“Ho visto un bel gruppo che parla tutti i dialetti d’Italia, unito da una forte voglia di metterci in discussione. In una sola immagine, vedo tanti volontari che sostengono la sfera del mondo”. Così Angela Spinelli, docente dell’università Tor Vergata di Roma, a conclusione del primo incontro del corso formatori Anpas, che si è tenuto nel week-end a Pontassieve.
Ventisette partecipanti, già ai corsi nazionali di formazione specifica, hanno proseguito il percorso che li porterà a iscriversi al nuovo albo dei formatori Anpas, cinque prossimi tutor, provenienti da tutte le regioni italiane. Sono stati tre giorni intensi, fortemente profondi per chi avrà la grande responsabilità di curare la formazione futura all’interno delle pubbliche assistenze italiane. Le lezioni frontali e i lavori di gruppo hanno coinvolto emiscelato esperienze, competenze e proposte di ognuno, dato vita a quella forte rete che unisce il movimento nello scambio delle buone pratiche. Al corso sono intervenuti anche il responsabile nazionale della formazione Anpas Mauro Giannelli, Maurizio Garotti, il presidente nazionale Fausto Casini, Kristian Talamonti, Cristina Moretti e Lucia Calandra di Anpas Nazionale. I prossimi incontri sono in programma a gennaio e marzo. Nel corso della tre giorni sono intervenuti anche il presidente di Anpas Toscana Attilio Farnesi e il presidente della Croce Azzurra di Pontassieve Antonio Amabile.
Si svolgerà dal 16 al 18 novembre il primo incontro del corso Formazione formatori che vedrà 32 volontari coinvolti, di cui 27 futuri formatori e 5 futuri tutor.
I partecipanti che arriveranno a Pontassieve hanno già intrapreso un impegnativo percorso di analisi delle loro motivazione che li ha visti impegnati da luglio a settembre e che hanno superato brillantemente. Prossimo obiettivo sarà il superamento del corso e l’iscrizione al primo Albo dei Formatori Anpas.
Il progetto Formazione formatori è stato elaborato e sarà sperimentato in questa prima edizione allo scopo di rispondere in modo nuovo e consapevole al bisogno crescente di formazione che caratterizza il movimento e la sua vivacità.
La formazione, interpretata come condizione essenziale di vita e di crescita, è la scommessa che Anpas fa sul proprio futuro e sulla ricchezza delle sue risorse umane.
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