Ceva: “A SCUOLA DI PRIMO SOCCORSO” E OPEN DAY DEL SOCCORSO 2020 

È stata presentata a Ceva presso il Banco Azzoaglio di Ceva l’iniziativa che diffonde nelle scuole le tecniche di primo soccorso e che si concluderà con l’Open day del soccorso a Fossano, in programma il prossimo 6 giugno.

Un progetto che accomuna volontari di molteplici associazioni del cuneese e professionisti del settore sanitario della centrale operativa 118 e del Nue 112, che insieme, radunate sotto un’unica bandiera, opereranno nelle scuole diffondendo le nozioni di primo soccorso tra le nuove generazioni.

Durante la conferenza stampa di presentazione hanno preso la parola anche i rappresentati di Anpas, Croce Rossa Italiana e Confraternita di Misericordia, oltre al dottor Walter Occelli, direttore della Centrale Unica di Risposta 112 di Saluzzo, e al dottor Luigi Silimbri, direttore della Struttura Complessa Emergenza Sanitaria Territoriale 118 della provincia di Cuneo.

Il dottor Occelli, nel suo intervento, ha rammentato ai presenti “l’importanza della chiamata al 112, che nasce dalla necessità di poter precocemente informare gli enti di soccorso dell’accaduto. La conoscenza dell’evento è ciò che consente di attivare i soccorsi. Il 112 è il numero unico nazionale ed europeo, che permette di essere accolti da operatori specializzati e in grado di smistare correttamente la chiamata, localizzando l’utente e servendosi dell’ausilio di 14 traduttori online. Fondamentale, poi, la capacità di descrivere i fatti da parte della persona che ci contatta: per questo si lavora su progetti come quello presentato in questa sede”. Non fa mistero della lungimiranza di “A scuola di primo soccorso” neppure il dottor Silimbri: “Il sistema 118 ha deciso di partecipare a quest’iniziativa, attiva sin dal 2017. È un momento di per sé storico, nel quale un’istituzione affianca le associazioni di volontariato con l’obiettivo di diffondere la coscienza del soccorso in emergenza. Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto, al quale forniremo tutto il nostro apporto professionale”.

Al termine della conferenza stampa, sono stati resi noti i due momenti conclusivi dell’edizione 2020 di “A scuola di primo soccorso”: si tratta, in prima battuta, dell’Open day del soccorso, in programma quest’anno a Fossano sabato 6 giugno, con un evento in piazza Castello nel quale ogni associazione darà dimostrazione delle tecniche di primo soccorso, all’interno di una giornata di festa dedicata ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado che aderiranno al progetto, a tutta la popolazione e agli interessati. Tale appuntamento sarà tuttavia preceduto da un evento intermedio, previsto sabato 18 aprile 2020 nella città di Ceva e caratterizzato da una manifestazione in piazza, con giochi e simulazioni di primo soccorso aperti all’intera cittadinanza. “Desidero ringraziare – ha chiosato il referente provinciale Giorgio Bertolino – i Comuni di Ceva e Fossano e il Banco Azzoaglio per la disponibilità e l’attenzione dimostrate nei nostri confronti, tutti i volontari che opereranno nelle scuole e i componenti del comitato organizzatore. Grazie anche al dottor Silimbri, alla dottoressa Simona Enrica Garrone, ai dottori Gasparino e Pautassi, al dottor Walter Occelli, alla responsabile della Centrale Unica di Risposta 112 di Saluzzo Elisa Dalmasso, e, infine, ai dottori Salvatore Brugaletta ed Enrico Ferreri dell’ASL Cn1”.

I numeri del 2019 sono stati notevoli, a partire dalla giornata che ha trasformato la città di Carrù nell’epicentro della divulgazione in materia di rianimazione cardio polmonare di base (RCP).

L’8 giugno infatti, all’interno della cittadella del soccorso allestita in piazza Perotti a Carrù si sono svolti giochi didattici per i ragazzi ed incontri di divulgazione e promozione del soccorso di base alla popolazione, grazie alla organizzazione delle sette associazioni, al patrocinio di svariati enti e alla abnegazione di più di 120 tra volontari ed istruttori.

Inoltre c’è stato il tentativo, andato a buon fine, di battere il record mondiale di RCP Hands-Only (rianimazione Cardio Polmonare di base, fatta solo con le mani) da parte di centinaia di volontari e cittadini accorsi in massa per eseguire ben 12 ore e 15 minuti di massaggio cardiaco esterno ininterrotto. 

Durante i mesi precedenti l’evento, più di 4000 bambini tra i 10 e i 14 anni, appartenenti a 110 classi di 22 scuole, hanno partecipato a lezioni frontali in aula con il materiale audiovisivo da noi appositamente prodotto, si sono cimentati in simulazioni pratiche con i manichini didattici e si sono sfidati nel grande gioco che ha infine determinato l’assegnazione di un premio finale – un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) messo a disposizione da Leo Club Mondovì – alla scuola della classe vincitrice, che in questa edizione è risultata essere la Scuola Media Statale di Garessio.

 

L’impatto sociale del messaggio è eccezionale. A dirlo sono i numeri dei paesi nei quali la cultura della rianimazione cardio-polmonare immediata da parte della popolazione e l’utilizzo precoce dei Defibrillatori Automatici Esterni DAE è instillata in maniera capillare da un trentennio come materia scolastica.

In questi paesi, si può tranquillamente affermare un incremento dei tassi di sopravvivenza in caso arresto cardio circolatorio improvviso da 4 a 7 volte rispetto al 5/7% italiano.

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