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Anpas cerca nuovi sostenitori per i bambini del Gambia. Questa è la storia di Filli

Sono felice di poter andare a scuola, perché posso stare con i miei compagni, giocare con loro e studiare insieme. Ogni mattina mia madre sorride perché è contenta di vedermi andare a scuola”. 

È la voce di Filli, uno dei bambini sostenuti dal progetto di Sostegno a distanza Anpas in Gambia. 

Filli non sa bene dov’è l’Italia: per lui siamo “un paese tubabo”, un paese ricco e lontano. Filli i suoi sostenitori può solo immaginarseli e forse comincia ad essere abbastanza grande, abbastanza esperto del mondo, da stupirsi che persone che non conosce in un paese così lontano si preoccupino di fargli avere un’istruzione.

Anpas in Gambia: dodici anni di sostegno a distanza

“Mio padre non ha molti soldi, non ce ne sono abbastanza per pagare i costi della scuola. Ma io sono fortunato perché ho il sostegno del CEDAG [il partner di Anpas in Gambia, NdT]. L’operatore del CEDAG mi dice che sono delle persone in un paese di Tubabo [un termine della lingua locale con cui ci si riferisce agli occidentali o più in generale ai “bianchi”, NdT] che mi aiutano, ma io non le ho mai viste. Ma mia madre dice che non importa, che Dio li vede e penserà lui a dargli le benedizioni che meritano. Spero che quando avrò finito la scuola troverò un buon lavoro che mi permetta di aiutare la mia famiglia e di fare in modo che anche i miei fratelli e le mie sorelle possano studiare.”

L’operatore di progetto, che da anni segue i bambini e le famiglie, ci racconta così quel che lui, da operatore, ha imparato dal progetto: “Ho scoperto che la solidarietà è come un essere vivente: se trova le condizioni per attecchire, si riproduce. Dovreste vedere come le famiglie e le comunità che sono state aiutate dal progetto ora si impegnano ad aiutare le altre. Lo fanno come possono, naturalmente, perché restano pur sempre famiglie di poveri contadini, ma è come se sentissero il bisogno di restituire qualcosa di quello che hanno ricevuto. E anche i ragazzi, man mano che crescono, vedono per sé stessi un ruolo nel mondo che è fatto anche di aiuto agli altri.”

Nei villaggi che hanno beneficiato del sostegno a distanza, quest’anno il partner di Anpas in Gambia ha reclutato 5 nuovi volontari. Alcuni aiuteranno nel monitoraggio del progetto, altri nelle iniziative collegate del CEDAG. Insomma, anche il nostro partner è cresciuto assieme al progetto e si dimostra sempre più in grado di avviare e sostenere anche iniziative in autonomia. Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale, ha espresso soddisfazione per questo progetto che in 12 anni di attività ha portato la scolarizzazione dal 30 al 90%: “Anche nel 2018/2019 i bambini sostenuti sono stati 150. Hanno ricevuto due uniformi scolastiche ciascuno, due paia di scarpe, uno zainetto, i libri e il materiale di cancelleria necessario per l’anno scolastico, oltre all’accesso ai controlli di base sulla salute svolti da un operatore sanitario itinerante.” 

Anpas cerca nuovi sostenitori per i bambini del Gambia.

Sostegno a distanza Gambia 11ª Relazione sullo stato di avanzamento – la relazione 2018 – pdf

Vuoi aiutarci anche tu a cambiare volto al futuro di bambini come questi e a promuovere lo sviluppo di villaggi che hanno tutte le potenzialità per diventare protagonisti della loro crescita?  Contattaci!  

– Anpas Adozioni e Cooperazione Internazionale – referente Annalia Sommavilla – tel. 055303821, email sad@anpas.org.

Sostegno a distanza Anpas in Gambia

 

 

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