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 In coda a “Magnitudo 5.5”, l’esercitazione nazionale di protezione civile organizzata dal settore Protezione civile e Sistema antincendi boschivi della Regione Piemonte in collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile – svoltasi a Torino e nel Pinerolese tra il 14 e 16 giugno – sabato 18 giugno i volontari e le volontarie di protezione civile di Anpas incontrano la cittadinanza in un punto informativo “Io non rischio” in piazza Facta a Pinerolo per sensibilizzare sul rischio sismico.

IMG_5662Insieme ai volontari Anpas della Croce Verde Pinerolo, Croce Verde Torino e Croce Verde Saluzzo saranno presenti anche volontari di altre organizzazioni coinvolte, già negli scorsi anni, nella campagna “Io non rischio”, funzionari del settore di Protezione civile della Regione Piemonte e dell’Ufficio tecnico del Comune e alcuni geologi che daranno informazioni approfondite sulla vulnerabilità del territorio.
La campagna di comunicazione, volta a diffondere la cultura della riduzione del rischio e le buone pratiche di protezione civile, diventa così un modo per portare in piazza e rendere partecipe la comunità di un approccio integrato volto alla riduzione del rischio in caso di terremoto.

Marco Lumello, responsabile regionale Protezione civile Anpas: «La scelta di allestire questa edizione straordinaria di “Io non rischio” a Pinerolo non è casuale. La campagna di comunicazione avviene subito dopo Magnitudo 5.5, la grande esercitazione di protezione civile appena conclusa che è stata organizzata in questo territorio proprio in base allo storico degli eventi calamitosi avvenuti nel Pinerolese, zona a maggior rischio sismico del Piemonte. Anpas da sempre è attenta alla prevenzione, “Io non rischio” ci dà la possibilità di fornire alla popolazione informazioni utili sui comportamenti corretti da tenere in caso di terremoto e sul livello di pericolosità della zona in cui si vive, questo tipo di sensibilizzazione può aiutare a ridurre il rischio sismico».


Io non rischio

Io non rischio è una campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile. Ma ancora prima di questo, Io non rischio è un proposito, un’esortazione che va presa alla lettera. L’Italia è un paese esposto a molti rischi naturali, e questo è un fatto. Ma è altrettanto vero che l’esposizione individuale a questi rischi può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti. E attraverso conoscenza, consapevolezza e buone pratiche poter dire, appunto: “io non rischio”.

Anpas Io non rischio

Il sistema più efficace per difendersi da un rischio è conoscerlo. Questo tipo di conoscenza, per essere realmente utile, di solito comporta un livello di approfondimento che difficilmente può essere comunicato con un semplice spot radiofonico o televisivo. L’ideale, per un cittadino, sarebbe poter parlare con qualcuno capace di raccontargli tutto quello che occorre sapere sul terremoto, sul maremoto o su qualsiasi altro rischio, magari incontrandolo direttamente nella sua città, in piazza, un sabato o una domenica mattina. Ed è qui che si è accesa la lampadina: i volontari di protezione civile!

Da questi presupposti è nata l’idea originaria di Io non rischio di Anpas. Formare i volontari di protezione civile sulla conoscenza e la comunicazione del rischio per poi farli andare in piazza, nella loro città, a incontrare i cittadini e informarli. Un’idea concepita e proposta da Anpas e subito sposata dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’Ingv e da ReLuis, e poi progressivamente allargata ad altre associazioni di protezione civile. 

Io non rischio è anche lo slogan della campagna, il cappello sotto il quale ogni rischio viene illustrato e raccontato ai cittadini insieme alle buone pratiche per minimizzarne l’impatto su persone e cose. E in questo caso il termine slogan, che in gaelico significa “grido di battaglia”, è particolarmente appropriato: è la pacifica battaglia che ciascuno di noi è chiamato a condurre per la diffusione di una consapevolezza che può contribuire a farci stare più sicuri.

 

 

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