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L’Anpas è un movimento di volontari che promuove uguaglianza, solidarietà, soccorso, protezione civile, cultura della pace e partecipazione attiva alla comunità.
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Oggi, 20 novembre, è la giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e Anpas si impegna, anche con il progetto di sostegno a distanza in Gambia, ad assicurare “il diritto a crescere in una famiglia” (Convenzione dell’Aja) per i bambini che nel loro paese non possono vederlo realizzato.
Con questo progetto Anpas si impegna per la scolarizzazione dei bambini garantendogli tutto quel che serve per la scuola (libri, uniforme, quaderni, penne) e a realizzare micro-progetti di sviluppo a favore delle comunità di appartenenza dei bambini (ad esempio le attività già realizzate come le microimprese per l’allevamento di polli, la fattoria sociale per coltivare ortaggi e frutta). Un progetto che unisce lo sviluppo delle comunità di appartenenza, in modo che crescano assieme. Ai piccoli beneficiari garantisce il necessario per la scuola, alle famiglie e alle comunità fornisce opportunità di sviluppo attraverso progetti sostenibili pensati assieme alla comunità stessa. Possono farlo associazioni, scuole, gruppi di amici e singole persone.
Ecco tre testimonianze del progetto SAD in Gambia «Quando in consiglio nazionale si è deliberata la scelta di partire con le adozioni a distanza, ne ho parlato con mia moglie e assieme abbiamo deciso di aderire al progetto. All’inizio abbiamo pensato che fosse giusto aiutare e dare possibilità a un bambino/a di poter avere una vita migliore. Nel proseguo del progetto, aiutati anche dalle fotografie che ci vengono inviate periodicamente ci siamo affezionati a Awa e siamo molto contenti che la sua crescita umana e culturale prosegua, ci pare, molto bene. Per nostra scelta abbiamo deciso che non vorremmo, almeno per ora, conoscere personalmente la bambina. Vorremmo che Lei crescesse senza dover avere l’obbligo di doverci ringraziare, se poi il destino proporrà altre soluzioni ne saremo comunque lieti. Il nostro impegno, salute permettendo, continuerà in accordo con Anpas finché lo si riterrà opportuno per la bambina. Questa esperienza, partita con spirito di solidarietà verso chi ha meno di noi, ci sta arricchendo di nuove sensazioni positive verso una bambina che sta crescendo libera grazie al nostro aiuto e questo conferma un concetto che ho sempre sostenuto, “il bene fa più bene a chi lo fa che a chi lo riceve». Gina e Luciano Dematteis
«Tutto è nato dal nostro desiderio di poter fare qualcosa per aiutare, attraverso il simbolico sostegno ad un bambino, un popolo in difficoltà, condividendo una piccolissima parte della nostra fortuna ad avere a disposizione cibo, acqua, denaro e comodità senza dover lottare per averle ogni giorno. Sapere che il nostro piccolo sostegno è di aiuto nella costruzione delle più basilari infrastrutture, nel sostegno della vita sociale delle famiglie e dei bambini è per noi fonte di grande gioia. Abbiamo seguito da lontano la vita della nostra “sorellina” a distanza fin dalla sua tenera età, attendiamo sempre con grande curiosità gli aggiornamenti periodici per vedere come cresce e come se la cava a scuola, così come seguiamo con molta soddisfazione i progressi che anno dopo anno il progetto porta avanti. Attraverso il sostegno alla bambina sentiamo di poter portare un concreto aiuto ad un villaggio intero. Il sostegno a distanza secondo noi è una “beneficenza” con il valore aggiunto di poter prendere parte ad un progetto pluriennale, constatandone anno per anno i progressi e i benefici che apporta alle persone a cui è dedicato. Dopo qualche anno di esperienza con un’altra associazione abbiamo scelto Anpas perché sappiamo che i fondi raccolti vanno interamente al progetto, senza perdersi in spese accessorie, sappiamo che l’impegno di coloro che lavorano a questo progetto è totale e che l’obiettivo di tutti è solo il benestare di un villaggio in difficoltà» Vanina e Diletta Cioni |
Il video dei progetti di Sostegno a Distanza di Anpas in Gambia Tutta la fotogallery del progetto su flickr Il tuo contributo sostiene a distanza un bambino, garantendogli tutto quel che serve per la scuola: remunerazione degli insegnanti, i libri, la cartella, l’uniforme, i quaderni, le penne, le matite. Ma non solo: una parte di quel che versi va ai progetti di sviluppo studiati dall’Anpas assieme ai partner in Gambia e alla comunità locale, progetti che rafforzano le famiglie e il tessuto sociale in cinque villaggi della Divisione Sponda Nord del Gambia: o una fattoria sociale per coltivare ortaggi e frutta che garantiscano ai bambini e alle loro famiglie un’alimentazione più ricca di vitamine e sali minerali; o due microimprese per l’allevamento di polli da carne i cui proventi andranno, in parti uguali, alle donne del Gruppo femminile che si occupano dell’allevamento, alla scuola e al fondo di risparmio comune. o Produzione di mangimi e farine attraverso l’acquisto di una macchina per la macinazione dei cereali. Quanto verso? La quota per sostenere un bambino è di soli 250 euro all’anno. Per garantire un minimo di continuità ti chiediamo di impegnarti a versarla per almeno tre anni. quando e a chi? Una volta all’anno oppure in due rate semestrali, per almeno tre anni, direttamente all’Anpas, che provvede all’acquisto dei materiali scolastici e al pagamento della retta attraverso il partner locale. Il partner locale, CEDAG, è un’associazione di volontari come l’Anpas. E’ nata nel 2001, si avvale dell’ausilio di 1.240 giovani volontari e si occupa di attività a sostegno dei diritti dell’infanzia, difesa dell’ambiente e promozione di modelli di agricoltura sostenibile. Sta realizzando e ha realizzato in partenariato con l’Anpas anche altri progetti di sviluppo in favore dell’infanzia. Ogni 6 mesi ti invieremo anche una relazione sullo stato di avanzamento dei progetti collegati al sostegno a distanza. Dove mi rivolgo? All’ufficio Cooperazione e Adozioni Internazionali dell’Anpas (referente Annalia Sommavilla) tel 055 303821 fax 055 375002 email sad@anpas.org Benefici fiscali per le donazioni Persona fisica: detrazione dall’imposta lorda del 19% dell’importo donato, fino ad un massimo di 2.065,83 euro (art.15, comma 1 lettera i-bis del D.P.R. 917/86)OPPURE deduzione dal reddito delle donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e, comunque, nella misura massima di 70.000,00 euro annui (Decreto Legge 35/05 convertito in Legge n. 80 del 14/05/2005). Per un’impresa: deduzione dal reddito delle donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui (art. 14, comma 1 del D. L. 35/05 convertito in legge n. 80 del 14/05/2005) OPPURE deduzione dal reddito delle donazioni per un importo non superiore a 2065,83 euro o al 2% del reddito d’impresa dichiarato (art.100, comma 2 lettera h del D.P.R. 917/86)
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