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COMUNICATO STAMPA

 

UNA MANOVRA INGIUSTA CHE TAGLIA OGNI PROSPETTIVA DI CRESCITA PER IL PAESE


Roma 31 agosto 2011

Il coordinamento nazionale del Forum del Terzo Settore ha esaminato la recente manovra finanziaria presentata dal governo. Ne emerge un giudizio negativo per i suoi contenuti e per le modalità con cui è stata concepita.

Ogni provvedimento finanziario, tanto più in una situazione di grave emergenza economica come quella che il nostro Paese sta attraversando, deve assicurare gli obiettivi di equità e giustizia sociale, ambedue clamorosamente disattesi dalle misure che vengono proposte.

Trascurando le raccomandazioni del Presidente della Repubblica – dichiara Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo settore e le stesse assicurazioni di numerosi esponenti del governo, questa ennesima versione della manovra finanziaria è stata elaborata senza alcun confronto con le parti sociali e i partiti di opposizione.”

Nel merito la manovra finanziaria continua a colpire sempre gli stessi soggetti, rischiando di essere inefficiente ed inefficace. “Famiglie, giovani, anziani, disabili e tutte le fasce di popolazione più debole, sono caricate di ulteriori tasse e vedono, in prospettiva, la diminuzione dei servizi e delle opportunità di impiego.” – prosegue il Portavoce – “In una situazione come questa la riduzione dei cosiddetti costi della politica sono spariti o rimandati a futuri imprecisati.”

I tagli previsti per gli enti locali, nonostante siano stati ridotti rispetto alle precedenti ipotesi, avranno forti ricadute sui servizi e sulla spesa sociale. “Colpire l’amministrazione locale, alla quale è affidata la gestione del welfare locale e di quello assistenziale – prosegue Oliverosignifica cancellare molti servizi alle persone e alle famiglie. Senza contare che la nuova manovra seppellisce ogni tentativo di attuare quel federalismo fiscale ‘buono’ che si stava faticosamente mettendo in atto”.

Un’altra spia di allarme viene dal Forum sulla norma che prevede la soppressione degli enti sotto i 70 dipendenti. In questo modo l’Agenzia per il Terzo Settore verrebbe soppressa, facendo venir meno “un importante punto di riferimento istituzionale e un interlocutore tra Governo e il terzo settore – dichiara il Portavoce proprio in questa sua delicata fase di crescita.”.

Forte preoccupazione per la riduzione delle misure di vantaggio fiscale per le cooperative: il loro regime agevolato deriva dal divieto di distribuire i propri utili tra i soci. “Ci chiediamo – prosegue Olivero quale possa essere l’effettivo e sostanziale contributo che questa misura apporterebbe.

Sul percorso di definizione della riforma fiscale e assistenziale il Forum chiede “che si apra uno spazio di dialogo e un processo di ascolto, dal quale finora gran parte della rappresentanza sociale è stata esclusa”. Il terzo settore è disposto a “rimettersi in gioco e ripensare strategie di investimento che servano a rilanciare il futuro del welfare e quello del nostro Paese.”

Auspichiamo che nell’iter parlamentare si verifichino le condizioni per una modifica sostanziale della manovra finanziaria, – conclude Oliveronella direzione del contrasto all’evasione fiscale e di un’equa distribuzione degli oneri fiscali tra tutti i cittadini, a partire da quelli a maggior reddito.”


 


 

Tagli all’assistenza: azione dimostrativa della FISH

COMUNICATO STAMPA

40 miliardi di tagli

Stop al massacro delle persone con disabilità!


La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap ha effettuato oggi una azione dimostrativa in Piazza del Popolo, a Roma, calando dal Pincio un’enorme striscione per attirare l’attenzione sui pesantissimi interventi della Manovra sulle politiche sociali.

È l’ennesimo tentativo della FISH (in meno di una settimana ha raccolto oltre 17mila firme tramite il proprio sito) di contrastare le misure contenute nella Manovra di luglio e in quella in via di approvazione: vi è prevista una delega al Governo per la riforma assistenziale e fiscale che deve recuperare 40 miliardi di euro in tre anni.

La riforma dell’assistenza, sulla quale il Governo ha già depositato un disegno di legge di delega, comporterà una forte compressione della spesa sociale, la revisione di molti supporti economici (invalidità, reversibilità, indennità di accompagnamento), il taglio di molti servizi sociali, la delega al volontariato dell’assistenza.

A ciò si aggiungono i tagli agli Enti locali: saranno fortemente ridimensionati i servizi per i bambini in difficoltà, per gli anziani, per le persone con disabilità, per i non autosufficienti.

Una questione tutt’altro che marginale poiché interessa, con maggiore o minore intensità, oltre 10 milioni di famiglie italiane.

“Chi intende comprimere ancora l’assistenza sociale, piegandola alle esigenze di cassa, sarà responsabile dell’impoverimento, esclusione, confinamento, segregazione di centinaia di migliaia di persone. – ha dichiarato Pietro Barbieri, presidente della FISH – In queste ore si gettano le basi per il definitivo smantellamento di quel po’ di sistema dei servizi che ancora esiste in Italia e per la negazione dei diritti costituzionali.”

La richiesta della Federazione non è dissimile da quella che proviene dal mondo delle associazioni e dell’impegno civile: togliere dalla Manovra il “vincolo di cassa” imposto alla riforma assistenziale.

Prosegue infatti Barbieri: “Si faccia una riforma assistenziale in Italia – non chiediamo di meglio! – ma che comporti servizi migliori, più efficienti e vicini ai diritti e ai bisogni delle persone, moderni e volti all’inclusione anziché alla segregazione, che sostenga le persone e le famiglie, che fissi dei livelli essenziali di assistenza. Tutto ciò non è pensabile con la spada dei 40 miliardi che dondola sopra le nostre teste.”

Con l’approvazione della Manovra alle porte e con l’attenzione concentrata su altre misure, la pur evidente gravità della questione sollevata dalla FISH rischia davvero di passare in secondo piano e di essere ignorata anche dalla Camera, dopo l’indifferenza dimostrata dal Governo e dalla Commissione Bilancio del Senato.

Tutto lascia supporre un autunno molto caldo, con forti tensioni sociali al momento della discussione della riforma fiscale e assistenziale e, ancor peggio, al momento della sua reale applicazione.

Vedi l’azione dimostrativa della FISH

 


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