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Le pubbliche assistenze nascono nel 1860 come associazioni di volontariato, libere e laiche.
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L’Anpas è un movimento di volontari che promuove uguaglianza, solidarietà, soccorso, protezione civile, cultura della pace e partecipazione attiva alla comunità.
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CONTINUA L’ATTACCO COMPULSIVO DEL CONSIGLIERE REGIONALE DELLA LEGA VALLE D’AOSTA ANDREA MANFRIN AD Anpas VALLE D’AOSTA E AI SUOI VOLONTARI. ORA BASTA!
Si protrae da tempo il giochetto compulsivo e immotivato del consigliere regionale della Lega Valle d’Aosta Andrea Manfrin nei confronti di Anpas Valle d’Aosta, l’associazione delle pubbliche assistenze che conta nella nostra regione 600 volontari e 13 dipendenti , di cui 8 autisti soccorritori con contratto Anpas a tempo indeterminato (non in somministrazione come in altre realtà) . I nostri volontari non percepiscono stipendio ( o altri emolumenti) per le ore che tolgono ai loro affetti, alle loro famiglie e anche in molti casi alle loro professioni. Siamo stufi, stanchi, amareggiati e arrabbiati per l’atteggiamento fazioso del consigliere regionale in questione, che non perde occasione per mettere ombre oscure sul nostro operato. I nostri bilanci sono trasparenti ed è per questo motivo che più volte, e da tempo, il consigliere regionale Manfrin è stato invitato a venire nella nostra sede per visionare tutta la nostra documentazione. Ma arrivare al punto di accostarci al “re delle ambulanze” , prendendo una puntata di Report e diffondendola sul suo account social, questo è troppo. Apparteniamo a un’associazione caratterizzata da una storia che risale al 1860, i nostri volontari sono donne, uomini e giovani che ogni giorno mettono da parte un pezzo della loro quotidianità per la comunità , per fare del bene, per aiutare. Vorremmo tanto sapere se nella spocchia del suo sentenziare ogni attività svolta da Anpas esiste nel vocabolario del consigliere Manfrin la parola solidarietà . Quell’accostamento via social fatto dal consigliere regionale Manfrin è uno schiaffo dato a tutti noi che contribuiamo a supportare il sistema sanitario .
Sottolinea Massimo Pesenti presidente Anpas Valle d’Aosta: “Non sono solito rispondere agli attacchi qualunquisti, ma dopo quel video diffuso via social è mio dovere farlo a tutela di tutti i volontari e dipendenti di Anpas Valle d’Aosta . Io per primo come i volontari non percepisco soldi. E associare Anpas VdA a un’associazione a delinquere è un gesto grave, ancora di più fatto da un consigliere regionale, che rappresenta i cittadini e che per essere seduto dov’è, percepisce uno stipendio ( soldi pubblici)”.
Percorriamo oltre 600 mila km, superiamo i 13 mila servizi effettuati tra soccorso, trasporto dializzati, servizi e trasporti sanitari e di emergenza. Oltre 172 mila le ore di turno che i nostri volontari fanno in un anno.
Inoltre vorremmo rassicurare il consigliere Manfrin che sulle attività non svolte , la nostra associazione non percepisce alcun pagamento e che i nostri volontari svolgono tutte le attività ( dal soccorso alla protezione civile, ai trasporti dei servizi secondari fino all’assistenza alle manifestazioni ) senza ALCUN PAGAMENTO . I NOSTRI VOLONTARI non percepiscono stipendio. I NOSTRI DIPENDENTI, 8 dei quali assunti da Anpas come autisti soccorritori con contratto a tempo indeterminato e dopo aver effettuato una selezione, danno un supporto importante al servizio sanitario pubblico. Speriamo che almeno questo sia chiaro al consigliere regionale della Lega Valle d’Aosta .
In tutto il periodo dell’emergenza sanitaria COVID , Anpas Valle d’Aosta con i suoi dipendenti e i suoi volontari era in prima linea per cercare di dare assistenza, aiuto e supporto. Sono i numeri che parlano . Senza contare tutte le “donazioni” fatte dalla e tramite la nostra associazione in supporto al sistema sanitario valdostano. Ed essere accostati a un video di Report sul “re delle ambulanze”, in cui si parla di frodi e attività illegali, ci offende e ci disgusta profondamente. Anpas Valle d’Aosta ha già preso contatti con il suo nazionale e con i legali per tutelare l’integrità morale ed etica dei suoi volontari, dei dipendenti e l’immagine di Anpas.