Allarme Onu resistenza ai farmaci. Pregliasco: importante la ricerca e cultura della prevenzione

Secondo il rapporto delle Nazioni Unite sulla resistenza ai farmaci le procedure mediche, gli interventi chirurgici e le patologie comuni sono diventate a rischio per il «livello allarmante» di resistenza registrato tra medicinali di uso comune.

Assemblea nazionale Anpas 2018

I dati raccolti dal “Gruppo di coordinamento sulla resistenza ai farmaci” delle Agenzie Onu ha calcolato che i casi di resistenza portano a 700mila morti l’anno a livello mondiale e di questi 230mila sono attribuibili a tubercolosi.

Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas e virologo “Ci sono malattie nuove, malattie vecchie riemergenti, come la tubercolosi, legate anche ad aspetti comportamentali o situazioni socioeconomiche particolari.

Il problema è che questo fa riemergere patologie contro le quali non abbiamo armi e gli antibiotici sono come lame che ogni volta che vengono utilizzate perdono il loro filo.

C’è una responsabilità sia a livello istituzionale che medico nel prescrivere i farmaci quando servono davvero, ma anche a livello dei singoli che devono attenersi alle indicazioni dei medici perché usare male un antibiotico facilita la resistenza batterica.

Poi c’è una responsabilità pesante degli allevamenti zootecnici che, nel passato, hanno abusato di questi farmaci in modo massivo per incrementare la produzione.
Non meno importante sarà il lavoro della ricerca che dovrà trovare dei rimedi efficaci che, comunque, dovranno essere sempre e comunque accompagnati dai comportamenti dei singoli attraverso la diffusione di una cultura della prevenzione e dell’uso corretto dei farmaci”.

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