Secondo la ASL di Brescia non c’è truffa a danno del sistema sanitario nazionale che sarebbe stata perpetrata dalle associazioni di volontariato e dai vertici dell’ASL di brescia nell’esecuzione del servizio di trasporto sanitario. Insieme al direttore generale della ASL e direttore sanitario erano state accusate di irregolarità e di aver lucrato sul trasporto dei pazienti neuropatici che necessitano di trattamenti di dialisi. L’inchieseta nasce da un membro di un’assocazione dei ambulanze di Gavardo su rimborsi gonfiati, viaggi truccati. “Un passaggio positivo che evidenzia trasparenza e correttezza delle nostre associate”, dichiara Pregliasco. I sequestri hanno duramente colpito le associazioni e le comunità di riferimento.

Un primo provvedimento dell’inchiesta vide il sequestro preventivo di conti correnti e immovili appartenenti ai legali rappresentanti di 26 associazioni coinvolte.
Il tribunale del riesame, cui le associazioni hanno fatto ricordo nei dieci giorni successivila provvedimento cautelare disposto dal gip Bianchetti su richiesta del titolare dell’indagine il ppm e Raimondi ha disposto il dissequestro di tutti i beni. Nei prossimi giorni ci sarà il dissequestro della Guardia di finanza.

 

 

 

 

 

 

 

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