Anpas apre una raccolta fondi per l’assistenza dei bambini del Nepal.
Obiettivo: sostegno all’infanzia e ampliamento dell’orfanotrofio a Lalitpur con il supporto tecnico di OGS e ReLuis
In seguito al terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso 25 aprile, Anpas, ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica) e OGS (Istituto di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale) promuovono una raccolta fondi per la ricostruzione dell’orfanotrofio Motherhood Care Nepal a Lalitpur, vicino a Kathmandù, e la formazione di tecnici locali per la ricostruzione.

Bonifico su conto corrente bancario
Il 25 aprile una scossa di magnitudo 7,9 ha colpito il Nepal, provocando la morte di più di cinquemila persone, secondo gli ultimi bilanci. Ventiquattr’ore dopo, un’altra scossa, di 6,7 gradi, e una nuova valanga sull’Everest. Sono più di 3.700 le vittime causate dal terremoto che ha colpito il Nepal nel fine settimana. Il bilancio, secondo le autorità locali, è destinato a salire e molti centri abitati, soprattutto quelli vicino alle montagne, risultano irraggiungibili. I feriti sono più di 6.500.
Insieme all’invio di esperti della Commissione Europea in materia di aiuto umanitario e protezione civile nella zona colpita dalla Crisi, l’UE ha messo a disposizione 3 milioni di euro. L’aiuto d’emergenza della Commissione mira a soddisfare i bisogni più urgenti nelle aree maggiormente colpite, fornendo acqua pulita, medicinali, ripari d’emergenza e strutture di telecomunicazioni.
Il 25 aprile una scossa di magnitudo 7,9 ha colpito il Nepal, provocando la morte di più di cinquemila persone, secondo gli ultimi bilanci. Ventiquattr’ore dopo, un’altra scossa, di 6,7 gradi, e una nuova valanga sull’Everest. Sono più di 3.700 le vittime causate dal terremoto che ha colpito il Nepal nel fine settimana. Il bilancio, secondo le autorità locali, è destinato a salire e molti centri abitati, soprattutto quelli vicino alle montagne, risultano irraggiungibili. I feriti sono più di 6.500. Insieme all’invio di esperti della Commissione Europea in materia di aiuto umanitario e protezione civile nella zona colpita dalla Crisi, l’UE ha messo a disposizione 3 milioni di euro. L’aiuto d’emergenza della Commissione mira a soddisfare i bisogni più urgenti nelle aree maggiormente colpite, fornendo acqua pulita, medicinali, ripari d’emergenza e strutture di telecomunicazioni.