- Home
- Chi Siamo
Chi siamo
Le pubbliche assistenze nascono nel 1860 come associazioni di volontariato, libere e laiche.
- Cosa Facciamo
Cosa facciamo
L’Anpas è un movimento di volontari che promuove uguaglianza, solidarietà, soccorso, protezione civile, cultura della pace e partecipazione attiva alla comunità.
- Cosa puoi fare tu
Cosa puoi fare tu
Unisciti ad Anpas per fare la differenza: diventa volontaria/o, sostieni le nostre attività oppure coinvolgi la tua azienda e associazione.
Fai la tua parte per una società migliore! - Anpas informa
- Utilità
Utilità
Benvenuto/a nell’area dedicata all’Utilità Anpas! In questa sezione, troverai informazioni essenziali e risorse utili per le pubbliche assistenze e i nostri partner.
- SEDE NAZIONALE
- MAPPA SEDI
- CONTATTI
- Dona Ora
- Anpas SHOP
Sette giorni vissuti intensamente, consapevole del fatto che la segreteria è il cuore dell’attività e l’imbuto verso il quale converge ogni richiesta, ogni necessità ogni esigenza del campo. Sabato 23 al mio arrivo, insieme a Nello e Silvia, abbiamo ricevuto le consegne dai volontari che ci hanno preceduto. Eravamo spaventati dalla grande mole di cose che ci sono state dette e temevamo di non essere all’altezza. Con Nello e Silvia ci siamo intesi subito e senza bisogno di parlarci ci siamo divisi i compiti in modo naturale: Nello agli ordini e al protocollo, Silvia e io al programma che gestisce la colonna mobile e tutto quello che gli ruota intorno. L’intesa è stata subito perfetta e questo è stato il nostro punto di forza. Da subito abbiamo iniziato a far fronte alle esigenze quotidiane: c’è da ordinare il pane, i pasti per i celiaci… Poi bisogna fare una scheda di intervento per la squadra che esce per un servizio esterno. Nel frattempo l’ambulanza deve uscire per una emergenza, prendi i nomi dell’equipaggio. Squilla il telefono: è il COC richiede i dati dei presenti e dei volontari. È necessario imparare in fretta dove sono i raccoglitori con i documenti di registrazione e archiviazione, la rubrica con i nomi, gli appunti delle procedure. Entra Sabrina l’infermiera del Posto Medico Avanzato (PMA): ci porta l’elenco delle medicine da ordinare, dobbiamo scrivere i nomi di tutti i referenti del campo, bisogna inserire tutte le schede dei volontari registrati in ingresso ed i loro mezzi. Dove è il modulo per la distribuzione delle radio? Ci chiamano da fuori. Vieni c’è una donazione da registrare. Il caldo aumenta il ritmo diventa vertiginoso. Il campo e i cittadini che lo vivono non possono attendere. Anche Laura e Simona, alla segreteria della popolazione, lavorano a ritmi serrati Quando pensi di aver fatto tutto, ti accorgi che bisogna ordinare le bombole del gas. Poi domani c’è la ditta della disinfestazione. C’è da fare i turni per la sorveglianza: bene abbiamo fatto anche questo. Non è finita: i bagni sono intasati e bisogna chiamare l’autospurgo. Inviare l’elettricista alla tenda numero 3. Mercoledì bisogna ritirare tutta la biancheria da letto e portarla a lavare. Poi arriva Orario non stop dalle 7,00 alle 24,00 con turni alternati tra di noi per colazione pranzo e cena. Qualche numero della nostra settimana: oltre 40 interventi inseriti, 80 protocolli registrati, innumerevoli messaggi di chiamata via radio alla logistica, all’elettricista, alla cucina, al magazzino e al capocampo. Tutto questo sempre con tanta voglia di fare e sempre col sorriso sulle labbra, al servizio di tutti. Abbiamo cercato anche di prevenire le necessità e le richieste in maniera tale che quando sorgeva il bisogno effettivo c’erano già le condizioni per soddisfarlo. Insomma si è fatto di tutto e di più: il miglior corso di formazione che ci poteva capitare.
Ringrazio per la esperienza condivisa Nello e Silvia ma in generale tutto il 5° contingente che ha operato al Campo di Novi del quale serberò un ricordo indelebile. A presto Vincnzo Carlini – AVPC Praesidium
|
Anpas intervention for the earthquake in Emilia Romagna Come aiutare le pubbliche assistenze Anpas colpite dal sisma I racconti dei volontari Le storie di Aldo, dal campo di Mirandola Noi, sciacalli di emozioni, di Rosanna Morelli Campo Costa Timbuktu, di Alessandro Nassisi Campo Costa: un laboratorio multiculturale, di Rosanna Morelli Qui per dare tanto: la settimana di Fabio Un’antropologa al campo: l’esperienza di Rita Maria e Andrea dal campo di Novi Tante care cose, di Valentina Tienghi La struttura protetta del campo di Mirandola (foto)
I Gas dei volontari Anpas: un sostegno alle aziende La cucina del Campo Costa (video) Di terremoti, false leggende e info utili (approfondimento)
Anpas a lavoro a poche ore dal sisma
COSA FARE IN CASO DI TERREMOTODurante il terremoto • Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti • Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso Prima del terremoto • Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso • Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti • A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza Terremoto: io non rischio
Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi: |
{loadposition acaso}