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Anpas presenta un progetto sperimentale che permetterà una precisa mappatura delle ricerche e una maggiore sicurezza per i ricercatori.
E’ online sul sito della Rai (vedi sito) la trasmissione “10′ di…” nel corso della quale è stato presentatoil progetto “Ricerca dispersi”, promosso da Anpas e dalla pubblica assistenza Casentino e finanziato dal CESVOT (Centro Servizi della Toscana), si intende migliorare il coordinamento delle squadre di volontari nella copertura del territorio, razionalizzare le operazioni di ricerca e ridurre i tempi complessivi.
L’idea del progetto è nata, in accordo con il Dipartimento di Protezione Civile, a seguito del ritrovamento dei corpi senza vita di Ciccio e Tore a Gravina di Puglia dopo mesi dalla loro scomparsa e la convinzione che, con un coordinamento migliore delle operazioni di ricerca, sarebbe stato possibile salvare quelle giovani vite.
Più nello specifico, la novità del progetto risiede nella mappatura degli spostamenti dei percorsi effettuati dai ricercatori. Questi, dotati di un dispositivo GPS, saranno collegati via radio con un camper che sarà il centro di coordinamento delle operazioni: in questo modo gli spostamenti verranno memorizzati su una cartografia digitale e consentiranno una gestione più efficace della ricerca. Nello stesso tempo gli strumenti potranno fornire lo storico della ricerca in modo tale da ridurre l’approssimazione nello studio dei territori battuti. Inoltre il ricercatore potrà lavorare in sicurezza poiché ogni suo spostamento è monitorato e, in caso di malore, può essere rintracciato.
Il progetto, realizzato con la collaborazione della Comunità Montana del Casentino, del Comune di Castel Focognano, dell’associazione I Battitori e dei volontari del Soccorso di Valpelline (AO), verrà sperimentato nel territorio del Casentino, con la prospettiva di estenderne l’impiego all’intero territorio nazionale.
In Italia sono 25.229 le persone ancora da rintracciare, di cui 10.411 sono minori (fonte: Quarta Relazione semestrale del Commissario Straordinario di Governo per le persone scomparse, Michele Penta, del 25 marzo 2010).