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Anpas Marche: la protesta ad Ancona dei volontari Anpas
9 luglio 2018 – Si sta svolgendo ad Ancona la manifestazione delle pubbliche assistenze Anpas con il corteo delle ambulanze per le vie della città di Ancona, mentre l’effettiva data di consegna delle chiavi dei mezzi di soccorso delle pubbliche assistenze ai Sindaci verrà ridefinita a seguito dell’intervento della Prefettura. Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, esprime vicinanza ai volontari Anpas delle Marche: “Ciò che sta succedendo nelle Marche è sintomatico della difficoltà di rapporti con le istituzioni”.
6 luglio 2018 – ASUR continua a non dare soluzioni alle criticità reali del trasporto sanitario Fumata nera nell’ultimo confronto fra le parti. La Prefettura di Ancona si propone come mediatore per favorire il colloquio, chiedendo di soprassedere momentaneamente alla consegna delle chiavi dei mezzi di soccorso ai Sindaci
Alle ore 19.00 di ieri, 6 luglio, dopo circa 4 ore di discussione e dopo che le parti si sono avvicinate alla definizione di modalità condivise per la soluzione della vertenza, all’atto della redazione del verbale si è manifestato il rifiuto (con motivazioni insussistenti) di ASUR ad accettare in via transitoria per il 2018 l’applicazione della determina n. 900/2014 per la rendicontazione dei Trasporti Prevalentemente Sanitari e della determina n. 675/2017 per la rendicontazione dei trasporti in emergenza, nelle more della modifica di quest’ultima.
Non si è pertanto raggiunto un accordo su un punto fondamentale per il futuro dei rapporti con ASUR, e per evitare la piena applicazione della 675/2017 fino alla sua modifica, indispensabile per la futura sopravvivenza delle Organizzazioni di Volontariato.
A seguito dell’esito negativo dell’incontro, la Prefettura di Ancona ha chiesto ad Anpas di rinviare la sospensione dei servizi e la consegna delle chiavi dei mezzi di soccorso ai Sindaci, per consentire al Prefetto di agire come mediatore ai fini di un accordo fra le parti.
4 luglio 2018 – Dall’Area Vasta 4 ancora una volta inesattezze e confusione Il direttore dell’Area Vasta Livini minimizza e fornisce risposte non attinenti e fuorvianti.
Il Direttore dell’AV4, Dott. Livini, vuole ridurre la sofferta decisione del blocco dei servizi presa dalle associazioni Anpas, ad una mera questione economica, tentando goffamente di smarcarsi da una situazione gravissima che invece riguarda l’intera regione e naturalmente anche la AV4 dell’ASUR. Livini concentra il suo intervento alla stampa solo sulle cifre promesse alle associazioni, omettendo di dire che esse rappresentano sempre e soltanto acconti e costituiscono solo una parte di quanto le associazioni devono effettivamente ricevere. L’inadempienza anche dell’AV4, che ancora non ha controllato le rendicontazioni dal 2013 (cioè da 5 anni fa) ad oggi costituisce il vero problema. A causa dell’inefficienza dell’ASUR le associazioni non sanno ancora se e quando riceveranno il saldo di quanto speso 5 anni fa per pagare il carburante, le gomme, il meccanico, il materiale di consumo, ecc.: questo saldo rappresenta una cifra rilevante per ogni associazione.
Il realtà le pubbliche assistenze sino ad oggi sono riuscite a sopravvivere solo grazie alla generosità dei cittadini, perché per colmare le lacune economiche, e riuscire a garantire quotidianamente i servizi in ambulanza, esse hanno attinto anche alle offerte ricevute. Ma oramai neppure queste bastano più.
Altro tema fondamentale, che riguarda chiaramente anche la AV4 dell’ASUR è l’urgentissima revisione del meccanismo di rimborso delle spese sostenute, modificato unilateralmente da ASUR con un sistema che lo rende ingestibile e soprattutto non riconosce alle associazioni il 100% di quanto da esse effettivamente speso e documentato, decretando la loro progressiva scomparsa per indebitamenti che gravano già oggi sulle spalle dei volontari che le amministrano.
Neppure un accordo scritto e firmato (il 9 marzo 2018) dai massimi vertici della politica e della sanità regionale è servito finora a vincolare le strutture alla effettiva soluzione delle gravissime criticità già citate, ma nemmeno a garantire la giusta revisione di una Delibera della Giunta Regionale che a breve purtroppo lascerà a piedi molti pazienti sottoposti a dialisi.
L’Area Vasta 4, al pari delle altre Aree Vaste dell’ASUR, per essere credibile, dovrebbe erogare puntualmente i rimborsi spese strettamente dovuti alle associazioni, evitando ulteriori atteggiamenti dilatori e garantire condizioni future di effettiva sostenibilità del servizio da parte di associazioni che da oltre un secolo costituiscono punto di riferimento di eccellenza per i cittadini e che oggi si scontrano con funzionari ed amministratori che non conoscono neppure il contesto in cui si muovono e sono incapaci di garantire la sopravvivenza di un sistema di fondamentale importanza.
3 luglio 2018 – Le Organizzazioni di Volontariato Anpas Marche, costrette a sospendere i servizi di emergenza e trasporto sanitario, consegneranno nelle loro mani le chiavi delle proprie ambulanze. Dal 9 luglio i Sindaci avranno in carico i mezzi di soccorso sanitario sul territorio regionale
Dopo mesi di confronto serrato con ASUR e Regione Marche, le Organizzazioni di Volontariato Anpas sono costrette a comunicare definitivamente che le numerose criticità irrisolte interessanti il sistema del trasporto sanitario (in regime di emergenza e non) non consentono loro di continuare a garantire i servizi di trasporto, costringendole a consegnare le chiavi dei propri mezzi ai Sindaci dei Comuni ove esse hanno sede.
Nonostante il raggiungimento di un formale e dettagliato accordo tra le parti, sottoscritto in data 9 marzo 2018 a seguito di pregresse azioni di protesta, a distanza di quasi quattro mesi si deve purtroppo rilevare che la parte pubblica, ed ASUR in particolare, ha disatteso tutti gli impegni assunti ignorando completamente l’accordo firmato, in merito al quale Anpas Marche ha invece onorato integralmente i propri impegni.
Pur stigmatizzando la scorretta condotta dei soggetti, tutti di altissimo livello, intervenuti nella firma del suddetto accordo, Anpas Marche ha tentato strenuamente ogni possibile mediazione per giungere a condizioni di garanzia in merito ai pagamenti attesi fin dal 2013 ed a criteri di rimborso dei costi futuri rispondenti ai pronunciamenti di ANAC e UE, ed idonei a consentire la sopravvivenza delle 45 associazioni aderenti.
Dopo mesi di inutili incontri ed a fronte di gravissime criticità amministrative rilevate, oltre che della palese assenza di qualunque concreta volontà da parte di ASUR e Regione Marche di rispettare gli impegni assunti e di riportare alla normalità un sistema di fondamentale importanza per i cittadini marchigiani, occorre osservare anche lo svilupparsi di deprecabili azioni ritorsive nei confronti delle associazioni Anpas sul piano amministrativo e finanche operativo, in un contesto ormai privo di ogni razionale principio di gestione.
Duole prendere atto del fallimento del pur apprezzabile tentativo di coordinamento del Dott. Fabio Sturani, in rappresentanza della Presidenza Regionale (con delega alla Sanità) che palesa l’esistenza di dinamiche gestionali clamorosamente fuori controllo in cui neppure il governo regionale, pur apparentemente volendolo, riesce a porre vincoli ed indirizzi.
A fronte di tale situazione le 45 associazioni Anpas della regione Marche, riunitesi a Sirolo (AN), hanno deciso in via definitiva ed irrevocabile di continuare la propria attività per un tempo limitato, arrivando a consegnare le chiavi dei loro mezzi ai Sindaci dei propri comuni il giorno 9 luglio 2018, con una manifestazione generale nell’intera Regione, ed interrompendo contestualmente ogni loro attività a favore di ASUR Marche e Regione Marche. Tale decisione è già stata comunicata formalmente ai vertici della Sanità regionale.
Per Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, si tratta di “un’annosa e triste situazione. Speriamo che questa azione estrema serva a far comprendere alle istituzioni marchigiane l’importanza e l’indespensabilità del volontariato in ambito socio sanitario di cui Anpas è parte rilevante”