiani a tutti gli effetti.

In questo periodo, la Commissione sta cercando di riallacciare rapporti istituzionali con alcuni Paesi che, in passato, avevano contribuito a soddisfare il desiderio di genitorialità di molte coppie italiane; queste manifestazioni di razzismo potrebbero compromettere la possibilità di nuovi accordi. Ci auguriamo pertanto che intolleranza e razzismo rimangano fenomeni isolati e contrastati da tutti coloro che hanno a cuore fratellanza, solidarietà e soprattutto il bene dei minori.

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