- Home
- Chi Siamo
Chi siamo
Le pubbliche assistenze nascono nel 1860 come associazioni di volontariato, libere e laiche.
- Cosa Facciamo
Cosa facciamo
L’Anpas è un movimento di volontari che promuove uguaglianza, solidarietà, soccorso, protezione civile, cultura della pace e partecipazione attiva alla comunità.
- Cosa puoi fare tu
Cosa puoi fare tu
Unisciti ad Anpas per fare la differenza: diventa volontaria/o, sostieni le nostre attività oppure coinvolgi la tua azienda e associazione.
Fai la tua parte per una società migliore! - Anpas informa
- Utilità
Utilità
Benvenuto/a nell’area dedicata all’Utilità Anpas! In questa sezione, troverai informazioni essenziali e risorse utili per le pubbliche assistenze e i nostri partner.
- SEDE NAZIONALE
- MAPPA SEDI
- CONTATTI
- Dona Ora
- Anpas SHOP
19 maggio Camerino: la presentazione del libro “Ci vorrebbe tanta colla”
“Ci vorrebbe tanta colla – Il terremoto nelle Marche raccontato dai bambini”, un progetto realizzato dai volontari della PA APE odv di Ancona. L’evento si svolgerà sabato 19 maggio 2018 a partire dalle ore 16.00 a Camerino (MC) presso l’aula “Benedetto XIII” dell’Università di Camerino.
“Ci vorrebbe tanta colla – Il terremoto nelle Marche raccontato dai bambini”, un progetto realizzato dai volontari dell’associazione i quali hanno operato per molti mesi durante il recente sisma che ha colpito Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria prestando ininterrottamente supporto psicologico sia alle persone colpite dall’evento, sia agli stessi operatori intervenuti per soccorrere ed assistere la popolazione.
Oltre a descrivere la psicologia dell’emergenza e l’attività dei volontari APE in “tempo di pace” il libro descrive, attraverso i disegni e le parole dei bambini/ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Pieve Torina (MC) e la voce dei volontari psicologi intervenuti, le emozioni che un evento come un terremoto inevitabilmente trascina con sé e dove, anche se non ci sono (per fortuna) traumi fisici, emozioni e pensieri non espressi vengono cristallizzati dentro di sé e proprio perché troppo dolorosi, possono essere separati da sé (dissociati): ciò contribuisce a rendere un’esperienza traumatica, una ferita che non viene assorbita e integrata nella mente. L’intervento descritto nel libro ci mostra quindi come i volontari APE, attraverso il disegno e la scrittura, abbiano aiutato i ragazzi e i bambini a normalizzare un’esperienza spiacevole e fortemente destabilizzante come quella di cui, loro malgrado, sono stati protagonisti.