LA MINI NAJA: UN ULTERIORE SEGNALE D’INCOERENZA DI QUESTO GOVERNO

COMUNICATO Anpas del 14 luglio 2010

 

 

Firenze, 14 luglio 2010. Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) aderisce alla protesta dal CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile) contro l’emendamento del Governo che prevede la possibilità, per giovani ragazzi e ragazze tra i 18 e i 30 anni, di partecipare a stage presso l’esercito.

 

Anpas protesta soprattutto contro la ricaduta economica che avrà l’emendamento, ribattezzato “mini-naja”, che prevede lo stanziamento di 6 milioni e mezzo di euro nel 2010; 5 milioni e ottocentomila euro per il 2011 e 7 milioni e mezzo per il 2012.

A fare da contraltare a questo provvedimento ci sono i tagli sistematici e sempre più gravi al Servizio Civile Nazionale.

«È l’ennesimo provvedimento teso a sfavorire la crescita di forme di cittadinanza attiva e della partecipazione consapevole che nascono dall’esperienza del Servizio Civile», dichiara Maurizio Garotti, responsabile nazionale Servizio Civile Anpas.  «La difesa del territorio passa soprattutto dalla capacità dei cittadini di sentirsene partecipi attraverso la cultura della prevenzione e della difesa non armata».

Ormai da 30 anni Anpas, anche tramite il Servizio Civile, promuove i valori della nonviolenza e della difesa della Patria. Con questa scelta il Governo conferma lo scarso interesse verso l’integrazione tra i cittadini e la disattenzione ai territori ed alle comunità locali. Nonostante la retorica sul federalismo in realtà si distolgono importanti risorse che – ancora di più in una situazione di crisi come quella attuale – sarebbe utile impiegare per aiutare i territori e rafforzare le comunità locali. Il Servizio Civile è riconosciuto come un importante fattore di coesione sociale ed un ottimo strumento di prevenzione dei conflitti e di promozione della sicurezza e della pace.

 

 

 

COMUNICATO CNESC dell’8 luglio 2010

 

Questo Governo da una parte taglia i fondi per il servizio civile nazionale con il rischio di far morire l’unica esperienza d’impegno civico, promozione della pace, difesa non armata e nonviolenta della Patria messa a disposizione dei giovani per la crescita della cittadinanza attiva e dall’altra, che si tratti di una leggina a favore di alcune associazioni combattentistiche o di un’operazione ideologica reazionaria, con quello che ci pare uno spreco di risorse e un passo indietro nella storia di pace della nostra Repubblica, realizza corsi di 3 settimane per “avvicinare i giovani italiani ai “valori” delle armi e della guerra”.

Per la CNESC la promozione della pace attraverso una difesa nonviolenta del Paese e la crescita di cittadinanza attiva dei giovani sono, fin dagli anni dell’obiezione di coscienza, punti fermi attorno ai quali costruire percorsi d’impegno e di crescita civile dei giovani residenti nel nostro Paese.

Servono investimenti seri  sui giovani e non azioni spot” afferma il Presidente della CNESC Primo Di Blasio. “Al Presidente del Consiglio ed ai suoi Ministri e Sottosegretari chiediamo che mostrino coerenza ritirando immediatamente il progetto di legge sulla mini-naja e rifinanziando da subito invece il Servizio Civile Nazionale”

Alla Cnesc aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio Civile, associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis nazionale, Caritas Italiana, Cenasca-Cisl, Cesc, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don Calabria,  Diaconia Valdese, Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il Sociale, Italia Nostra, Federsolidarietà / CCI , Focsiv, Legacoop, Unpli, WWF

 

Segreteria: c/o Caritas Italiana

Via Aurelia 796 – 00165 Roma . Tel : 06/66177001 (centralino); Fax è 06/66177602; mail: serviziocivile@caritasitaliana.it

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