Il welfare, il futuro del volontariato, la riforma del terzo settore e i 25 anni della pubblica assistenza di Paternò..

Paternò, 1 luglio 2017 –  Futuro del volontariato, riforma del terzo settore e il suo impatto sociale sono i temi affrontati nell’assemblea dell’1 luglio a Paternò, in occasione dei festeggiamenti del venticinquesimo della pubblica assistenza, che ha visto la partecipazione della direzione nazionale Anpas e dei presidenti delle pubbliche assistenze siciliane.

Paternò, direzione regionale e regionale

Ad aprire il dibattito Patrizio Petrucci, past president Anpas, che ha analizzato la riforma in tutte le sue parti. «Un’opportunità importante per il mondo del volontariato che deve interrogarsi su come far fronte a queste nuove sfide che la società e le leggi ci impongono. – ha dichiarato Petrucci – La riforma del terzo settore si inquadra in un processo più ampio che è quello della riforma dello stato sociale nel nostro paese e mette insieme le istituzioni pubbliche, il mondo profit e il mondo del no profit che deve avere la possibilità di incidere maggiormente nel rapporto con i cittadini.»
Per Pregliasco, presidente nazionale Anpas: «Un momento importante di confronto per tutte le associate Anpas siciliane. Abbiamo il dovere, infatti, di approfondire tutte le conseguenze, buone e positive, di questa riforma. Anpas ha vigilato sul lavoro svolto dalle camere e oggi possiamo dirci soddisfatti delle novità.» Pregliasco ha poi voluto sottolineare l’importanza, in questo periodo di crisi del welfare, delle associazioni di pubblica assistenza che, come le società di mutuo soccorso, dovranno farsi carico dei problemi in modo corretto, onesto e trasparente. Per questo si è ribadita la necessità di una sempre maggiore diffusione del codice etico Anpas e del patto di corresponsabilità con le associate. 

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Santo Carnazzo, presidente del Vol.Si siciliano e componente del Centro di servizi del volontariato etneo, ha poi passato in rassegna gli aspetti positivi della legge 106/2016, così detta riforma del terzo settore, ma anche le lacune: “Questa riforma poteva essere migliorata se avessero ascoltato anche le realtà del sud. Ritengo che alcuni aspetti indeboliranno ulteriormente le associazioni del meridione aumentando la discrepanza con quelle del settentrione, già più ricco anche grazie alla diffusa presenza di fondazioni di origine bancaria e di imprese sociali».

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Lorenzo Colaleo, presidente Anpas Sicilia: «Apas Paternò è un fiore all’occhiello per tutte le sue attività sociali e oggi, oltre a festeggiare l’importante traguardo dei 25 anni, abbiamo voluto dedicare una giornata all’approfondimento della riforma del terzo settore che ci pone di fronte diverse sfide. Continueremo a parlarne nei prossimi mesi perché abbiamo il dovere di sostenere tutte le pubbliche assistenze affinché possano cavalcare il cambiamento e non subirlo»
Alla fine dell’incontro, il sindaco di Paternò, Antonino Naso, ha donato una targa alla pubblica assistenza per ringraziarli della loro presenza costante e professionale ad ogni emergenza del territorio. 
La giornata si è conclusa con una festa all’interno del centro di aggregazione giovanile di Paternò.

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