Venuto dall’oriente ed adottato in varie parti d’Italia, San Nicola , nella notte tra il 5 ed il 6 dicembre, si impegna a distribuire i doni ai bimbi (ed anche ai meno bimbi) che sono stati buoni ed il carbone a quelli che si sono comportati male durante l’anno. E poi ci sono i volontari di SerMolfetta…

San Nicola sei tu

 

Per il terzo anno si ripete l’iniziativa del SerMolfetta, “San Nicola sei tu”, con la quale circa 80 volontari (di cui 50 sotto i 25 anni) si impegnano ,nelle settimane precedenti alla data del 6 dicembre, a raccogliere, catalogare ed organizzare giocattoli nuovi o in ottime condizioni donati dai cittadini di Molfetta (quest’anno si è superata la quota dei 250 giocattoli raccolti), da regalare ai bambini meno fortunati della città consentendo a tutti di trascorrere questa giornata di festa in serenità.
Ogni anno tantissime associazioni di volontariato, fondazioni, enti di ricerca richiedono, in occasione del Natale, contributi monetari. Il SerMolfetta, invece, chiede giocattoli, chiede un gesto tangibile, un modo per aiutare gli altri e sapere esattamente come viene utilizzato il proprio contributo: non è richiesto alcun gioco in particolare, tutto ciò che può donare un sorriso a un bambino è ben accetto.
L’iniziativa, oltre ad avere evidente scopo di giustizia e coesione sociale, ha anche l’intento di insegnare il valore dell’altruismo ai bambini più fortunati, che saranno felici di sapere che alcuni dei loro giochi possono dare gioia a bimbi che lo sono meno di loro.
Oggi dalle ore 14:30 si girerà per la città facendo visita a circa 60 famiglie  portando a più di 120 bambini doni, giocattoli e dolci (preparati direttamente da un gruppo di 12 soci “senior”), gesti e parole che scaldino il cuore, riaccendano sorrisi e speranze.
San Nicola: il santo dell’attesa. A Molfetta, provincia di Bari, è questo: attesa di doni, gioia, sorrisi e ricordi che riaffiorano ogni volta che si va a dormire il 5 dicembre dopo aver disposto sul tavolo della cucina latte e biscotti ,che serviranno da ristoro per il Santo durante le sue peregrinazioni notturne, assieme ai piatti vuoti ed alle letterine con i desideri.
È una notte, quella del 5 dicembre, fatta di sogni e di ansia, di desideri e di affetti, una notte interminabile in cui si fatica ad addormentarsi e non bisogna fare rumore o rimanere svegli ,altrimenti “San Nicola non viene”.
Ed è una mattina, quella del 6 dicembre, fatta di sorrisi e di abbracci, di espressioni di stupore e di pupille cariche di colori e speranza, passata in pigiama a scartare regali ed a mangiare dolciumi, giocando con mamma e papà che si concedono il lusso di tornare bambini.
Ed è un piacere lo sguardo incuriosito ed intimorito dei bimbi che vedono San Nicola di persona, parlano con lui, i più furbi tenteranno di smascherarlo mentre i più piccoli si godranno a pieno questo momento magico, conservandone un ricordo che, speriamo, li accompagni per tutta la vita.
Perché anche quando bimbi non si è più quella magia, quella gioiosa ansia, la si porta dentro, sempre.

 

 

 

http://www.sermolfetta.it/

 

 

Torna in alto