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Le pubbliche assistenze nascono nel 1860 come associazioni di volontariato, libere e laiche.
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L’Anpas è un movimento di volontari che promuove uguaglianza, solidarietà, soccorso, protezione civile, cultura della pace e partecipazione attiva alla comunità.
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Pubblicato nella G.U. n. 261 del 7 novembre il comunicato sui nuovi criteri per i contributi al volontariatoIl 17 ottobre in Conferenza Unificata sono stati approvati i criteri generali per la concessione dei contributi per il potenziamento della capacità operativa delle organizzazioni di volontariato di protezione civile, validi per il triennio 2013-2015. “Finalmente un giusto equilibrio tra le esigenze del Servizio Nazionale della Protezione Civile per gli interventi di rilievo nazionale e internazionale e la scelta di supportare le piccole realtà locali” commenta Carmine Lizza, responsabile nazionale Protezione Civile Anpas. Le principali novità e semplificazioni introdotte nei nuovi criteri generali. I beneficiari. I beneficiari dei contributi sono sia le organizzazioni iscritte nell’Elenco Centrale sia quelle iscritte negli Elenchi Territoriali delle Regioni e Province Autonome, come definiti dalla Direttiva Presidenziale del 9 novembre 2012. Le finalità dei progetti. Le misure finanziabili sono le stesse del precedente triennio (conformi alle prescrizioni contenute nel Dpr 194/2001), ma vengono precisate meglio, con riferimento alla nuova articolazione dei beneficiari. Sono ancora previsti il co-finanziamento al 75% per i progetti di potenziamento (mezzi e attrezzature) e al 95% per quelli attinenti la formazione e la diffusione della cultura di protezione civile. Il riparto annuale delle risorse. Lo stanziamento annuale viene suddiviso in tre ambiti: - il 50% è riservato alle organizzazioni iscritte nell’Elenco Centrale. Questa quota è detta nazionale. - il restante 50% è riservato alle organizzazioni iscritte negli Elenchi Territoriali, prevedendo, in questo ambito, due ulteriori quote distinte: il 35% è collegato in modo strategico alle Colonne Mobili Regionali. Questa quota è detta regionale. l’altro 15% è dedicato alle realtà non organicamente incardinate nelle Colonne Mobili, in particolare ai Gruppi Comunali e le piccole realtà associative locali. Questa quota è detta locale.Questa suddivisione costituisce un equilibrio tra le esigenze del Servizio Nazionale della Protezione Civile per gli interventi di rilievo nazionale e internazionale e la scelta di supportare le piccole realtà locali e ha l’obiettivo di implementare le capacità del Sistema in una prospettiva di intervento che vada oltre gli specifici territori di competenza. Tutte le info sul sito del Dipartimento di Protezione Civile |
Il dettaglio sul sito del Dipartimento Protezione Civile
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