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Roma 13 ottobre 2015. “Conoscenza per la vita” è il tema di quest’anno della Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri (#IDDR2015) con l’obiettivo di valorizzare la capacità delle persone e delle comunità di ridurre i rischi delle catastrofi naturali e diffondere conoscenze e consapevolezza sull’importanza delle pratiche di prevenzione e mitigazione. Solo nel 2014 i disastri naturali hanno causato 19,3 milioni di sfollati: è l’ONU a ricordarlo alla vigilia della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali dedicata quest’anno alla “conoscenza per la vita”. La Giornata 2015 è dedicata alle conoscenze tradizionali, indigene e locali che sono da complemento alla scienza moderna per favorire la resilienza ai disastri naturali, dalla siccità alle ondate di calore, dalle tempeste alle alluvioni. Nel mondo sono 370 milioni le persone che, in 90 Paesi, si definiscono indigene. “In questa Giornata internazionale dobbiamo riconoscere gli sforzi delle comunità grandi e piccole che usano la propria saggezza per ridurre il rischio di disastri, e condividere la loro preziosa conoscenza per la vita”.
Io non rischio. È dalla prevenzione che inizia il percorso di Anpas per la riduzione dei disastri naturali con il progetto Io non rischio che sarà in oltre 400 piazze il 17 e 18 ottobre.
Protezione civile, i progetti Be Drin, Evreca, Samets e Flood. La recente esperienza di Anpas nella gestione dei campi di emergenza dopo il terremoto in Emilia del 2012 ha dimostrato la necessità di una preparazione adeguata dei volontari e professionisti, non solo per la risposta alle emergenze, ma anche per la gestione degli affari sociali all’interno di un campo di emergenza. La presenza di famiglie e abitanti di Paesi terzi richiedono un approccio diverso nella gestione della vita quotidiana, all’interno del campo di emergenza. Con SAMETS, Anpas intende sviluppare un modulo di gestione della formazione per volontari e professionisti in grado di affrontare in queste situazioni particolari e testarli a livello locale per individuare linee guida utili per tutti i volontari o professionisti coinvolti nel meccanismo di protezione civile (continua)
BE DRIN – Balkans and Europe for Development of Resilience Initiatives presentato nell’ambito del programma EU AID VOLUNTEERS. Obiettivi: rafforzamento della capacità di gestione degli EU AID VOLUNTEERS sia per le organizzazioni invianti sia per le organizzazioni ospitanti (Balcani), in funzione della futura certificazione nel programma EU AID Volunteers. Rafforzare le organizzazioni di volontariato di Protezione Civile (OdV) di Albania, Kossovo e Fyrom nella gestione del rischio idro- geologico, preparazione e risposta alle crisi, nel bacino del Drin.
FLOOD – Progetto alluvioni – Obiettivo del Progetto Flood, è di creare un modulo di intervento transnazionale (volontari formati, equipaggiati a dovere, svolgimento esercitazioni,) che si occupi in modo specifico dell’assistenza delle persone anziane in caso di disastro. Questo modulo dovrebbe essere utilizzabile in tutta Europa.
EVRECA – European Volunteers for Response of Emergencies in the Caribbean – Anpas, unitamente ad ASB (entrambi membri di Samaritan International) e ad altre 4 organizzazioni europee di volontariato, è partner del progetto EVRECA!, finanziato dalla Commissione Europea – DG ECHO, di cui è capofila il Dipartimento della Protezione Civile Italiana. Scopo del progetto è sviluppare le linee guida e gli standard per il reclutamento, la formazione, il dispiegamento sul campo ed il coordinamento di volontari ed operatori di protezione civile, a livello europeo, esperti nel campo della gestione delle emergenze e in attività di riduzione del rischio che potranno essere impiegati in attività a livello europeo e internazionale.
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Nepal: il progetto di Anpas per la ricostruzione e l’assistenza all’infanzia Protezione civile: il progetto Samets Il tweetstorm di #iononrischio, 16 ottobre 2015
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