Mission – Anpas: annullate il reality show sui profughi

 

Firenze, 09 agosto 2013 – Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) esprime la propria contrarietà alla realizzazione del reality umanitario “Mission”, prodotto dalla RAI in collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) e l’organizzazione non governativa italiana Intersos, per far raccontare la sofferenza dei rifugiati in Sud Sudan, in Repubblica Democratica del Congo e in Mali ad alcuni personaggi famosi, tra cui Emanuele Filiberto, Paola Barale, Michele Cucuzza, Barbara De Rossi, Al Bano.

Crediamo sia importante fare informazione e rompere il silenzio sul tema delle crisi umanitarie, ma occorre farlo rispettando la privacy, la sicurezza e la dignità di persone in estrema difficoltà, andando oltre la spettacolarizzazione dell’emergenza.

La RAI ha il dovere di produrre prodotti televisivi che approfondiscano seriamente le cause e le conseguenze che riguardano le storie di chi deve fuggire dal proprio paese a causa di guerra o persecuzioni.

È essenziale raccontare anche l’immenso lavoro di Ong e operatori umanitari che ogni giorno lavorano in condizioni estreme, ma tutto questo occorre farlo con strumenti diversi dai riflettori puntati addosso.

Un reality show mascherato da docu-reality non convince nessuno.

 

Anpas aderisce alla petizione lanciata su Change.org, con cui si chiede alla RAI di non mandare in onda il reality “Mission”.

 

Leggi qui lo SPECIALE #NoMission di Info-Cooperazione

 

Anpas svolge attività di cooperazione all’estero sin dal 1992 (conflitto dell’ex Jugoslavia), in supporto alle popolazioni gravemente danneggiate dalle guerre e realizza da ormai molti anni progetti di cooperazione allo sviluppo a sostegno dell’infanzia e delle famiglie più disagiate in diversi paesi del mondo.

 

Petizione_Change_org

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