Il nodo da sciogliere: ci sono 60 ragazzi in associazione, tutti coinvolti e propositivi nell’espletamento dei servizi che mai, come in questo periodo, si stanno impegnando per portare avanti le iniziative legate al natale solidale. Ragazzi belli, coinvolgenti e speciali. E vanno valorizzati.
Le associazioni di volontariato sono anche scuole di democrazia, trasmettono valori di uguaglianza di diritti e doveri, di meritocrazia (questa purtroppo spesso sconosciuta) e di impegno. E quale metodo migliore di un concorso interno all’associazione per poter decidere chi avrebbe partecipato all’assemblea Giovani? Lo spunto è nato dall’hashtag nazionale #110intrecci di Anpas che ha dato le basi per sviluppare un concorso interno alla pubblica assistenza: chiunque poteva proporre una foto che raccontasse il tema dell’intreccio, rappresentasse il logo di Anpas e quello della propria associazione. C’è solo una settimana di tempo per pensare all’elaborato, obbligatoriamente coinvolgere i soci più anziani dotati di divisa (i giovani hanno solo il pile e la divisa nelle foto è più bella), scattare la fotografia ed inviarla al segretario della commissione di valutazione. Per sottolineare lo spirito democratico la valutazione delle foto pervenute è stata fatta senza conoscere i nomi degli autori, il segretario che le aveva ricevute non ha votato, e si è operata una scelta onesta, senza influenzamenti della commissione… alla fine siamo una famiglia, e non sempre tutti i familiari ci stanno simpatici. Un intreccio di idee, impegno, persone, età, fotografie, accordi, patti di non belligeranza tra amici che fanno a gara uno contro l’altro, coinvolgimento ed azione. Un intreccio di democrazia, partecipazione, superamento della dimensione unitaria della singola pubblica assistenza per intrecciarne una nazionale di più ampio respiro e provare a gettare le basi per quello che sarà un incontro rivoluzionario dei Giovani d’Anpas, capace di ripensare i rapporti tra le pubblica assistenza, intensificarli, fare rete ed iniziare a vivere con serenità la duplice identità di volontario Anpas e della propria pubblica assistenza. Si può, si deve. Gli elaborati che hanno concorso sono sfuocati, raffinati, tecnicamente perfetti, pieni di idee, sorprendenti e accademici: sono plurali, come i loro autori. Punti di vista differenti che hanno elaborato idee diverse a partire da una stessa matrice comune, il logo del Congresso Nazionale. Ed è una dimensione circolare che caratterizza la foto vincitrice, un intreccio di colori, maniche, mani colorate che si inseguono, gravitano intorno al logo di Anpas ed al nome dell’associazione di appartenenza, si intrecciano e si fondono, conservando le singole identità. Ed è proprio questo lo spirito che anima chi adesso si appresta ad organizzare il viaggio di sette volontari che venerdì prossimo partiranno per Roma: investire democraticamente sulle energie giovani di Anpas, consapevoli che questo Congresso Nazionale avrà un valore aggiunto che va sviluppato al meglio. I giovani, le loro idee e aspirazioni e la loro capacità di guardare lontano, con occhi nuovi e radici intrecciate ai 110 anni di storia di Anpas.
di Valerio De Pinto
Ecco le prime tre foto vincitrici
|
Passato e futuro: 110 anni di storie da intrecciare
Tutte i #110intrecci di Ser Molfetta in gara
|