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Modena, “Universi a confronto”: nuove sinergie fra Assistenti sociali Aiasf e Pubbliche assistenze Anpas
Modena, 22 maggio 2019 – Come deve comportarsi un soccorritore quando ad avere bisogno è una persona con disagio mentale o specifiche esigenze di approccio o particolari fragilità socio-sanitarie? Quali sono, come si individuano e come si gestiscono le fragilità nuove ed esistenti sia nell’ordinario sia in situazioni di stress quali quelle delle emergenze di protezione civile?
Sono questi solo alcuni degli interrogativi da cui è nata l’esigenza di creare un’innovativa sinergia operativa e di linguaggi fra associazionismo, volontariato e professionalità che operano sul territorio a stretto contatto col disagio.
Primo step di questo nuovo percorso è stato l’incontro “UNIVERSI A CONFRONTO” organizzato sabato scorso 18 maggio a Baggiovare (MO) da Anpas Emilia-Romagna e AIASF associazione italiana Assistenti Sociali e Formatori: una condivisione reciproca di esperienze, buone pratiche, prassi attuate e progetti possibili, uno scambio che ha gettato le basi per una collaborazione concreta fra le due realtà al fine di garantire alla persona, soprattutto se fragile, un servizio sempre migliore ed efficiente.
“Questa iniziativa mi trova totalmente d’accordo– ha dichiarato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, intervenuto ai lavori – poiché va esattamente nella stessa direzione intrapresa dalla nostra Amministrazione, cioè quella di costruire un percorso di comunità aperta e inclusiva, contro il rischio, sempre maggiore, di aridità sociale”.
Presenti all’incontro, fra gli altri, oltre al primo cittadino modenese, il vice-presidente Anpas nazionale Carlo Castellucci, Miriam Ducci, presidente Anpas Emilia-Romagna, Paolo Rebecchi responsabile Protezione civile Anpas Emilia-Romagna, Francesca Pirilli, presidente AIASF, Elisa Comandini e Rosaria Fiore (Direttivo Aiasf), Alessandra Matarrese, sportello sociale Comune di Modena, Gemma Mengoli, Regione Emilia-Romagna settore sanità e servizi sociali. Ha preso parte ai lavori anche una rappresentanza A.S.Pro.C (Assistenti sociali per la protezione civile).
Gli interventi si sono focalizzati sul funzionamento dei servizi sociali territoriali, sulle correlazioni tra volontariato e attività del sociale, sulla distribuzione organizzativa dei servizi, sull’individuazione delle fragilità sia nell’ordinario e in situazioni di emergenza, sulle iniziative e progetti in essere e sulle modalità di comunicazione e di interscambio fra i servizi e il mondo del volontariato e dell’associazionismo.
Al termine della mattinata è stato fatto il punto di quanto emerso dal confronto e ci si è dati appuntamento per un nuovo incontro di organizzazione e verifica sull’andamento del progetto e le sue evoluzioni.
Le sfide e la esperienze derivate da questo primo incontro modenese non intendono però disegnare un progetto limitato a una singola realtà territoriale, bensì tracciare un punto di partenza per estendere a tutte le province emiliano-romagnole, e non solo, un nuovo approccio e nuove sinergie fra associazionismo ed assistenti sociali.