Puglia: Anpas, CRI e Misericordie sulla riorganizzazione del servizio di emergenza e urgenza 118

1 ottobre 2019 Pubblichiamo la protesta di Anpas, Croce Rossa e MIsericordie

Gentilissimi,

in questi ultimi giorni abbiamo letto di tutto di più rispetto al Servizio di Emergenza Urgenza 118 ed alla sua riorganizzazione (?) allo studio della Regione Puglia.
Uno studio che dura ormai da quasi un decennio e che puntualmente, in concomitanza con ogni tornata elettorale, viene riesumato e rimodellato a seconda del risultato elettorale che ci si aspetta di ottenere.
In tutti questi anni abbiamo più volte sottolineato che l’idea di costituire una nuova Agenzia regionale, in questo caso l’AREU, sarebbe stata un’idea improponibile ed inappropriata.

Ciò nonostante non ci siamo mai espressamente dichiarati contrari in ordine al processo di internalizzazione del SET 118, invitando la Politica regionale a chiarire come avrebbe potuto garantire – senza il ricorso al volontariato organizzato – un servizio di pari livello qualitativo, a costi invariati.

Mentre per un verso rileviamo una repentina “marcia indietro” della Regione sulla costituzione dell’AREU che, consentitecelo, per noi ha il sapore del “ve lo avevamo detto!”, per altro abbiamo dovuto prendere atto che lo stesso Ente regionale ha inteso disattendere ancora una volta l’impegno a delineare ogni processo riorganizzativo nel contesto del tavolo tecnico ricostituito con apposita Deliberazione di Giunta regionale e reso nuovamente inoperativo.
È solo il caso di ribadire sommessamente che le associazioni da noi rappresentate hanno cercato in questi anni di portare avanti con il massimo della professionalità e dell’impegno questa essenziale attività salvavita.
E i dati che nel Maggio scorso sono stati pubblicati dall’ISTAT e che incoronano la Puglia come il “miglior modello d’Italia” per l’elevata qualità nella gestione del servizio di Emergenza Territoriale 118, ne sono la riprova.
Ma si sa, le cose che funzionano spesso hanno la scure di dover essere distrutte e non migliorate ulteriormente. Il 118 pugliese, tra le altre cose, assicura alla popolazione regionale un sistema estremamente veloce e affidabile ed in questo parte del merito è senza dubbio di chi mette a disposizione del sistema i mezzi, mette a disposizione volontari ed operatori preparati, mette a disposizione formazione e competenze, mette a disposizione di un sistema delicatissimo logiche ben diverse dal semplice – seppur sacrosanto – diritto al lavoro da noi per primi sempre sostenuto.
Anpas, Misericordie e Croce Rossa Italiana rispediscono dunque al mittente tutte le accuse di inefficienza piovute in queste settimane e chiedono alla Regione di confrontarsi nuovamente in seno al Gruppo di lavoro regionale sul cui tavolo giacciono ormai da troppo tempo le proposte che la stessa Regione aveva chiesto di formulare.

Di contro assistiamo a pericolose fughe in avanti da parte delle Aziende Sanitarie Locali che, in assenza di una chiara indicazione dell’Organo di governo regionale, continuano imperterrite ad approntare procedure selettive riservate alle associazioni di Volontariato, con logiche talvolta opinabili talvolta addirittura inaccettabili, ed a cui si chiede di continuare a supportare il sistema pur nella consapevolezza che a distanza di qualche mese potrebbe attendere loro un salto nel vuoto.
Come dire: “Care associazioni, pur sapendo che il pozzo è avvelenato, l’acqua bevetela ugualmente”. Orbene, se si vuole ottenere come risultato la morte delle associazioni per legittimare più agevolmente il nuovo modello organizzativo, si abbia almeno il buon gusto di evitare di pensare che dall’altra non ci si accorga di tutto ciò!

Chi opera in questo campo e lo rende il migliore d’Italia merita rispetto e soprattutto merita di esser quantomeno ascoltato dalla Politica perchè nell’interesse comune vi è la necessità di migliorare tutti assieme il sistema dell’emergenza e di badare agli interessi delle persone, siano essi volontari, lavoratori o pazienti.

Stante il pericolosissimo clima di incertezza, pertanto, inviteremo nei prossimi giorni tutte le nostre associate a sospendere ogni e qualsivoglia investimento in termini di aggiornamento del parco mezzi e attrezzature pur nella consapevolezza che detto comportamento risulterà non rispettoso degli obblighi convenzionali.

Riteniamo tuttavia che per ogni Presidente di associazione sia più conveniente dover gestire un procedimento di recessione contrattuale, evitando con ciò un ulteriore indebitamento per il sodalizio da egli presieduto, piuttosto che continuare in questa estenuante presa in giro, vedendosi magari di lì a poco comunicato il “ben servito” che avrà come unico effetto lo stato di insolvenza per l’associazione, rea di semplicemente voluto continuare a salvaguardare la Regione, le ASL e l’intero sistema dell’emergenza sanitaria che, negli ultimi tempi,
alcun rispetto stanno dimostrando verso il mondo del volontariato organizzato.
Cordialità.
Anpas Comitato Regionale Puglia f.to Domenico Galizia | Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Puglia f.to Ilaria Decimo | Federazione Regionale Misericordie di Puglia f.to Gianfranco Gilardi

Il meeting di Anpas Puglia


La sentenza


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