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18 agosto 2015 – Ricorre oggi il venticinquesimo anniversario della tragedia di Charlie Alpha, quando l’elisoccorso del 118 si schiantò sul monte reggiano causando la morte di quattro soccorritori.
Questa mattina a Parma verrà ricordata la tragedia del 18 agosto 1990, quando l’elisoccorso del 118 dell’ospedale Maggiore si schiantò contro il monte Ventasso a causa della scarsissima visibilità generata dalla nebbia. A bordo dell’elicottero Echa – nome di riconoscimento Charlie Alpha – si trovavano il pilota Claudio Marchini, il medico anestesista Anna Maria Giorgio, gli infermieri Corrado Dondi e Angelo Maffei. Erano partiti dalla centrale operativa del 118 di Parma per raggiungere Sologno di Villa Minozzo, dove un uomo era rimasto ferito da un colpo di fucile. Nel viaggio lungo la dorsale dell’Enza sino al reggiano trovarono una scarsissima visibilità, e alle 8.25 l’elicottero si scontrò contro le rocce della parte più elevata del monte Ventasso, sul versante ramisetano della vetta. Nello scontro, tutti e quattro i componenti dell’equipaggio morirono sul colpo. Una vicenda che segnò tutto l’appennino emiliano, e le tantissime persone che ogni giorno – allora come oggi – operano nel soccorso nelle zone più difficili da raggiungere.
Marco Boselli: “Non doveva esserci quella nebbia e quella foschia in una giornata di sabato d’agosto. Ma Charlie Alpha non esitò e non tentennò un istante a tracciare la rotta verso quel luogo dove c’era una speranza di vita per un uomo, speranza che solo Charlie Alpha poteva dare. E nemmeno quelle nuvole lo fermarono nel varcarne l’ostile oscurità per cercare l’azzurro del cielo. Sul monte Ventasso, a quota 1670 metri, c’è una croce su una pietraia; su un sasso levigato quattro nomi: Annamaria, Corrado, Angelo e Claudio -Caduti in missione. Nei giorni di azzurro dai campi del Circolo, guardando per rotta 179, si può scorgere la pietraia del Monte Ventasso dove accadde la tragedia di tutti. Per i loro cari e per tutti noi rimarranno sempre scolpiti nel cuore”.
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A Parma, il servizio di elisoccorso è attivo da 27 anni: il primo intervento fu il 19 luglio 1988 a Varsi. L’elisoccorso è un’attività dei servizi d’emergenza 118 estesa in tutta Italia, che prevede l’utilizzo di elicotteri attrezzati per le emergenze sanitarie, l’intervento in tempi rapidi e la tempestività dell’ospedalizzazione, con la possibilità di scelta del luogo di cura più idoneo per la patologia. Il sistema dell’emergenza parmense L’attività prevalente è il soccorso primario, cioè quello eseguito direttamente sul luogo dell’evento. Altrettanto importante è l’attività di trasporto da ospedale a ospedale, in particolare verso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, centro di riferimento regionale (secondo il modello Hub & Spoke per la concentrazione dei casi più complessi) per le seguenti elevate specialità: Trauma center, Neurochirurgia, Cardiologia e Cardiochirurgia, Neuroradiologia, Nefrologia, Clinica Chirurgica e trapianti d’organo, Ematologia e Centro trapianti midollo osseo, Centro Ustioni e Terapia intensiva neonatale. Nel 1° semestre del 2015 gli interventi sono stati 447, con un andamento in crescita rispetto al 2014 e al 2013, quando l’elisoccorso si levò in volo rispettivamente 808 e 747 volte. Analizzando i dati per codice di gravità, sempre nei primi sei mesi del 2015 il 20,8% ha riguardato i codici rossi il 47,68% i codici gialli, il 31,3 i verdi e solo nello 0,3% dei casi non c’è stato bisogno del ricovero (codici bianchi). Gli interventi della Centrale Unica Emilia Ovest nei primi sei mesi del 2015 sono stati 56.197. Di questi 20.888 hanno riguardato la provincia di Parma, 22.694 quella di Reggio Emilia , mentre 12 615 hanno interessato il territorio piacentino.I mesi di maggiore attività dell’elisoccorso sono solitamente quelli estivi, da giugno a settembre. L’elicottero può alzarsi in volo a partire dalle 7.30 fino al tramonto e in condizioni metereologiche che consentano una visibilità pari a 1 chilometro in orizzontale e 150 metri in verticale. Dal momento della richiesta di soccorso, l’elicottero è pronto per decollare in 2 minuti e 30 secondi circa. Il tempo di volo medio è di circa 12 minuti e 30 secondi: per raggiungere l’Autostrada del sole, per esempio, occorrono 5 minuti, per arrivare a Corniglio 10 minuti. Ogni equipaggio dell’elicottero BK 117 in dotazione alla Centrale operativa 118 Emilia Ovest è composto da un medico rianimatore anestesista (presente a turno dagli ospedali di Parma, Piacenza e Reggio-Emilia), e due infermieri entrambi appartenenti alla struttura dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma di cui uno, HCM (Helicopter Crew Member), con compiti prevalenti di coordinamento della missione e gestione della sicurezza ed uno con prevalente funzione di tipo assistenziale. A Parma gli infermieri coordinatori volano in media circa 60 ore all’anno ciascuno. In totale, tra medici, infermieri, piloti e tecnici della manutenzione sono 92 le persone che partecipano al servizio di elisoccorso. L’elisoccorso, oltre che nelle province di Parma, Piacenza e Reggio-Emilia, effettua servizio anche nelle zone di confine con le province di Mantova, Cremona, Lucca e Massa. Il Sistema è inserito all’interno della rete regionale ed è organizzato anche per fronteggiare i grandi eventi avversi, le calamità naturali, le alluvioni e i terremoti.
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