Una tavola rotonda organizzata da Anpas Liguria con la partecipazione di giuristi esperti, Istituzioni, portavoce locali e nazionali dell’associazione per fare il punto sull’affidamento dei servizi di soccorso e trasporto sanitario in Liguria e per tracciare un modello esportabile oltre i nostri confini territoriali.

 

Genova, 20 marzo 2015 – Il risultato di un percorso che parte da lontano è il leit motiv proposto oggi a Palazzo Gambaro da Anpas Liguria. Un percorso iniziato già nei primi anni duemila e che in particolare nell’ultima decade è stato oggetto di grande attenzione e di lavoro congiunto tra i rappresentanti di Anpas e delle Istituzioni regionali interessate.

 

La partecipazione al servizio di soccorso e trasporto sanitario regionale da parte delle associazioni di Volontariato di pubblica assistenza ha fatto discutere non poco e solo l’azione congiunta con la Regione Liguria è riuscita a tutelare anche in sede giudiziaria il mantenimento di un livello di servizio qualitativo e quantitativo elevato a favore dei cittadini.

 

Per capire: uno sguardo al passato. L’attuale assetto convenzionale tra la Regione Liguria come parte pubblica, le ASL come strumento operativo e l’Anpas tra le associazioni di volontariato designate alla gestione del servizio di soccorso sanitario, risale al principio del terzo millennio (ma trova origine già nei primi anni Ottanta). Negli anni seguenti, competitor di natura privata e cooperative provenienti da altri territori si sono proposti per svolgere parte del servizio, aprendo di fatto nel 2010 un contenzioso con la Regione per la caratteristica di priorità riservata alle organizzazioni di volontariato. Una querelle giudiziaria lunga quattro anni ha visto Anpas e Regione Liguria impegnate per affermare la correttezza e la legittimità di tale impostazione, perché l’avvalersi di associazioni volontarie consentiva l’erogazione di un servizio ampio, di qualità, efficace ed efficiente.

 

Recenti verifiche effettuate dal Ministero della Salute, pubblicate su autorevoli testate nazionali, confermano la Regione Liguria tra le prime in Italia per l’efficienza del sistema territoriale di soccorso.

 

In attesa dei pronunciamenti delle sentenze avviate si è altresì fatto appello ad un più ampio concetto di “soccorso” considerato dalla Normativa Europea. Il significato del temine, infatti, supera i confini dell’emergenza urgenza per abbracciare tutto quanto attiene a garantire le condizioni di salute della persona. Per esempio, il trasferimento per cure effettuato con un mezzo attrezzato e con personale qualificato è considerato soccorso. La legge 16/2014 afferma appunto che tali tipologie di attività rientrano nel piano territoriale di soccorso garantito indistintamente a tutti i cittadini.
Il Pronunciamento della Corte di Giustizia Europea. Con la sentenza C-113/13 l’11 dicembre 2014 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha riconosciuto agli enti non profit la possibilità di svolgere il trasporto sanitario di emergenza e urgenza tramite affidamento diretto senza gara d’appalto, per i principi di universalità, di solidarietà e di efficienza economica. Tale sentenza, portata avanti con successo dal Comitato Regionale Ligure di Anpas, potrebbe avere ricadute nei rapporti tra le Istituzioni e le associazioni di volontariato in altre regioni d’Italia.

 

Anche in riferimento all’articolo 118 della Costituzione, alla legge 266/1991 sul volontariato e alla legge 833/1978 che istituisce il servizio sanitario nazionale, i giudici hanno stabilito che il modello ligure ha mantenuto un servizio accessibile a tutti e ha perseguito gli obiettivi di solidarietà ed efficienza di bilancio.

 

La Legge Regionale 16/2014 afferma che il sistema territoriale di soccorso si compone in parte dalle associazioni di volontariato regolarmente iscritte e riconosciute, che garantiscono i seguenti servizi:
– trasporto di emergenza urgenza gestito dalla centrale operativa territoriale (118);
– trasporto previsto nei livelli essenziali di assistenza (LEA), effettuati tramite ambulanza;
– trasporto nel quale le condizioni cliniche del paziente richiedono esclusivamente l’utilizzo di un’ambulanza e/o di un mezzo adeguatamente attrezzato in relazione alle esigenze di assistenza al paziente, la necessità dell’assistenza con personale sanitario o altro personale adeguatamente formato, nonché la garanzia della continuità delle cure al fine di non interrompere il percorso assistenziale intrapreso;
– trasporto urgente di organi e di sangue.

 

Oggi: tracciare un perimetro per il futuro e affermare un modello esportabile. Alla luce e in conseguenza delle sentenze, in attesa del definitivo pronunciamento del Consiglio di Stato che aveva posto la questione in sede Europea, le Organizzazioni di Volontariato entrano a far parte a pieno titolo del sistema territoriale di soccorso. In tale contesto interviene il Presidente Regionale Lorenzo Risso: «Anpas nel 2015 pone tutto il proprio impegno per tracciare un perimetro ben definito sul tema dei servizi gratuiti riconosciuti indistintamente ai cittadini nonché garantire qualità, efficienza e professionalità. Il credo di Anpas è un volontariato preparato, dalle persone ai mezzi dotati di apparecchiature verificate e monitorate. Inoltre ci impegneremo ad affrontare adeguatamente il nuovo rapporto con le ASL e la Regione: se prima della sentenza, infatti, Anpas era un soggetto esterno convenzionato, oggi è parte del sistema e come tale occorre creare una piena integrazione e collaborazione reciproche. Per raggiungere questi obbiettivi avremo a disposizione la nuova LR 16/2014 e conseguente D.G.R. 1385 del 6 novembre 2014, mantenendo comunque in giusta considerazione l’efficacia della sentenza della Corte Europea 113/13».

 

L’Assessore regionale alla Salute Claudio Montaldo afferma: «Aver inserito il mondo del volontariato come parte integrante del sistema sanitario, ne valorizza il ruolo e consente di utilizzare al meglio disponibilità e competenze, contribuendo a consolidare l’importanza della partecipazione alle organizzazioni come fattore di coesione sociale. La solidarietà continuerà a far parte della formazione dei tanti giovani che decidono di dedicare il loro tempo libero al servizio degli altri. È importante che la sentenza ci abbia dato ragione, ora occorre passare alla fase attuativa. La Liguria sarà un esempio da seguire».

 

«È una tavola rotonda in cui vogliamo condividere tutte le difficoltà affrontate in questi dieci anni – spiega Luca Cosso, Direttore di Anpas Liguria – per rendere pubblico il percorso e l’iter giudiziario affidato agli avvocati Damonte e Baroli. Oggi la Corte di Giustizia finalmente conferma che il modello costruito in Liguria non contrasta con il trattato di funzionamento dell’Unione Europea e non contrasta con il fatto che una regione legiferi riservando un’area di intervento alle organizzazioni di volontariato a condizione di garantire effettivamente l’estensione del diritto alla salute con criteri di efficienza, economicità, appropriatezza».

 

Conclude il Presidente Nazionale Anpas Fabrizio Pregliasco: «Abbiamo sempre
seguito con attenzione la vicenda ligure, per questo oggi siamo presenti come Anpas Nazionale oggi a Genova. Più in generale, siamo presenti nei tavoli di discussione a livello nazionale portando avanti una tradizione storica nello svolgimento del servizio per il sistema 118 che abbiamo contribuito a sviluppare e che continuiamo a migliorare ovunque sia presente una pubblica assistenza Anpas»

Spotorno: il triathlon del Soccorso

 

Il programma
Apre Luca Cosso, Direttore di Anpas Liguria, quindi interviene Claudio Montaldo, Assessore alla Salute Regione Liguria.

 

Siedono alla tavola rotonda: Roberto Damonte (Avvocato esperto di diritto amministrativo), Franco Dalla Mura (Avvocato docente di diritto amministrativo), Barbara Baroli (Avvocatura Regionale Regione Liguria), Francesco Quaglia (Direttore Agenzia Regionale Salute Regione Liguria), Francesco Bermano (Direttore Dipartimento Regionale Emergenza Regione Liguria), Fabrizio Pregliasco (Presidente nazionale Anpas), Lorenzo Risso (Presidente Anpas Liguria).

 

 


Gli atti, le relazioni e gli interventi del convegno saranno successivamente pubblicati.

Maggiori informazioni sul sito www.anpasliguria.it

Genova - L'inaugurazione del monumento ai volontari Anpas

 

INFO

Anpas Liguria – Tel. 010.463405 – Fax 010.462500 – email segreteria@anpasliguria.it

È gradita la conferma della  partecipazione tramite email alla segreteria organizzativa

 

Si ringrazia per l’ospitalità concessa il Banco di Chiavari e della Riviera Ligure – Gruppo Banco Popolare.


Torna in alto