- Home
- Chi Siamo
Chi siamo
Le pubbliche assistenze nascono nel 1860 come associazioni di volontariato, libere e laiche.
- Cosa Facciamo
Cosa facciamo
L’Anpas è un movimento di volontari che promuove uguaglianza, solidarietà, soccorso, protezione civile, cultura della pace e partecipazione attiva alla comunità.
- Cosa puoi fare tu
Cosa puoi fare tu
Unisciti ad Anpas per fare la differenza: diventa volontaria/o, sostieni le nostre attività oppure coinvolgi la tua azienda e associazione.
Fai la tua parte per una società migliore! - Anpas informa
- Utilità
Utilità
Benvenuto/a nell’area dedicata all’Utilità Anpas! In questa sezione, troverai informazioni essenziali e risorse utili per le pubbliche assistenze e i nostri partner.
- SEDE NAZIONALE
- MAPPA SEDI
- CONTATTI
- Dona Ora
- Anpas SHOP
Pubblichiamo la lettera di risposta di Anpas all’articolo comparso sul quotidiano “La Stampa” del 4 gennaio 2015, dal titolo “Lavorare il meno possibile? Ecco come si fa“.
Protezione civile: Se i volontari sono lavoratori furbetti e l’intervento su una emergenza è uno strumento per assenteisti.
Egregio Direttore Calabresi
Una generalizzazione che reputiamo ingiusta, prima ancora che grave, quella fatta ai volontari CNSAS (ai quali va tutta la nostra solidarietà). Nell’articolo si afferma che “un’altra legge consente ai volontari della protezione civile di assentarsi anche per 10 giorni consecutivi (massimo 30 giorni in un anno) per effettuare simulazioni e formazione ed in caso di calamità concede 30 giorni consecutivi con un tetto di 90 in un anno”, a parte non citare la legge, l’articolo non menziona la norma (DPR 194/2001) che all’articolo 9 sottolinea che che il datore di lavoro è tenuto (e non obbligato) a consentire la partecipazione dei volontari delle organizzazioni di protezione civile alle attività di esercitazione/soccorso. Questa disposizione, secondo l’articolo, è considerato uno “strumento per evitare di presentarsi al lavoro”. Inoltre viene tenuto conto dell’importanza delle esercitazioni di soccorso e di protezione civile, fermo restando che non tutte le esercitazioni di protezione civile sono soggette a questa norma. La preparazione, la formazione alla quale si sottopongono regolamente i volontari di protezione civile sono poi propedeutiche alla riuscita dell’intervento quando c’è davvero bisogno in occasione di terremoti, alluvioni e altre emergenze di carattere locale o nazionale. Eventi che si ripetono sempre più spesso e che sempre più spesso vedono coinvolti i volontari di protezione civile.
Invitiamo pertanto lei e il signor Baroni in una delle tante esercitazioni che i volontari di protezione civile fanno in tutta Italia, a conoscere almeno un volontario di protezione civile e magari sentire una delle storie di soccorso o un intervento fatto in una delle emergenze alle quali ha preso parte
|
I racconti dei volontari La poesia di Alessio – leggi Genova non è in ginocchio, il racconto di Paul – leggi Lombardi, emiliani e toscani, il racconto di Michela – leggi
|