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In aggiornamento 28 novembre, ore 17. Termina oggi il lavoro della cucina mobile dei volontari Anpas a Olbia, dove dallo scorso martedì 19 novembre, sono stati distribuiti circa 4500 pasti. A Terralba i volontari della pubblica assistenza Livas ha accolto le persone rimaste fuori casa e hanno cucinato pasti sia con la consegna a domicilio (per le persone che non hanno avuto danni in casa) sia organizzando pranzi e cene nella sede dell’associazione: circa 200 i pasti cucinati ogni giorno, anche grazie alla collaborazione di altre pubbliche assistenze intervenute per aiutare l’associazione di Terralba. La sede ha raccolto e ridistribuito anche beni e alimenti di prima necessità.
21 novembre, ore 9. Durante tutta la notte i volontari della pubblica assistenza di Terralba hanno continuato a smistare i generi di prima necessità arrivati e a proseguire l’opera di pulizia di strade, case, i negozi e gli scantinati. La fotogallery dei lavori di questa notte (foto Francesca Orrù)
20 novembre, ore 17. Continua l’impegno dei volontari Anpas: «La gente vuole sentirsi abbracciata». Già 800 pasti sfornati dalla cucina mobile Anpas a Olbia.
Continua l’assistenza dei volontari Anpas presenti in Sardegna nelle zone colpite dal maltempo. Importante la risposta di tutti i volontari Anpas delle 42 pubbliche assistenze sarde che stanno lavorando sia nei rispettivi comuni colpiti, sia in quelli rimasti isolati come Galtellì, in provincia di Nuoro, dove i volontari di Orosei stanno portando assistenza e supporto alla popolazione.
A Terralba i volontari Anpas stanno liberando le strade e continuando l’evacuazione di alcune case, negozi e scantinati. La sede della pubblica assistenza Livas (via Napoli 3) inoltre sta accogliendo anche la guardia medica e nella notte accoglie le persone rimaste fuori casa. «Anche se siamo in difficoltà, è bello vedere quante persone, anche non volotari, siano arrivate da tutta la Sardegna per aiutarci a uscire dal fango e liberarci dall’acqua», dice Francesca, volontaria della pubblica assistenza di Terralba. «La gente che stiamo incontrando in questi giorni vuole sentirsi abbracciata. Molti di noi poi sono intervenuti a Sarno e in altri, alluvioni, ma ora che è successo qui, in Sardegna, ci ha emozionati». La cucina della colonna mobile nazionale Anpas è entrata a pieno regime a Olbia con oltre 250 pasti caldi e servizio al tavolo, per ogni pasto (colazione, pranzo e cena). «Siamo rimasti colpiti da tutte le manifestazioni di solidarietà e di supporto di tutte le pubbliche assistenze, dei volontari che ci stanno seguendo in questi momenti difficili», dice Sergio Fa, presidente Anpas Sardegna «Fin da ora ringrazio i volontari di tutte le pubbliche assistenze sarde presenti nei territori colpiti che stanno lavorando ininterrottamente da due giorni insieme a tante altre persone che vengono da tutta la Sardegna».
19 novembre, ore 17. Terralba: la guardia medica, resa inagibile, è stata spostata nella sede della pubblica assistenza Livas (Via Napoli 3). Le persone rimaste fuori casa, che non possono essere accolte da familiari possono recarsi nei due punti di raccolta: nella sede della pubblica assistenza Livas (via Napoli 3) e presso la scuola di Via Roma.
Fonte: l’assessore alle politiche sociali Alessandro Murtas.
La fotogallery della situazione a Terralba (foto Francesca Orrù)
19 novembre, ore 13 Sono circa millecinquecento i volontari di tutte le pubbliche assistenze Anpas presenti in Sardegna al lavoro dalle prime ore di ieri a supporto della popolazione. La cucina della colonna mobile nazionale Anpas sta arrivando a Olbia per sfornare, già per il pranzo, i primi pasti per le centinaia di persone rimaste fuori casa.
A seguito delle gravi condizioni dei tanti centri dell’isola colpiti dal maltempo, sono in corso operazioni di monitoraggio e di verifica sul territorio, di evacuazione delle case, degli scantinati e dei negozi, nonché il recupero di generi di prima necessità. Si registrano molte difficoltà per la viabilità dovute ad allagamenti e alcune frane, soprattutto sulla strada statale 131 e critici, in alcune zone, i servizi della rete elettrica.
«Il nostro intervento è in stretto raccordo con il Dipartimento della protezione civile nazionale» dichiara Carmine Lizza, geologo e responsabile nazionale Protezione Civile Anpas. «Purtroppo anche questa volta una errata comunicazione sull’emergenza ha indotto le persone ad assumere comportamenti pericolosi: nella fattispecie si è parlato dell’arrivo di un tornado che ha portato le persone a rifugiarsi negli scantinati, dove invece è arrivata l’acqua. Quanto accaduto impone a tutti il miglioramento della comunicazione che precede l’emergenza, attraverso la ricerca di fonti attendibili, e la comunicazione dei corretti comportamenti da tenere sulla prevenzione al rischio idrogeologico. Ci stringiamo intorno a tutti i nostri volontari, formati e preparati, che da ieri stanno operando nelle zone colpite». Anpas è presente in Sardegna con 42 pubbliche assistenze, oltre 2700 volontari e 163 mezzi. In questo momento sono due i volontari di Anpas Nazionale impegnati nella sala operativa nazionale per il coordinamento delle operazioni.
19 novembre, ore 2 Dal Dipartimento di Protezione Civile – Si è riunito ieri sera, alle 22.00, e si è poi aggiornato all’una di oggi, il Comitato Operativo convocato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile per fare un punto sulla grave situazione di maltempo che sta interessando la Regione Sardegna e coordinare gli interventi del Servizio Nazionale della Protezione Civile. In collegamento con la sede di Roma del Dipartimento, la Regione Sardegna e la Regione Friuli-Venezia Giulia, in rappresentanza di tutti gli altri sistemi regionali di protezione civile.
Terralba – Da ieri pomeriggio i volontari della pubblica assistenza Terralba sono al lavoro per assistere la popolazione. Nella notte sono state accolte 9 persone nella sede dell’associazione.
A causa del maltempo, alcune criticità hanno interessato anche i servizi essenziali, e in particolare la rete elettrica. Per quanto riguarda la viabilità si registrano criticità sulla rete statale e sulle strade locali, dove si riscontrano diffusi allagamenti e alcune frane. In particolare, la strada statale 129, nel tratto tra Nuoro e Orosei, è interrotta per il crollo di un ponticello. Diversi i disagi anche alla circolazione ferroviaria in quanto il maltempo ha ieri causato l’interruzione di alcune tratte. Il porto e l’Aeroporto di Olbia sono aperti.
Comportamenti – Si invitano gli automobilisti a utilizzare la macchina solo in caso di estrema necessità e a verificare la transitabilità delle strade prima di intraprendere il viaggio. Notizie sempre aggiornate sulla viabilità sono disponibili attraverso i canali C.C.I.S.S. (numero verde 1518, www.cciss.it, mobile.cciss.it, applicazione iCCISS per iPHONE), le trasmissioni di Isoradio e i notiziari di Onda Verde sulle tre reti Radio-Rai.
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Gli aggiornamenti del Dipartimento della Protezione Civile
Rischio idrogeologico: cosa fare Le immagini dell’intervento dei volontari Anpas
La storia di Francesca: Il momento peggiore #ajòSardegna – La fotogallery dei volontari Anpas per i volontari delle pubbliche assistenze sarde
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