Finalmente è arrivato! Dopo giorni di ansia e preparativi ci troviamo di fronte a lui, grosso, imponente, veloce e si spera “pulito” treno. Qualche foto prima di partire accompagnate da una sigaretta e via l’ora è giunta , si sale e ci si accomoda.

Pronti-Partenza- Via!! Via? Ma per dove? Roma. Sono passate tre ore e dopo un viaggio che è stato “normalmente normale” tra, chi lo stomaco ballerino da come al solito del filo da torcere e chi tenta di far pipì ad alta velocità tra una curva presa alla “Formula 1” ed un’altra al “Moto GP”, finalmente si arriva in stazione . “ Roma Termini. Il termine del Mondo“, credevo di essere stata catapultata in qualche immaginario fantastico di Tolkien , dove ad aspettarmi non c’erano Hobbit, Nani o Elfi ma Kebabbari, Ambulanti Etnici e turisti provenienti da mondi sperduti, tutti riuniti lì in un unico posto.
Poi c’è lei , non una bella donna ma la metrò ,contrassegnata con il simbolo “ M” , consiste in un salto agli ostacoli tra gente dall’aria losca, musiche della Pausini che ti accolgono e accompagnano verso “ l’inferno “ dantesco per la precisione nel girone dei “frettolosi “ , dove la pena consiste nel spingere gli altri per cercare di salire il prima possibile sul primo treno che passa .
Scesi dalla metro e tornati in superficie dove il sole illumina il cielo e l’aria che si respira non è pari ad un misto di muffa e rancido, cerchiamo munite del nostro fiuto poco sviluppato di prendere un bus che ci porti nel nostro albergo . Dopo aver pensato di iniziare a dare i numeri vista la quantità esorbitante di autobus , la mia compagna di viaggio munita di buon senso decide di chiedere informazioni ad un ..Prete, teoria ben studiata e soprattutto che non fa una piega, ma ben riuscita se il prete non fosse stato “straniero”. Visto che la ruota della fortuna non girava dalla nostra parte, ritentiamo la sorte chiedendo informazioni ad un gruppo di vecchiette , che tra capelli spettinati, denti assenti, accenti romani e aspetto da vecchie gattare riescono a fornirci indicazioni corrette.
In albergo dopo aver appoggiato il nostro Kit di sopravvivenza, decidiamo di recarci in vaticano, non per chiedere di incontrare il Papa ma per ammirare tutta la sua maestosità e bellezza . Tra qualche sindrome di Stendhal , attacchi di cuore pianti di gioia, ECCOLO LI! quel fatidico messaggio, “Andrea: se volete potete venire anche adesso”.
Ebbene si, non siamo venute a Roma per una vacanza di piacere ma per lavorare con Anpas. Ora che cosa è Anpas? Anpas è associazione Nazionale. Stop!! Volete saperne di più cliccate su Google “Anpas”…e curiosate.
Quest’anno proprio a Roma si tiene ii 52°CONGRESSO NAZIONALE PUCCLICHE ASSISTENZE e cade nei festeggiamenti dei suoi 110 anni “ vita “, ed è qui che io e la mia compagna di viaggio siamo state incaricate di gestire assieme ad altri dello Staff la buona riuscita dell’evento. E ci ritroviamo qui insieme a gente da tutte le regioni Italiane munite di voglia di fare e sapere ..di condivisione e di emozioni a volte travolgenti nel rincontrarsi dopo eventi a volte tragici e altre ludiche.
Questi sono i miei primi passi in Anpas e dove comincio a conoscere persone “ uguali a me” convinta che in questi quattro giorni riuscirò a portarmi a casa legami ed esperienze importanti.
Martina Peonia, pubblica assistenza Sarzana

 

28 novembre: foto Linda Orrù

 


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Lo streaming dell’evento (causa problemi di connessione, in alcuni momenti ci sono problemi di audio)


Gli instant report dei gruppi di lavoro

Protezione civile

Etica

DDL Riforma Terzo Settore


Caro Filippo: una lettera a Filippo Paletti, primo presidente Anpas (1904)


Il Congresso Anpas ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e i patrocini del Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Regione Lazio, Comune di Roma e Spes.


I documenti pre-Congresso, i contributi dei comitati regionali 

Le note dei settori (sfoglia) – pdf

La relazione del Presidente Nazionale Fabrizio Pregliasco (sfoglia)pdf

Affidamento dei servizi di trasporto sanitario, lo studio di Alessandra Albanese (sfoglia) pdf

 


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Il concorso per l’immagine del Congresso

OST – Open space technology, 17 maggio Pontassieve 2014

Il bilancio economico e il bilancio sociale

 



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