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29 settemebre – Ieri, 28 settembre, si è tenuta l’assemblea della CNESC – Conferenza Nazionale degli Enti di Servizio Civile nel corso della quale il Comitato Italiano dell’Unicef è diventato socio e si è discusso sulla situazione e le prospettive del Servizio Civile in Italia e in Europa.
La considerazione di partenza è stata la positiva valutazione dell’approvazione della Legge 106/2016 (riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e della disciplina del Servizio Civile Universale) e delle impegnative parole del Presidente del Consiglio sul Servizio Civile Europeo, inserito nell’agenda del vertice con Francia e Germania tenutosi a Ventotene.
“Apprezziamo questa inedita attenzione del Governo e del Presidente del Consiglio – dice Licio Palazzini, presidente della CNESC – nei confronti del servizio civile e del suo positivo apporto a innovare le politiche nazionali e europee.”
A fronte di questo quadro rimangono comunque alcuni elementi preoccupanti che, se non risolti, ridimensioneranno questi propositi:
1. Mentre si parla di potenziare il servizio civile nazionale nell’Unione Europea, le stringenti disposizioni in materia di sicurezza dei progetti di SCN all’estero, comprensibili in zone a rischio di conflitto, rappresentano un ostacolo per la progettazione in Europa.
2. I progetti per i Corpi Civili di Pace sono in naftalina come il progetto Italia-Francia.
3. La presentazione del decreto legislativo sul Servizio Civile Universale continua a slittare, allungando i tempi della normativa applicativa delle grandi innovazioni contenute nell’Articolo 8 della legge 106/2016. 4.
La dotazione finanziaria del fondo economico del Servizio Civile Nazionale per il 2017 è ferma a 115 milioni di euro e l’aria che tira sulla legge di stabilità non spinge all’ottimismo. Con 115 milioni nel 2017, “l’anno dei 100.000 giovani”, ne partiranno poco più della metà di quelli del 2016, che sono stati 35.000. ”Una prospettiva – conclude Palazzini – che non vogliamo nemmeno prendere in considerazione, conoscendo gli sforzi che il Sottosegretario Bobba sta facendo da tempo per evitare questo scenario”.
“Siamo preoccupati per la mancanza di copertura finanziaria” dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Così si torna indietro: non si puo pianificare in modo adeguato i progetti di utilizzo e si deludono le aspettative di molti giovani”