Mirandola – La scuola riparte nelle 7 tensostrutture Anpas

Mirandola L'inaugurazione dell'anno scolastico

 

19 settembre. Sono state inaugurate le 7 tensostrutture Anpas per l’inizio del nuovo anno scolastico e l’inizio di un ricco programma di incontri e conferenze dedicate ai ragazzi delle scuole intitolate “Sapere è antisismico”. «Saranno anni di ricostruzione, di ricerca d’innovazione e sicurezza, saranno, dunque, gli anni del sapere e delle competenze», recita il programma.

Si parlerà anche di protezione civile e di volontariato nell’incontro di venerdì 12 ottobre con Fausto Casini, Presidente Nazionale Anpas, e un rappresentate del Dipartimento di Protezione Civile. Gli studenti avranno l’occasione di approfondire la conoscenza di un sistema integrato di emergenza e prevenzione tra istituzioni nazionali, locali, volontariato e cittadini.

 

 

Mirandola L'inaugurazione dell'anno scolastico

 

Non solo lezioni frontali

Il programma prevede soprattutto la partecipazione e l’esperienza diretta dei ragazzi con laboratori di archeologia, lettura, storia, teatro e ambiente, lezioni di tecnologia (“A scuola con i tablet”), stage aziendali, universitari (Modena), sportivi  (Tarvisio e Trieste) e all’estero (Malta, Antibes, Vienna e Nizza)

 

  
       

 

Il 19 settembre la scuola ricomincerà anche a Mirandola: l’anno scolastico riprende in 10 tensostrutture di cui 7 sono state montate nello scorso fine settimana da 59 volontari volontari delle pubbliche assistenze Anpas provenienti da tutta Italia.  

«Ringrazio tutto l’Anpas, a partire dal Presidente nazionale Fausto Casini, per l’ottimo lavoro che stanno facendo fin dalle primissime ore dopo il terremoto del 20 maggio», ha dichiarato il sindaco di Mirandola Maino Benatti. «La presenza dei volontari è sempre stata di grande efficacia e concretezza, e si è caratterizzata per la disponibilità a trovare sempre le migliori soluzioni. Anche in questa circostanza i volontari dell’Anpas, insieme a quelli della Protezione Civile del Friuli e a tutti i privati che hanno collaborato e che hanno dimostrato nuovamente la loro generosità e sensibilità, aiutando il Comune e le Dirigenze scolastiche a garantire la regolarità dell’anno scolastico alle Superiori ed alle Elementari».

Mirandola: le scuole nelle tensostrutture Anpas

«Noi siamo qui per aiutare la città di Mirandola», dice Fausto Casini, Presidente Nazionale Anpas. «Siamo agevolati dal senso civico dei cittadini e degli amministratori, ci piace anche essere di aiuto al riavvio delle scuole perché l’educazione e la formazione dei cittadini può trovare una nuova didattica nell’incontro con i volontari. La fiducia nel futuro dipende dall’esempio che daremo ai nostri giovani: questo è un buon esempio. Oggi gli studenti di Mirandola possono contare su amici provenienti da tutta l’Italia grazie all’Anpas e alla loro Croce Blu».

Mirandola: la tensostruttura delle Marche

 

Le tensostrutture sono giunte a Mirandola con i volontari Anpas provenienti da Toscana, Abruzzo, Marche, Veneto, Sardegna, Sicilia, Campania ed Emilia Romagna. Un impegno notevole quello dell’Anpas che a Mirandola gestisce anche il campo di accoglienza di Piazzale Costa dal 20 maggio scorso e che attualmente accoglie 226 persone. Anpas Nazionale gestisce anche il campo di accoglienza di Novi di Modena: dal 20 maggio sono 1.278 volontari che hanno svolto attività per 10.926 giornate di lavoro per l’emergenza terremoto in Emilia.

 

Mirandola, 11 settembre.

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Anpas intervention for the earthquake in Emilia Romagna


Come aiutare le pubbliche assistenze Anpas colpite dal sisma


I racconti dei volontari

  
                                             

Le storie di Aldo, dal campo di Mirandola

Il 20 maggio di Valentina

Noi, sciacalli di emozioni, di Rosanna Morelli

Campo Costa Timbuktu, di Alessandro Nassisi

Campo Costa: un laboratorio multiculturale, di Rosanna Morelli

Qui per dare tanto: la settimana di Fabio

Un’antropologa al campo: l’esperienza di Rita

Le emozioni di Michela

La storia di Fabio e Elena

Maria e Andrea dal campo di Novi

La settimana-imbuto di Enzo

Sconcerto d’amore a Mirandola

La struttura protetta del campo di Mirandola (foto)

Tante care cose, di Valentina Tienghi

 


 

Anpas all’Hackathon terremoto (Bologna, 16-17 giugno)


La struttura protetta del campo di Mirandola (foto)


I Gas dei volontari Anpas: un sostegno alle aziende


La cucina del Campo Costa (video)

  
                                                                 


Di terremoti, false leggende e info utili (approfondimento)

  
                                       


Anpas a lavoro a poche ore dal sisma


           

 

COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

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Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).

Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:


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