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Nuovi standard ospedalieri e meno posti letto. Anpas: il Governo dimentica le ambulanze e il volontariato
17 febbraio 2015 – Nei giorni scorsi è stato trasmesso alla Gazzetta Ufficiale il testo del regolamento sugli standard ospedalieri che ha fissato il nuovo standard dei posti letto per abitante e riclassificati gli ospedali. Come già scritto nella relazione tecnica ai nuovi Lea, sono stati ridotti i posti letto (circa 3000) a un livello non superiore dei 3,7 posti letto per mille abitanti (0,7 per mille per la lungodegenza e riabilitazione).
Anche alla luce della presentazione del documento di revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza di due settimane fa, e di questa ulteriore razionalizzazione dei punti di primo intervento e della diversificazione delle sedi ospedaliere, è preoccupante che il Governo abbia dimenticato l’importanza del trasporto e più in generale della mobilità sociosanitaria che possa rendere possibile la razionalizzazione dei posti letto senza ulteriori disagi ai cittadini.
“Diminuiscono i posti letto, gli ospedali cambiano funzioni e le distanze si allungano, ma noi che portiamo le persone in ospedale come possiamo tutelarne la salute? Questo non è stato detto”, dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Non solo chiediamo un incontro con il Ministro e il Governo, ma facciamo appello alle istituzioni più vicine alla cittadinanza e alle unità sanitarie locali affinché venga riconosciuta l’importanza del volontariato che si occupa di trasporto sanitario come snodo imprescindibile della rete del soccorso” continua Pregliasco. “Non è possibile continuare a darci per scontati perché è il vero valore aggiunto per la comunità che da più di cento anni garantisce qualità a costi convenienti per le casse della comunità stessa e che deve essere sostenuto e incentivato. Come già sottolineato anche dall’ultimo rapporto della FIASO nella recente Analisi comparata dei costi del soccorso sanitario evidenzia l’abbattimento dei costi e la differenza dell’impatto economico a seconda della presenza o meno dell’associazionismo dedicato al soccorso e che ogni risorsa dedicata al volontariato è una forma di investimento all’interno della stessa comunità di riferimento. Rinnoviamo inoltre l’urgenza della necessità della modifica del Codice della Strada e l’urgenza di estendere l’esenzione del pedaggio ai veicoli di soccorso delle associazioni di volontariato, come per i mezzi della Croce Rossa Italiana”. |
Relazione: l’affidamento dei servizi di trasporto sanitario, di Alessandra Albanese, professore associato di Diritto Amministrativo Università degli Studi di Firenze (sfoglia) Tavola rotonda: emergenza 118 e normativa europea Convegno: l’affidamento dei servizi sociosanitari al volontariato (21 giugno)
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