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Il documento finale del 53 Congresso Anpas: Vogliamo che le pubbliche assistenze mantengano il loro ruolo di “scuole di democrazia”, luoghi dove praticare l’inclusione e offrire, attraverso la relazione con i cittadini, nuove e concrete soluzioni per superare la crisi”.
Il 53° Congresso nazionale Anpas assume la relazione del Presidente Fabrizio Pregliasco, le note dei settori e i documenti delle Assemblee regionali, quale base fondamentale per il lavoro che i nuovi organi eletti dovranno affrontare nel prossimo mandato.
Il contesto nel quale dovremo operare nei prossimi anni è di crisi non solo economica, ma anche sociale, politica ed istituzionale. Una crisi che rischia di mettere in discussione il concetto di solidarietà e di democrazia che sono alla base del nostro movimento nazionale. Dobbiamo rispondere alla rabbia, al senso di precarietà, alla solitudine e all’isolamento di molti cittadini. Anpas intende dare il proprio contributo per rafforzare la coesione sociale e la partecipazione attiva, per riscoprirsi e far riscoprire alle persone l’importanza dei valori che hanno consentito ad Anpas, nei 114 anni di storia, di definire il suo ruolo nella società. In questo periodo di crisi, la prima sfida che vogliamo cogliere è guardare in positivo al futuro, contribuendo a coinvolgere ed organizzare cittadini attivi per rispondere ai bisogni del territorio. Vogliamo che le pubbliche assistenze mantengano il loro ruolo di “scuole di democrazia”, luoghi dove praticare l’inclusione e offrire, attraverso la relazione con i cittadini, nuove e concrete soluzioni per superare la crisi. Vogliamo che le pubbliche assistenze rafforzino le proprie alleanze con altri soggetti della società civile che già operano su bisogni specifici. Oltre al contributo importante che Anpas e le pubbliche assistenze danno al welfare locale attraverso i servizi, sulla base delle opportunità della riforma del Terzo Settore, vogliamo ampliare la sfera di intervento delle pubbliche assistenze contribuendo allo sviluppo dell’economia sociale. Obiettivo del prossimo mandato dovrà essere la costruzione di un nuovo modello di economia a impatto sociale, sostenibile, equa e solidale realizzando forme di intervento in collaborazione con l’imprenditoria sociale e con la finanza etica.
In questo momento di crisi il volontariato di pubblica assistenza dovrà confrontarsi con sfide sempre più difficili e complesse, soprattutto in ambito sociale, che richiedono analisi, studio ed approfondimento. È emersa quindi la necessità di un luogo di confronto permanente sulle strategie di sviluppo del movimento, nel quale coinvolgere competenze, esperienze e storie diverse, per “fare cultura” e affrontare in modo efficace i singoli temi, a sostegno dell’azione dei dirigenti di Anpas. È emersa la necessità di incrementare la conoscenza sui progetti innovativi realizzati in ambito locale dalle pubbliche assistenze, con l’obiettivo di mettere in rete le progettualità per creare opportunità di crescita per le nostre associate e di condivisione anche con le altre organizzazioni che operano nel sociale. Dobbiamo utilizzare gli strumenti della coprogrammazione e coprogettazione offerti dalla Codice del Terzo Settore, per diventare interlocutori privilegiati degli Enti locali, anche su nuove attività. Il dibattito ha evidenziato con forza la necessità di incrementare, accanto alla formazione tecnica sui singoli settori, la formazione dei quadri dirigenti, nazionali e regionali, per essere preparati ad affrontare queste sfide.
Il Congresso fa propria della sfida di rilanciare le politiche giovanili in Anpas, consolidando il lavoro svolto grazie alla spinta di alcuni gruppi regionali. Il Congresso ha inoltre espresso preoccupazione per il futuro del Servizio Civile Universale e la richiesta forte che il Governo assicuri le risorse necessarie per sostenere questa esperienza e garantire ai giovani il diritto alla difesa della Patria con mezzi non armati e non violenti.
È emersa la necessità di potenziare la comunicazione di Anpas per essere maggiormente conosciuti e riconosciuti dagli interlocutori esterni e perfezionare una strategia interna per diffondere, tra tutti i volontari che operano nelle pubbliche assistenze, i valori alla base del nostro movimento. In quest’ottica l’investimento sull’archivio storico di Anpas ha permesso di unire la produzione di buona comunicazione con la promozione della cultura sul volontariato di pubblica assistenza.
Il Congresso ha sottolineato la necessità che Anpas prosegua nel suo ruolo di rappresentanza delle pubbliche assistenze nei tavoli istituzionali, non solo per tutelare gli interessi delle associate ma dare il proprio contributo allo sviluppo e alla crescita del Paese. Il Congresso invita pertanto il nuovo gruppo dirigente a sviluppare i contatti e le relazioni col mondo della politica, anche nel solco di “Dare Valore alla Solidarietà”, l’incontro con i parlamentari che si è svolto lo scorso 8 novembre a Roma. Il Congresso si è interrogato inoltre sul futuro della Consulta del Volontariato presso il Forum del Terzo Settore, sottolineando la necessità di rilanciare il ruolo politico del volontariato organizzato nell’ambito del Terzo Settore.
In riferimento al tema dell’affidamento dei servizi sociosanitari al Volontariato, che è stato oggetto dell’incontro con i parlamentari dell’8 ottobre e di quello con gli europarlamentari del 17 ottobre a Bruxelles, il Congresso ha fatto propria la mozione di pubbliche assistenze della Liguria, confermando che il volontariato costituisce un tratto distintivo del sistema di assistenza sociosanitaria e della protezione civile del nostro Paese. Invita pertanto il nuovo gruppo dirigente a sostenere il modello di affidamento diretto dei servizi inerenti al soccorso e al trasporto sanitario, continuando a difendere in Italia e in Europa la specificità del modello italiano come esempio virtuoso di sussidiarietà.
Più interventi hanno sottolineato come la protezione civile rappresenti per Anpas un’esperienza di aggregazione dei volontari, in grado di incrementare la loro appartenenza alla rete Anpas.
In occasione dell’approvazione del nuovo statuto nazionale è stato più volte evidenziato come la trasparenza sia un tratto distintivo del movimento Anpas e la necessità di implementare l’adozione del Codice Etico da parte di tutte le pubbliche assistenze. Il Congresso invita il nuovo Consiglio nazionale a consolidare il processo avviato, anche attraverso la definizione di uno standard di qualità per le associazioni ponendolo tra gli obiettivi del prossimo mandato.
La Commissione per il documento Finale: Arduino Gian Carlo, Benvenuti Luigi, Castellucci Carlo, Coi Lucia, Favale Vincenzo, Fiore Rosaria, Graziano Camillo, Moreschi Ilario, Petrucci Patrizio