Comunicazione in via sperimentale delle erogazioni liberali alla Agenzia delle entrate 

1 marzo 2018 – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze lo scorso 30/01/2018 ha emanato un decreto che dispone in via sperimentale, per gli anni 2017, 2018 e 2019, l’invio entro il 28 febbraio di ogni anno all’Agenzia delle entrate dei dati relativi ai donatori (incluso il codice fiscale) ed alle erogazioni liberali deducibili o detraibili eseguite nell’anno precedente mediante il sistema bancario, gli uffici postali o altri strumenti di pagamento tracciabili.
Stante la natura sperimentale, non sono previste sanzioni a carico delle organizzazioni destinatarie del provvedimento che non effettueranno l’invio.

Sono invece previste qualora l’invio venga effettuato e contenga errori nella comunicazione dei dati che determinino un’indebita fruizione di detrazioni o deduzioni. Anpas sta valutando se promuovere eventualmente la sperimentazione a partire dal prossimo anno per le donazioni incassate dal 2018.
Al termine del periodo di sperimentazione, verificati i risultati ottenuti, con successivo decreto saranno individuati i termini e le modalità di trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate, a regime, dei dati relativi alle erogazioni liberali che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni dall’imposta.

Il 9 febbraio 2018, l’Agenzia delle entrate ha emanato il provvedimento n. 34431 con le modalità di invio e le specifiche tecniche dei flussi informatici che vengono controllati attraverso un software messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate ed inoltrati attraverso i canali Entratel (tramite intermediari abilitati) o Fisconline nel caso in cui l’ente sia autorizzato ad utilizzarlo. A partire dalle donazioni incassate nel 2018, il donatore avrà inoltre la possibilità di opporsi alla divulgazione dei dati relativi alle donazioni effettuate comunicandolo alla associazione (entro l’anno in cui è stata effettuata la donazione) o direttamente alla Agenzia delle Entrate (dal 1° gennaio al 20 marzo dell’anno successivo).


L’approfondimento di Gian Paolo Concari

 

L'Aquila 8 marzo 2014

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