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Le pubbliche assistenze nascono nel 1860 come associazioni di volontariato, libere e laiche.
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L’Anpas è un movimento di volontari che promuove uguaglianza, solidarietà, soccorso, protezione civile, cultura della pace e partecipazione attiva alla comunità.
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20 maggio – Difficilmente oggi sarò in grado di trovare le parole giuste, per elencare con un minimo di criterio, le impressioni riguardo ciò che ho visto e vissuto ieri a Mirandola. Il terremoto è una metafora di ciò che sta succedendo al Paese: tutto trema, e si sgretol. Più che di rassicurazioni, è necessario uno stato di coscienza permanente. ”TERREMOTO, IO NON RISCHIO” me la ricordo bene: responsabilizzare il cittadino diffondendo la cultura della prevenzione e informazioni pratiche (e utili) per non trasformare il terremoto (un evento naturale) in un disastro. Ho visto il rispetto delle diversità, a partire dalla gestione della cucina da campo per arrivare alla condivisione degli spazi di preghiera. Faccio un giro tra le tende, vedo un marocchino che piega meticolosamente il tappeto su cui ha pregato fino a pochi minuti prima: “Posso disturbarla? Come sta la sua famiglia? Dov’è la vostra tenda? Come si sente?” – “Stiamo tutti bene, i bambini inizialmente erano spaventati, adesso sono tranquilli, qui in campo, le persone vestite di arancione sono come degli amici, non ho ancora trovato nessuno che non sia disponibile con noi,mi sento sicuro, c’è Anpas,en sh’allah” e aggiunge – “vedi, qui ci sono gli orari della colazione, del pranzo e della cena, noi non mangiamo il maiale, ma aspettiamo gli altri piatti, i bambini fanno la merenda al pomeriggio, la mia tenda è laggiù, è una tenda da sei, ma dentro siamo in cinque, sai, c’è la bambina..vai, vai a vedere la mia tenda”.
Mi dirigo verso la tenda del nostro ospite, e penso a quanto sia irrecuperabile il mio senso dell’ orientamento, il contatto coi geografi è funzionale ed indispensabile per perdersi tra la tenda 27 e la 39!!!! Vago, e mi distraggo..nel frattempo conosco la bimba più piccola tra i residenti il campo (ad oggi ha 5 giorni). All’ uscita dal campo, mi son voltata ed ho visto persone con un gran desiderio di ripartire,ricominciare, riprendere la vita del prima, anche se col senno del poi.. di Valentina Tienghi (nella foto sotto)
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Anpas intervention for the earthquake in Emilia Romagna Come aiutare le pubbliche assistenze Anpas colpite dal sisma I racconti dei volontari Le storie di Aldo, dal campo di Mirandola Noi, sciacalli di emozioni, di Rosanna Morelli Campo Costa Timbuktu, di Alessandro Nassisi Campo Costa: un laboratorio multiculturale, di Rosanna Morelli Qui per dare tanto: la settimana di Fabio Un’antropologa al campo: l’esperienza di Rita Maria e Andrea dal campo di Novi La struttura protetta del campo di Mirandola (foto) La struttura protetta del campo di Mirandola (foto) I Gas dei volontari Anpas: un sostegno alle aziende La cucina del Campo Costa (video) Di terremoti, false leggende e info utili (approfondimento) Anpas a lavoro a poche ore dal sisma
COSA FARE IN CASO DI TERREMOTODurante il terremoto • Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti • Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso Prima del terremoto • Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso • Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti • A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza Terremoto: io non rischio
Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi: |
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