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Trapani: la storia di Salifu e l’assistenza dei volontari Anpas a 503 migranti
All’operazione di sbarco, tra i volontari della pubblica assistenza trapanese, erano presenti anche Salifù e Rabi due migranti coinvolti nel progetto “Insieme a te”, finanziato da Fondazione con il Sud, e che hanno da poco svolto un corso per mediatore interculturale.
Alla fine del servizio, Salifù ha voluto scrivere un pensiero per lasciare traccia di questa nuova esperienza che lo ha profondamente colpito: “Ringrazio Dio per avere reso possibile la mia prima esperienza al fine di dare una mano ai miei fratelli e sorelle che arrivano in Italia attraverso il mare come me. Ho avuto questa opportunità grazie all’associazione di volontariato in cui presto servizio, la pubblica assistenza Il Soccorso- Anpas Trapani. Come ex membro Croce Rossa nel mio paese, per me, non è stata una novità quella di ricevere migranti che lasciano il loro paese a causa della guerra, ma a parte questo, anche io ho fatto lo stesso loro viaggio, conoscendone, prima di loro, le sofferenze legate agli stenti del viaggio stesso, e al dolore di avere lasciato, nella mia terra, i miei affetti.
Così, prestare servizio al porto di Trapani, questa mattina, e vedere i miei “compagni” migranti all’interno di quel grande traghetto, è stata una sensazione incredibile, un insieme di dolore e di gioia. L’esperienza del viaggio è stata sicuramente orribile in parte compensata dalla gioia di essere fortunatamente arrivato sulla terraferma. È stata una grande esperienza per me nel senso umano, mi ha colpito ancora una volta il modo in cui tutti sono stati ricevuti. Ricorderò sempre il senso di umanità senza confini, la calma, l’amore e la dolcezza che ogni operatore mette durante l’accoglienza”.