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È da poco terminato l’anno di Servizio civile in pubblica assistenza per i 92 giovani selezionati dall’Anpas Comitato regionale del Piemonte per i progetti “Via col mezzo” che ha coinvolto le pubbliche assistenze delle province di Alessandria, Asti e Cuneo e “Mani tese” che ha riguardato le associazioni Anpas di Torino e provincia, entrambi i progetti erano a carattere socio-sanitario. I volontari in servizio civile, dopo un’adeguata formazione, hanno svolto trasporti interospedalieri per terapie, dialisi o visite mediche, dimissioni da ospedali e case di cura, accompagnamenti in centri diurni di socializzazione o riabilitazione, assistenza ad anziani e disabili con l’utilizzo di pulmini o autoambulanze. Il loro compito è stato quello di operare in collaborazione con il personale dell’associazione nella gestione dei trasporti e nella relazione d’aiuto con il paziente. Un’esperienza di cittadinanza attiva, di crescita umana e di solidarietà.  Si prevedono tempi lunghi per i nuovi ingressi. A tal proposito il Tesc (Tavolo enti servizio civile del Piemonte), di cui fa parte anche Anpas, ha lanciato un appello condiviso ai responsabili politici e tecnici del Servizio civile nazionale e del mondo del lavoro affinché si torni a investire sul Servizio civile sia politicamente sia economicamente recuperando risorse significative per il suo finanziamento. Il Tesc chiede che si «studino modalità efficaci per garantire a un numero sempre maggiore di giovani di usufruire dell’opportunità dell’anno di Servizio civile» e che si valorizzi nel mondo del lavoro e dell’università la formazione che viene fatta nel Servizio civile. Inoltre, come ribadisce il Tesc, non bisogna dimenticare l’importanza della sensibilizzazione dell’intera società al Servizio civile attraverso «un’opera di informazione e conoscenza della Legge e delle sue opportunità» perché le giovani generazioni oggi possano «costruire il proprio futuro».. 

Il progetto, finanziato dal Ministero della Salute, oltre a fornire uno strumento di diagnosi immediata e precoce, si prefigge diversi obiettivi tra cui paragonare l’accettabilità del test salivare per Hiv in diversi contesti e valutare sia la resa dell’iniziativa ovvero il numero di persone risultate positive su tutti coloro che hanno eseguito il test sia l’efficienza del programma.


L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 81 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 8.990 militi (di cui 3.074 donne) e 349 dipendenti che, con 399 autoambulanze, 121 automezzi per il trasporto disabili, 216 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile, 5 imbarcazioni e 17 unità cinofile svolgono annualmente 409.473 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 13 milioni di chilometri. Grugliasco (To), 7 febbraio 2013         

 

Il sito di Anpas Piemonte

 

Appello TEsC


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