Maltempo in Sardegna, l’intervento dei volontari Anpas
- 15 associazioni totali che hanno partecipato a quest’emergenza (la Regione ha fatto partecipare solo le associazioni iscritte all’elenco regionale di Protezione Civile al momento sono 18 totali le nostre quindi solo 3 non hanno participato);
- 228 presenze totali (volontari);
- 59 i mezzi (anche se spesso erano gli stessi);
- 8619 pasti tra panini e pasti caldi in mensa al campo e d’asporto.
1 dicembre 2020 Allestito un modulo cucina e mensa della colonna mobile nazionale Anpas a Bitti per portare assistenza alla comunità colpita dal maltempo nei giorni scorsi: circa seicento i pasti preparati ogni giorno.
29 novembre 2020 – In seguito ai fenomeni metereologici che hanno colpito nelle scorse ore la Sadegna provocando disagi soprattutto nella zona del NordEst, i volontari Anpas sono stati attivati dalla Regione Sardegna per portare assistenza e soccorso nelle zone maggiormente colpite.
Dal Dipartimento Protezione CIvile La Sardegna è stata la regione che ha subito i maggiori danni e dove sono decedute tre persone. Le principali criticità si sono verificate nell’area del nuorese. In particolare nel comune di Bitti, quaranta residenti sono stati evacuati dalle loro abitazioni in conseguenza all’allagamento del centro abitato e sono state assistite dall’amministrazione comunale. Nel piccolo comune del nuorese una frana ha interessato la carreggiata della strada statale 389 interrompendo la circolazione con la necessità di deviare il traffico lungo itinerari alternativi. Sono operative le associazioni di volontariato, anche a supporto delle attività di pulizia dai detriti e dal fango delle strade comunali.
Particolare attenzione è stata riservata alle dighe presenti nella regione. L’aumento del livello dell’invaso della diga “Pedra ‘e Othoni”, sul fiume Cedrino, situata nel territorio del comune di Dorgali (NU), ha richiesto la temporanea evacuazione a titolo precauzionale della popolazione residente nei comuni di Onifai, Galtellì ed Orosei. Altre evacuazioni si sono rese necessarie nei comuni di Oliena, Posada e Torpè.
Forti rallentamenti nella circolazione dei trenisi sono registrati lungo la tratta della dorsale sarda. Complessivamente sono rimaste isolate numerose utenze della rete di distribuzione dell’energia elettrica, a causa dei danni alle infrastrutture sull’intero territorio della regione.
Anpas raccomanda le norme della campagna di prevenzione Io non rischio Alluvione
Dopo l’alluvione
Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e sulle misure adottate dal tuo Comune.
Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.