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Scusateci, ma dovevamo farlo!

Insieme alle altre decine di associazioni Anpas delle Marche, ha dovuto garantire la sua sopravvivenza in un confronto con la Regione Marche, poi sfociato nel riconoscimento – almeno parziale – del futuro rimborso dei costi realmente sostenuti dalle pubbliche assistenze per svolgere i loro servizi.Per ottenere l’attenzione necessaria a far applicare norme emesse dalla Regione nel lontano 2009 siamo stati anche costretti alla dolorosa sospensione di alcuni dei servizi che da sempre garantiamo ai nostri concittadini. Se non avessimo attuato questa azione, la nostra associazione avrebbe resistito forse qualche altra settimana, ma poi avrebbe inevitabilmente chiuso i battenti, privando i cittadini di un servizio essenziale per sempre, e non solo per pochi giorni.

In quei giorni alcune altre associazioni e le sedi della Croce Rossa Italiana (Ente Pubblico parastatale) hanno scelto di contrastare i nostri sforzi, cercando di acquisire i servizi da noi rinunciati, salvo poi accodarsi e firmare l’accordo conquistato faticosamente dalle associazioni Anpas per poter usufruire in futuro delle stesse tutele nei confronti della Regione e dell’ASUR.Lasciamo a chi legge la definizione di un simile comportamento!!!

Noi dobbiamo comunque scusarci con i cittadini per averli dovuti coinvolgere nella nostra protesta che, seppure nobile ed ormai inevitabile, ha generato dei disagi.

Siamo però certi che l’esserci conquistati la sopravvivenza (almeno per ora) ci consentirà di continuare a garantire un sistema di trasporto sanitario eccellente ed economicamente sostenibile per tutti ed anche di ottenere la comprensione ed il “perdono” dei nostri concittadini che da questa vicenda avranno anche capito come ambulanze e divise apparentemente simili nascondano cuori diversi, orgoglio e credibilità di diverse dimensioni!

Grazie per esserci vicini ogni giorno.

I VOLONTARI DELLE PUBBLICHE ASSISTENZE Anpas MARCHE

 

Marche - la protesta delle ambulanze



23 febbraio 2013 – Nel pomeriggio odierno è proseguito l’incontro iniziato ieri, e poi sospeso a tarda sera, con l’Assessore Mezzolani, il Dirigente del Servizio Sanità Gigliucci, il Direttore Generale ASUR Ciccarelli. E’ stata infine raggiunta l’intesa sui trasporti sanitari, arrivando a chiarire tutti quei punti che potevano risultare nebulosi rendendo di fatto inapplicabile l’accordo: questo era il motivo che aveva portato Anpas a non sottoscrivere l’accordo nella serata di martedì, diversamente da altre associazioni. 

 

La firma di un  addendum al suddetto accordo, contenente tutte le precisazioni, ha permesso di sottoscrivere un’intesa soddisfacente per tutte le parti, in cui Anpas Marche  ha voluto semplicemente perseguire l’obiettivo finale consono ad un’associazione di volontariato, ovvero la tutela dei cittadini attraverso l’operatività del volontariato, garantendo un sistema dei trasporti sanitari eccellente ed economicamente sostenibile, pur a fronte di ristrettezze economiche. A seguito dell’intesa raggiunta, pertanto,  le pubbliche assistenze Anpas hanno deciso di revocare seduta stante la sospensione dei servizi di trasporto sanitario (d’emergenza e programmati). 

 

Soddisfazione espressa anche da Fabrizio Pregliasco, vice presidente Anpas Nazionale: “Con questo accordo si è data una sterzata ai rapporti tra volontariato e pubblica amministrazione a livello della Regione Marche, anche se ci dispiace sia stato necessario arrivare a prospettare soluzioni estreme che potevano avere ricadute sulle persone piu’ fragili. La situazione complessiva a livello nazionale però vede ancora molte altre Regioni in alto mare con situazioni a volte anche peggiori di quelle di partenza delle Marche. Ci auguriamo che tra i primi provvedimenti del prossimo esecutivo, che sta per essere nominato, ci sia un riordino di questa materia, disposizioni che chiariscano una volta per tutte le modalità di rapporti con il volontariato, e il Terzo Settore in generale, nelle attivita’ di interesse pubblico”.

 


22 febbraio 2013 – Regione Marche e Anpas hanno raggiunto un accordo sul rimborso dei trasporti sanitari. Scongiurato dunque lo sciopero delle ambulanze che sarebbe dovuto scattare domani. La Regione ha accolto un ‘addendum’ all’intesa siglata nei giorni scorsi dalla Croce Rossa e dalle Misericordie, che completa alcuni punti sul rimborso delle spese sostenute, i debiti residui, il calcolo delle prestazioni, l’incremento del tetto di spesa.

 

 

Roma, 21 febbraio 2013. “Osserviamo con rammarico che la sospensione dei servizi di trasporto ha portato uno scompenso nella routine quotidiana che ruota intorno alle prestazioni sanitarie, pur avendo cercato le associazioni di limitare al massimo i disagi per i cittadini, il cui sollievo è lo scopo finale dell’opera delle stesse”, dice Massimo Mezzabotta, il presidente di Anpas Marche .

 

In seguito alle eccezioni sollevate dalle pubbliche assistenze Anpas sul riconoscimento delle spese effettivamente sostenute dalle associazioni di volontariato per i trasporti sanitari, l’Assessore Mezzolani ha convocato i rappresentanti di Anpas Marche al fine di chiudere la trattativa sospesa due giorni fa.

 

Contestualmente Anpas Marche ha preso atto anche dell’invito della Commissione di Garanzia della legge sullo sciopero e delle Prefetture, che hanno chiesto alle associazioni di valutare la possibilità di procrastinare lo stato di agitazione per il servizio d’urgenza, utilizzando il tempo intercorrente perriprendere le trattative con gli Enti preposti.

 

Per queste ragioni le pubbliche assistenze Anpas hanno deciso di rimandare di due giorni l’annunciata sospensione dei servizi di trasporto sanitario d’emergenza e quelli equiparati (dializzati, ecc.) su tutto il territorio regionale, che sarà eventualmente attivata (in caso di mancanza di novità sostanziali) di nuovo a partire dalle ore 7.00 di sabato 23 p.v.

Rimane tuttavia confermata la sospensione dei servizi di trasporto sanitario secondari e programmati, esclusi i servizi “salvavita” (es. dialisi per pazienti barellati, ecc.).

Lo scorso martedì 19 febbraio era iniziato con un viaggio di venti ambulanze che hanno attraversato Ancona con le sirene spiegate. Poi il confronto in Regione, durato oltre le 10 ore, che ha portato alla rottura delle trattative e l’annuncio della sospensione dei servizi.

“È triste dover constatare, ancora una volta, è necessario arrivare a paventare iniziative estreme per ottenere udienza dalle Istituzioni”, dice Fabrizio Pregliasco, vice presidente di Anpas Nazionale. “È ancora più triste la mancata considerazione del ruolo del volontariato e delle pubbliche assistenze che non sono solo meri fornitori di servizi, ma anche molto altro: primo tra tutti l’aumento di capitale sociale nelle nostre comunità. È necessario puntualizzare al meglio, per rendere non interpretabili le norme e bene hanno fatto gli amici del regionale rispetto agli altri enti di non accontentarsi di un accordo che lascia margini opinabili a livello locale”. Conclude Pregliasco “Rimane aperto, come sempre, il problema dei costi realmente sostenuti e dobbiamo apprezzare lo sforzo di venire comunque incontro alle istituzioni trovando soluzioni di compromesso. Ci auguriamo che questa situazione si sblocchi il prima possibile”.

 

Vicinanza ad Anpas Marche anche da parte di Mauro Giannelli, vice presidente Anpas: “Credo che la protesta dei volontari di Anpas Marche sia importante per riaffermare il valore del volontariato e della sua azione solidale. In questo momento stanno lottando non solo per le Marche, ma per tutto il movimento delle pubbliche assistenze e soprattutto per i nostri cittadini. In particalar modo per i più bisognosi, per i fragili per tutti coloro che grazie al nostro servizio, continuo, appropriato ed efficce, trovano una risposta concreta ai loro bisogni”.

 

Tanti gli attestati di solidarietà agli oltre 7000 volontari delle Marche anche da parte di tutti i volontari delle altre pubbliche assistenze Anpas d’Italia. Nelle Marche sono 650 i mezzi che le 48 pubbliche assistenze Anpas mettono a disposizione della collettività, di cui 300 sono ambulanze.

 

 

Marche - la protesta delle ambulanze


Ancona, 19 febbraio 2013 – A seguito della rottura delle trattative dopo 10 ore tra anpas Marche e Regione Marche, riguardante il riconoscimento delle spese effettivamente sostenute dalle associazioni (Croci) per i trasporti sanitari, la Croce Gialla di Ancona comunica che:

 

  • DALLE ORE 7.00 DI MERCOLEDI 20 FEBBRAIO 2013 SOSPENDEREMO OGNI SERVIZIO SECONDARIO SVOLTO PER ASUR E OSPEDALI RIUNITI. 
  • DALLE ORE 07.00 DI GIOVEDI 21 LA SOSPENSIONE DEI SERVIZI SARA’ TOTALE COMPRESO IL 118 IN TUTTO IL TERRITORIO DELLA REGIONE MARCHE

“Non avremmo mai voluto arrivare ad una tale decisione”, dicono dalla Croce Gialla, “ma siamo costretti ad agire così per poter continuare a sopravvivere, visti i ridicoli rimborsi che ci vengono riconosciuti per ciò che facciamo se non cambieranno le cose saremmo presto costretti a chiudere per sempre i battenti. La sospensione riguarda tutte associazionianpas della Regione Marche”. Per info: 0715015

 

Questa mattina un corteo di ambulanze, a sirene spiegate, stanno bloccando la città. La protesta delle pubbliche assistenze è rivolta contro la Regione Marche: «O oggi l’accordo sui compensi o domani blocchiamo il servizio»

  
                                   

 

 

 

 

 

 

 

 

Il sito dei volontari Anpas Marche

Anpas Marche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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