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Quando inizi il servizio civile sei una persona, quando finisci sei un’altra

Il diario di Eleonora e Giulia, volontarie Anpas in Servizio Civile presso la pubblica assistenza Humanitas di Scandicci

Eleonora e Giulia, volontarie Anpas

Quando inizi il servizio civile sei una persona, quando finisci sei un’altra. È un’esperienza che ti cambia.


Siamo partite con l’idea di fare un “lavoro” come tanti altri, invece durante l’anno, conosci molte persone, ed ognuna di loro ti lascia un segno, entri in contatto con molte realtà diverse dalla tua quotidianità, ed è attraverso esse che comprendi quali siano i veri valori e ciò che va apprezzato davvero nella vita.


Quando inizi il primo giorno, nel nostro caso, ti trovi tra 16 ragazzi sconosciuti, dove nessuno sa cosa aspettarsi, ma è durante il corso dell’anno che si  sviluppa tra di noi un rapporto non solo di lavoro, ma un vero rapporto di amicizia, come se fosse una seconda famiglia, con cui condividere gioia, rabbia, dolore e risate.

Si crea così un rapporto di fiducia e comprensione che solo una vera squadra può avere, importante soprattutto per l’ambito in cui abbiamo svolto il nostro servizio civile, ovvero l’ ambito sanitario, che ha bisogno di empatia, tatto e sangue freddo.
Il servizio civile non è solo quel tot di ore settimanali lavorative, ma è costantemente presente nella tua quotidianità perché quello che affronti nei tuoi servizi te lo porti sempre dietro con te, anche quando torni a casa.


È un’esperienza unica, che consigliamo vivamente a chiunque!
– Eleonora e Giulia, SCN 2019 

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