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Le pubbliche assistenze nascono nel 1860 come associazioni di volontariato, libere e laiche.
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L’Anpas è un movimento di volontari che promuove uguaglianza, solidarietà, soccorso, protezione civile, cultura della pace e partecipazione attiva alla comunità.
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“Non caricate sulla vostra schiena tutto il dolore che incontrerete: non cercate di strafare ma siate soltanto voi stessi: sarà più che sufficiente. Tornate con la divisa sporca e l’anima pulita”. Con queste parole un collega, un amico, un volontario ci aveva augurato buon servizio alla vigilia della nostra partenza per il Campo di Mirandola. Noi, Fabio ed Elena, marito e moglie e volontari Anpas da Aprile 2009, da quando, ancora individualmente, abbiamo sentito l’irrefrenabile istinto di correre in soccorso dei terremotati Aquilani. Noi, che quell’istinto non lo abbiamo mai perso e ci ha permesso di crescere come individui, come soccorritori ed ultimo, non per importanza, ci ha anche fatti conoscere ed innamorare. Noi e quell’istinto che non si può spiegare: quello che solo un volontario sa cosa sia e cosa intimamente rappresenti.
Siamo rientrati dal campo Costa di Mirandola dove abbiamo trascorso sette indimenticabili giorni: una settimana intensa che lascia nel cuore e nell’anima un ricordo dolce ed amaro allo stesso tempo. Dolce come lo sguardo dei bimbi del campo, dolce come il suono di un “grazie”. Amaro come la polvere che respiri nell’aria, amaro come la paura che leggi negli sguardi degli ospiti del campo. Abbiamo cercato di essere un pezzetto di ognuno dei volontari che conosciamo e con i quali affrontiamo ogni giorno la vita associativa. Ne abbiamo conosciuti altri da tutta Italia, persone genuine, volontari veri, Maestri D’Umanità. Siamo stati felici ma anche profondamente tristi: tristi per chi, alle tre e mezzo di notte, usciva per andare a lavorare e, passando davanti alla porta carraia, sorridendo, ci dava il buongiorno, cercando di riprendere una normalità che è ancora un traguardo lontanissimo. Tristi per chi ci chiedeva una bottiglietta di acqua fresca ma i frigoriferi non facevano in tempo a fare il loro lavoro. Tristi per chi, all’inizio, ci guardava con diffidenza e, alla fine, ci ha abbracciato piangendo: in un abbraccio pieno di gratitudine, in un abbraccio che voleva dire speranza, amore, comprensione. Ci sentiamo però, sopra ogni cosa, dei privilegiati. Privilegiati nel poter essere stati d’aiuto ma, soprattutto, privilegiati nell’aver toccato con mano cosa significhino le parole “ forza” , “determinazione”, “coraggio”. La forza, la determinazione ed il coraggio che solo gli ospiti del campo potevano insegnarci. Un insegnamento che vale più di mille teorie. Privilegiati nelle lacrime che scendevano quando, alla partenza dal campo, abbiamo salutato gli ospiti con le nostre sirene. Privilegiati nel rientrare alle nostre attività quotidiane con una consapevolezza in più: quella di credere fermamente nelle persone e nel loro valore. La nostra divisa è tornata sporca ma, per mille altre volte ancora, vogliamo pulirci l’anima Elena e Fabio Anpas LAZIO, Radio e non Solo Roma VI Contingente Campo Costa, Mirandola.
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Anpas a lavoro a poche ore dal sisma
COSA FARE IN CASO DI TERREMOTODurante il terremoto • Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti • Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso Prima del terremoto • Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso • Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti • A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza Terremoto: io non rischio
Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi: |
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