Coronavirus, l’assistenza dei volontari Anpas: in un mese impiegati 669 volontari diversi che hanno coperto 1.330 turni/uomo 

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

3 marzo 2020 – A quasi un mese dall’inizio dell’impegno dei volontari Anpas in tutta Italia per contenere rischio sanitario proveniente dal contagio del coronavirus, alla protezione civile, sono stati 669 volontari diversi che hanno coperto 1.330 turni/uomo coinvolti a livello nazionale nelle sale operative, nei call center e nelle unità di crisi delle regioni, negli aeroporti, nell’allestimento delle tende per i triage negli ospedali.

Un intervento in sinergia con la task force del Ministero Salute, Enti locali e dipartimento della Protezione Civile che, oltre al lavoro delle singole pubbliche assistenze Anpas sul territorio, ha visto a livello nazionale anche l’istituzione, la settimana scorsa, dell’Unità di Crisi Anpas.

Oltre alla condivisione dei vari protocolli con le aziende sanitarie locali, fin dall’inizio dell’emergenza Anpas è impegnata in un costante presidio di tutela della sicurezza e la salute dei volontari e degli operatori operatori attraverso formazione, anche a distanza, riguardante i dispositivi di protezione individuale. Le misure sono state ulteriormente rafforzate in questi giorni soprattutto per chi si trova o si è trovato nei pressi delle aree rosse e gialle. Oltre ad essere un obbligo normativo, infatti, la tutela della sicurezza e la salute dei volontari è punto fondamentale delle attività promosse da Anpas.

Anpas Coronavirus

Il lavoro delle sale operative Anpas. Aperte h24 tutte le sale operative regionali attive con almeno un operatore (nelle zone con minore attività) fino ai cinque operatori che si turnano nella sala operativa nazionale per garantire l’operatività. Un impegno costante quello delle Sale operative sia sulla copertura degli aeroporti che per gli interventi sanitari. Tutto questo è stato reso possibile grazie alle esperienze avute nelle passate emergenze che hanno permesso una messa in rete di dati e informazioni reso possibile, a sua volta, dalla creazione e dalla condivisione di protocolli e procedure standardizzate negli anni.

L’allestimento delle tende presso gli ospedali. Negli ultimi otto giorni i volontari Anpas sono stati impegnati nell’allestimento delle tende di Protezione Civile presso le strutture ospedaliere in Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Sicilia, Umbria, Piemonte e Lombardia.

La prevenzione negli aeroporti e nei porti. Continua, in coordinamento con il Dipartimento di Protezione Civile e le altre organizzazioni di volontariato, l’opera di prevenzione dei volontari Anpas che, da quasi un mese, sono presenti negli aeroporti e nei porti italiani per le procedure di controllo della temperatura corporea dei viaggiatori in ingresso in Italia.

Continuano anche i servizi ordinari. Continuano i servizi ordinari (i servizi di emergenza-urgenza e i trasporti ordinari), con le indicazioni regionali di protezione per i singoli operatori «é uno sforzo immenso perché oltre all’attivitò negli aeroporti, c’è l’attività ordinaria per i volontari che in questo momento danno la loro disponibilità di fare trasporto ed emergenza sulle ambulanze» ha dichiarato Carlo Castellucci.

L’approfondimento sul sito del Dipartimento della Protezione CivileAnpas Pozzo di Gotto

Il diritto di essere volontari: l’appello di Anpas per agevolare il volontariato da parte delle aziende. L’appello agli imprenditori perché non vietino ai lavoratori di prestare opera di volontariato per le misure contro il Coronavirus: «Chiediamo alle aziende di non avere paura delle attività che i loro dipendenti svolgono come volontari nelle pubbiche assistenze Anpas: oltre a utilizzare i loro dispositivi di protezione, tutto il personale Anpas è sempre seguito dalle autorità sanitarie locali, per cui non c’è nessun rischio», l‘intervista a Carlo Castellucci, vicepresidente vicario Anpas a Radio Articolo 1

 
 
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