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Il campo di Mirandola
31 maggio 2012. «Sono circa 10 mila le persone accolte nei centri attrezzati dalle varie colonne del sistema di protezione civile. Stiamo spingendo le persone anche a soluzioni alberghiere. Stiamo facendo arrivare 1500 condizionatori per refrigerare le tende in vista del caldo», ha dichiarato il Capo Dipartimento Protezione Civile Franco Gabrielli arrivato in serata al Campo Anpas di Mirandola. Un campo che oggi ha ospitato 284 persone e supportato da 65 volontari Anpas provenienti da varie regioni d’Italia. «Direi che il Servizio Nazionale di Protezione Civile ha risposto in maniera assolutamente adeguata. Consentitemi di fare un plauso a questo straordinario mondo del volontariato di Protezione Civile di questo paese che posso assicurare: il problema è tenerli perché quando gli si dà il via dimostrano quello che sanno fare. Lo fanno con passione, con dedizione e ora anche l’altissima professionalità. Il volontariato è un mondo che si sta professionalizzando e si sta specializzando pur mantenendo quel carattere di libertà e di volontarietà. È il mondo della gratuità, della generosità e della passione». «Il fatto che il Governo abbia individuato risorse certe per il triennio mi tranquillizza ed è una buona iniezione di fiducia. Purtroppo bisognerà imparare a convivere con le scosse e soprattutto ciò che mi preoccupa questo è un tessuto produttivo che dobbiamo garantire per la sua ripresa, ma in condizioni di sicurezza» «Le vittime del terremoto di martedì scorso della voglia di questo territorio di ripartire: sembra un’assurdità, ma in questi giorni ho riscontrato una straordinaria voglia di riprendere, ma bisogna stare molto attenti perché la ripresa non può essere a svantaggio di chi lavora. Salvaguardiamo la grande coesione sociale di questo territorio», ha concluso il Capo Dipartimento.
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COSA FARE IN CASO DI TERREMOTODurante il terremoto • Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti • Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso Prima del terremoto • Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso • Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti • A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza Terremoto: io non rischio
Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi: |
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