La proposta della pubblica assistenza Jerry Masslo

È morto il 28 febbraio per cause naturali, Joseph Ayimbora, dopo essere sopravvissuto alla strage in cui morirono, nel 2008, sei africani, massacrati dalla camorra nel casertano. La proposta di Renato Natale, presidente della pubblica assistenza jerry Masslo: la medaglia d’oro al valore civile del Presidente della Repubblica.

L’appello – «La medaglia d’oro al valore civile per Joseph Ayimbora»: è la proposta lanciata nei giorni scorsi da Renato Natale (foto), ex sindaco di Casal di Principe, in provincia di Caserta, e presidente dell’associazione Jerry Masslo. Un’idea che è stata rilanciata sui social networks per essere, poi, formalizzata attraverso una richiesta presentata al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

La strage di Castelvolturno – Joseph Ayimbora era l’unico sopravvissuto della strage in cui morirono, il 18 settembre 2008, Kwame Antwi Julius Francis, Affun Yeboa Eric, Christopher Adams del Ghana, El Hadji Ababa e Samuel Kwako del Togo, Jeemes Alex della Liberia. La loro morte ha scatenato la rabbia della comunità di migranti contro la criminalità organizzata. Ayimbora, che, all’epoca dell’agguato, viveva a Castelvolturno da otto anni, è morto il 28 febbraio scorso, per cause naturali, nella località protetta in cui si trovava insieme alla famiglia, ma non prima di aver contribuito, con la sua testimonianza, alla cattura e alla condanna degli autori del massacro, tutti appartenenti all’ala “scissionista” del clan dei “casalesi”: Giuseppe Setola, Davide Granato, Alessandro Cirillo, Giovanni Letizia, condannati all’ergastolo, Antonio Alluce, a trent’anni.

Gli eroi del casertano – Una terra disgraziata, in cui non mancano, però, medaglie, martiri ed eroi. «Lo sono le persone che continuano a vivere in queste terre; lo sono le centinaia di volontari che lavorano sui beni confiscati alla camorra; lo sono le cooperative sociali e le associazioni» tiene a precisare Natale. Doveva essere investito da un albanese ubriaco, Natale, lo ha raccontato il pentito Luigi Diana. Un incidente che avrebbe dovuto porre fine al suo mandato da sindaco. Alla fine si optò per la soluzione politica. Dopo 11 mesi, Natale fu costretto alle dimissioni.

Una cordata di liste civiche alle elezioni – Nonostante questo, e le recenti minacce di morte ricevute, il presidente dell’associazione Jerry Masslo, tornerà a fare politica, a Casal di Principe. Lo farà candidandosi per le prossime elezioni amministrative, alla guida di una coalizione di liste civiche, «niente partiti», dice. «E’ il progetto che conta, non i simboli. Un progetto che punta a ristabilire i valori di legalità e solidarietà». Sul prossimo voto, oltre al dissesto finanziario, pesa, però, la beffa che potrebbe arrivare subito dopo, con la pronuncia, entro il 10 maggio, della commissione d’accesso sullo scioglimento del comune per infiltrazioni camorristiche. Una decisione che rischia di colpire un’amministrazione diversa da quella per la quale è stata presa.

Saviano, Nigrizia e le parole libere

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