31 maggio 2012

Partirà domani mattina da Torino il primo modulo attrezzato della struttura protetta per l’infanzia dell’Anpas Comitato regionale del Piemonte (associazione nazionale pubbliche assistenze). La struttura, richiesta dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile,  raggiungerà il secondo campo tendato per assistenza alla popolazione che la Protezione civile Regione Piemonte ha allestito a San Giacomo di Mirandola.

La struttura protetta per l’infanzia è uno spazio particolare dedicato ai bambini di età compresa tra i zero e gli undici anni per dar loro un senso di normalità e tranquillità in questo momento di grave emergenza. È attrezzata in modo da garantire al bambino sia la parte ludica con attività di gioco sia il momento di sonno con brandine per il riposo.

La struttura, sarà operativa all’interno del campo di San Giacomo di Mirandola, con una turnazione settimanale di volontari, fino al termine della gestione da parte della Protezione civile della Regione Piemonte.

I primi quattro volontari Anpas che si occuperanno dei bambini del campo provengono dal Corpo Volontari del Soccorso di Villadossola (Verbania) e dalla Croce Verde di Saluzzo (Cuneo). Inoltre partirà una squadra logistica di tre volontari di Anpas Sociale di Grugliasco con materiali e attrezzature.
La struttura protetta sarà trasportata da un mezzo speciale di protezione civile dell’Anpas Piemonte, un Iveco 4×4-Scam.

I volontari delle pubbliche assistenze Piemontesi sono operativi anche all’interno del campo Anpas di piazzale Andrea Costa a Mirandola (Modena) che ospita circa 250 persone, in prevalenza stranieri, e al secondo campo Anpas di Novi di Modena allestito per altri 250 sfollati.

I campi Anpas adottano una gestione sostenibile dell’emergenza. È stata messa in pratica la strategia “Rifiuti zero”, vengono ridotti al minimo gli spostamenti dei mezzi associativi per i volontari che arrivano al campo dalle altre regioni.

Data l’alta percentuale di cittadini stranieri presenti a Mirandola, la cucina del campo Anpas lavora anche nella diversificazione dei pasti nel pieno rispetto delle diverse culture delle persone ospitate al campo. Inoltre è iniziato un censimento dei volontari Anpas capaci di parlare più lingue e avere un appoggio nella rilevazione dei bisogni anche per chi non parla italiano.

 

lucca torino firenze

 

 

 

 

L’intervento di Anpas in Emilia

COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

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Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto • Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso • Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti • A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).

Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:


L’intervento Anpas in Emilia Romagna

  
                                     
 
                                       

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