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17 febbraio – Le pubbliche assistenze Anpas smettono di essere silenziose! Dopo oltre due mesi di presidio ininterrotto, trascorsi senza aver ottenuto risposte concrete, le associazioni alzano la voce.
La DGR 131/2014, sbandierata dall’Assessore Mezzolani come atto risolutivo della vertenza in atto con le pubbliche assistenze, conferma in realtà quanto avevamo già anticipato e cioè che la Regione Marche affronta uno solo dei tanti nodi da sciogliere limitandosi a liquidare i conguagli per gli anni 2010-2011-2012, con cifre ampiamente al di sotto delle “spese effettivamente sostenute e rendicontate” dalle associazioni per svolgere i servizi di trasporto sanitario per conto dell’ASUR. Rimangono quindi ancora in sospeso questioni sostanziali come la definizione dei criteri per il calcolo dei rimborsi spettanti alle associazioni, già stabiliti in un tavolo di lavoro congiunto ad inizio 2013 e mai ufficializzati dalla Regione che anzi, nell’assurdo accordo che Anpas si è rifiutata di firmare, vengono stralciati (e quindi, di fatto, non esistono più!). In conseguenza di tale condotta della Regione le associazioni si trovano nuovamente nella impossibilità di rendicontare le spese già sostenute nel 2013 sulla base dei criteri all’epoca concordati, mentre nessuna disposizione è stata impartita agli uffici amministrativi circa il rimborso delle spese effettivamente sostenute per altre tipologie di trasporto richieste dall’ASUR nell’anno 2013. Ovviamente continua a non esistere nessuna certezza circa l’affidamento dei servizi di trasporto a carico dell’ASUR, sia d’emergenza che programmati, che a tutt’oggi le associazioni continuano responsabilmente a garantire, pur essendo scadute le vecchie convenzioni ormai da 2 anni. In tale contesto non sembra pretestuoso chiedere che le modalità siano univoche in tutta la Regione e soprattutto rispettose della qualifica di SERVIZIO DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE che l’Assemblea Legislativa delle Marche ha attribuito al trasporto sanitario modificando in tal senso nel 2008 la Legge 36/98. In ultimo continuiamo a chiedere a gran voce la concertazione assicurata dal Presidente Spacca già dalla scorsa estate circa la revisione della Rete Territoriale di Soccorso, con particolare riguardo all’ubicazione dei mezzi ed equipaggi, anche in questo caso garantendo la corretta omogeneità in tutta la Regione, compresa la Provincia di Pesaro, da sempre soggetta a criteri diversi dalle altre quattro province. Le associazioni di Volontariato Anpas hanno bisogno di certezze ed atti concreti e chiedono definitivamente alle istituzioni un confronto più serio e realmente capace di individuare le soluzioni per garantire ai cittadini servizi essenziali, tra quelli per cui i nostri amministratori regionali continuano a sbandierare la pretesa eccellenza… Le “Croci Anpas” domani, martedì 18/02/14, rafforzeranno il presidio di fronte ai palazzi della Regione Marche. Arriveranno da tutta la regione i volontari ed i mezzi delle pubbliche assistenze che daranno manforte ai volontari già impegnati nel presidio, per far riflettere anche i Consiglieri Regionali che parteciperanno all’Assemblea Legislativa, sui problemi che interessano tutti i cittadini marchigiani. Alle ore 13.00 è prevista una conferenza stampa presso il presidio Anpas per confrontarsi con gli organi d’informazione sui motivi dell’ormai annosa protesta delle pubbliche assistenze.
7 febbraio – Le pubbliche assistenze Anpas non sottoscrivono un assurdo accordo con la Regione Marche.
La decisione è stata assunta all’unanimità dalla Conferenza Regionale dei Presidenti riunitasi mercoledì. Dopo circa due mesi di presidio dei volontari di fronte alla Regione Marche, e dopo vari incontri con i massimi vertici della sanità regionale per discutere di sei punti fondamentali per garantire il futuro alle associazioni Anpas e quindi la reale sostenibilità di un sistema di trasporto sanitario da sempre considerato di eccellenza solo grazie ai volontari, non si è risolto nulla, continuando la tendenza di anni di confronto con l’Assessore Mezzolani ed i vari managers alternatisi. E’ offensivo e lesivo della dignità di circa 30.000 marchigiani soci delle pubbliche assistenze Anpas leggere le affermazioni dell’Assessore circa un presunto accordo che, come ben noto a chi ha partecipato ai lavori, recepisce solo uno dei sei punti sul tappeto, escludendo nel contempo l’unica tutela conquistata dai volontari con un accordo del febbraio 2013, firmato ma mai applicato dalla Regione. Nel gran caos di riunioni in cui si alternano oracoli e sentenziatori di ogni genere l’Assessore ed i suoi manager hanno forse perso di vista l’ordine del giorno, che i volontari Anpas ricordano invece benissimo dal momento che solo dalla soluzione di tutti quei sei punti dipende il loro futuro. Oppure, più verosimilmente, il nuovo dirigente del Servizio Salute ed ex D.G. ASUR – a cui fino a martedì è stato riproposto in extremis e per intero l’elenco dei punti – ha semplicemente assolto al suo compito di portare a casa un presunto risultato mediatico con il minimo sforzo, salvo lasciare spazio all’Assessore per stigmatizzare la mancata adesione di Anpas Marche ad una intesa inutile e dannosa. Tale mancata adesione è stata confermata all’unanimità da tutti i Presidenti delle associazioni Anpas riunitisi a Sirolo ieri sera, i quali hanno giudicato del tutto impossibile accettare nebulose e generiche assicurazioni verbali, di fronte all’evidenza che ben 3 accordi sottoscritti fra le parti negli anni 2011-2012-2013 sono stati del tutto disattesi. Le associazioni di volontariato Anpas hanno bisogno di certezze ed atti concreti, non di conquistare posizioni o di acquisire la benevolenza fumosa di chi sta nelle stanze dei bottoni, con cui occorre un confronto più serio e realmente capace di individuare le soluzioni per garantire ai cittadini servizi essenziali e non per togliersi furbescamente di torno una vertenza che danneggia l’immagine di una sanità marchigiana di cui continuano a sbandierare la pretesa eccellenza… Le “Croci Anpas” continueranno a sventolare sotto il palazzo della Regione, sui mezzi scortati da decine di volontari in divisa da tutta la regione, da domani impegnati anche in altre e più rumorose iniziative utili a far riflettere su altri e più nobili interpretazioni del concetto di “condivisione”.
10 gennaio – Sono passate le feste, ma … il presidio continua!!! Neppure le feste natalizie hanno interrotto il presidio dei volontari, fermi ininterrottamente sotto il palazzo della Regione Marche dallo scorso 11 dicembre.
“L’Epifania tutte le feste si porta via”, recita il proverbio… Ed i volontari Anpas, dopo il passaggio della Befana che a loro avviso non può aver portato nient’altro che carbone agli amministratori regionali, continuano a chiedere con la propria semplice e discreta presenza il rispetto del proprio ruolo e della propria dignità. Dopo la fiammata inaspettata ed improvvisa del 27 dicembre, comunicata sul noto canale istituzionale Facebook, allorquando la Giunta Regionale ad uffici chiusi si è riunita per approvare un documento, non è più pervenuto alcun segnale. E’ stato possibile prendere visione della Delibera di Giunta Regionale solo ieri sull’apposito sito della Regione Marche. Dalla sua lettura pare che la Regione Marche intenda con una sola briciolina soddisfare la possente fame di risposte ben più consistenti che le associazioni attendono ormai da anni, solo per veder garantito il proprio futuro. La Delibera liquida solamente il conguaglio delle spese effettivamente sostenute dalle associazioni nell’anno 2012: ciò serve unicamente a dare un po’ d’ossigeno ad un malato terminale. Ma se non vengono affidati formalmente i servizi di trasporto sanitario, se non si permette la liquidazione del conguaglio delle spese sostenute nell’anno 2013 appena concluso, se non vengono fornite dalla Regione direttive chiare e vincolanti sull’affidamento del trasporto sanitario a tutte le Aziende Sanitarie dalla regione, se non si impedisce lo stravolgimento futuro dell’attuale rete dei mezzi di soccorso impegnati nell’emergenza sanitaria, si può ben dire che non si è fatto praticamente nulla! E quindi, mentre gli amministratori regionali con i loro tempi – decisamente ben diversi da quelli con cui un’associazione di volontariato risponde alla richiesta di chiunque (ente pubblico o privato cittadino) abbia bisogno di un mezzo di soccorso – decidono cosa vogliono fare, i volontari aspetteranno ancora: sempre davanti al palazzo della Regione Marche, e sempre civilmente in silenzio! Anche se questa tranquillità non durerà ancora per molto…
2 gennaio – Un anno se ne va, ed il nuovo si apre con i soliti, irrisolti problemi… Ancora nessun segnale dalla Regione Marche. I politici festeggiano, mentre i volontari Anpas continuano a presidiare i palazzi della Regione. Ancora nessun segnale dagli amministratori della Regione Marche. Anche le giornate di ieri e di oggi, semilavorative, non hanno portato novità, né notizie riguardo l’atto approvato inaspettatamente dalla Giunta Regionale lo scorso venerdì 27, di cui continua ad essere ignoto il contenuto. Il comunicato stampa divulgato domenica 29 u.s. dall’Assessore Mezzolani non ha certamente contribuito a portare la benché minima chiarezza. Anzi: il generico rimando al rispetto delle normative, considerato che proprio ciò è quanto contestano le pubbliche assistenze, e la dichiarazione di ritrovarsi “nelle prossime settimane”, dopo che termini temporali ben più precisi ed addirittura sottoscritti sono stati negli ultimi anni puntualmente disattesi, non fanno di certo presagire una soluzione a breve termine. Nel frattempo i volontari Anpas, convinti di essere nel giusto in quanto chiedono semplicemente il rispetto della dignità e del diritto all’assistenza dei cittadini marchigiani, continuano instancabilmente a presidiare la Regione Marche. I volontari, le ambulanze, il camper, ed anche l’autoarticolato che ormai da 20 giorni stazionano di fronte al Palazzo della Regione Marche, continuano nella loro funzione (civile, ma inesorabile) di rappresentare un promemoria per tutti i nostri amministratori regionali: essi non si muoveranno di lì sino a quando gli amministratori regionali non prenderanno una decisione! Solamente la sera del 1 gennaio i volontari impegnati nel presidio lasceranno la postazione per passare il Capodanno con i propri colleghi della Croce Gialla di Ancona, concedendosi un po’ di calore e di compagnia insieme ai volontari impegnati nel vegliare sulla salute dei cittadini di Ancona. Ma già da domani mattina, cioè il primo giorno dell’anno, il presidio continuerà! E si spera che non corrisponda al vero il proverbio che recita: “ciò che si fa il primo giorno, si farà per tutto l’anno”…
28 dicembre – Chissà quale atto avrà mai emanato la Giunta Regionale? Il mistero è fitto…
Il Presidente Spacca dichiara che la Regione ha onorato il contratto stretto con le associazioni di volontariato a seguito dell’accordo sottoscritto: ma di quale accordo si tratti non è dato saperlo…
Il Presidente Gian Mario Spacca ha dichiarato ieri dalla “ufficiale” tribuna di Facebook: “La giunta regionale ha appena approvato lo schema di accordo con le associazioni di volontariato aderenti a croce rossa italiana, anpas, misericordie e marche pubbliche assistenze. Viene così onorato pienamente il contratto sottoscritto con la Regione Marche”.
L’affermazione ha generato una comprensibile perplessità fra le fila delle associazioni Anpas, della Croce Rossa Italiana e delle Misericordie che, totalmente all’oscuro riguardo tale provvedimento della Giunta, non hanno compreso a quale accordo il Presidente Spacca facesse riferimento.È infatti certo che l’unico accordo sottoscritto è quello di febbraio u.s.; lo stesso che l’Assessore Regionale Mezzolani, come ormai noto, lo scorso novembre (dopo “soli” nove mesi dalla firma) ha comunicato alle AdV non potesse diventare un atto formale della Giunta Regionale, ma andava invece sostituito da altro accordo, che peraltro contemplava solamente uno dei numerosi punti compresi nel precedente, ovvero quello relativo alla liquidazione del conguaglio delle spese effettivamente sostenute negli anni 2010-11-12.
Pronta la replica del Presidente Anpas Massimo Mezzabotta al Presidente Spacca, sempre sulla medesima tribuna Facebook (che pare essere diventata l’organo “ufficiale” d’informazione del Presidente della Regione Marche): “Se l’accordo deliberato è quello firmato con l’Assessore a febbraio dobbiamo chiedere le dimissioni di Assessore e DG Asur che per dieci mesi ci hanno raccontato che “quel” documento non poteva essere oggetto di delibera. Se invece la DGR non riguarda “quel” documento (come molto probabile), ma un “altro” documento che non corrisponde a quello firmato a febbraio dall’Assessore e dal DG Asur, dobbiamo chiedere al Presidente perché vuole ingannare anche su FB migliaia di volontari marchigiani e le loro associazioni. Con l’occasione gli chiediamo se intende disporre affinché la Regione e le Aziende Sanitarie dalla stessa dipendenti diano concrete risposte a TUTTI i temi irrisolti e ben noti al Dirigente del Servizio Salute, e per i quali decine di equipaggi Anpas stanno presidiando da giorni il palazzo della regione con presenza H/24 in attesa di essere finalmente presi sul serio come meritano. Sempre più infreddoliti ed incazzati aspettano lì sotto risposte serie, formali, concrete e definitivamente risolutive: essi non hanno alcun interesse ai “contentini”, né ad inutile propaganda su FB”.
Sulla base di tutto quanto sopra i volontari Anpas, ovviamente, continueranno instancabili il loro presidio (che, a questo punto, non si sa fino a quando sarà “silente”) anche nei prossimi giorni, dato che la sconsiderata ed indifferente condotta della Regione Marche sta portando inesorabilmente, giorno dopo giorno, le associazioni di volontariato verso la chiusura.
26 dicembre – I volontari Anpas non lasciano il presidio neppure a Natale!
Mentre i politici regionali passavano il Natale al caldo ed in famiglia, i volontari Anpas hanno continuato la propria protesta davanti al palazzo della Regione Marche, al freddo e senza la presenza deipropri cari (pur contando sul loro affetto ed appoggio), animati dalla ferma convinzione di combattereuna giusta battaglia per conto dei cittadini marchigiani, necessaria per garantire anche in futuro il lorodiritto alla salute.
È continuata senza sosta la protesta delle associazioni Anpas di fronte al palazzo della Regione Marche. Ilpresidio permanente attivato dai volontari delle associazioni Anpas sin dallo scorso 11 dicembre, dopo ben15 giorni è ancora attivo; ma nonostante l’encomiabile sforzo prodotto dai volontari, a tutt’oggi i politiciregionali non hanno fornito quelle risposte concrete alle ben note istanze delle pubbliche assistenze. Spiace toccare con mano tanta e tale insensibilità da parte di coloro che dovrebbero tutelare gli interessi ditutti i cittadini marchigiani: insensibilità verso il sacrificio che ormai molte persone stanno sopportando damolti giorni pur di ottenere risposte, ed insensibilità verso gli interessi dei cittadini marchigiani, che ivolontari Anpas rappresentano. Non ha sortito effetti la protesta silente dei volontari, che solamente con la propria presenza voglionocostituire un monito continuo per gli amministratori regionali. Non ha sortito effetti il sommesso (madeciso) aumento dei toni, mediante il posizionamento davanti al palazzo della Regione Marche addiritturadi un autoarticolato e di una tenda pneumatica, che ivi sostano ormai da 10 giorni, in aggiunta al camper edalle ambulanze. Non ha sortito effetti neppure l’ironico biglietto di auguri inviato dai volontari del presidioai Consiglieri Regionali.
Nessuna azione, quindi, ha finora sortito il benché minimo effetto!!Appare quindi chiara la volontà politica non solo di non voler risolvere i problemi, ma anche semplicementedi affrontarli! Ma i volontari Anpas sono cittadini marchigiani, e come tali abituati ad essere pratici, ad attivarsi congenerosità per dare una mano, abituati a fornire risposte, abituati a non lasciare questioni od interrogativiin sospeso. Per questo motivo continueranno ad oltranza ed indefessamente anche nei prossimi giorni adattendere sotto il palazzo della Regione Marche che qualcuno fornisca le risposte alle solite (e ben note)istanze:
A. annullamento formale della determina 905/ASURDG del 16/12/2013;
B. emanazione da parte della Giunta Regionale di una direttiva vincolante (ai sensi dell’art. 3 co. 2.c L.R.13/2003) per gli Enti del Servizio Sanitario Regionale (ASUR Marche – A.O.U. Ospedali Riuniti Ancona– A.O. Ospedali Riuniti Marche Nord – INRCA) ai fini dell’applicazione univoca per l’affidamento delservizio di trasporto sanitario mediante convenzionamento con le AdV e la CRI ai sensi della specificaDGR 884/2013, unitamente alla contestuale e definitiva eliminazione di improprie “procedureselettive di convenzionamento” sostanzialmente assimilabili a cottimi fiduciari in cui le AdVpartecipanti debbono ulteriormente scontare l’entità dei rimborsi delle spese effettivamentesostenute e documentate per l’erogazione dei servizi (già soggette ai vincoli, tetti e limitazioni);C. acquisizione da parte degli Enti del Servizio Sanitario Regionale (ASUR Marche – A.O.U. OspedaliRiuniti Ancona – A.O. Ospedali Riuniti Marche Nord – INRCA) di criteri univoci e chiaramentepredefiniti per il rimborso delle spese effettivamente sostenute;
D. erogazione della somma stabilita per il conguaglio delle spese effettivamente sostenute nell’anno2012;
E. separazione, per gli anni 2013 e seguenti, dei servizi prevalentemente sanitari (soggetti al rimborsodelle spese documentate con tetti di spesa), rispetto a quelli NON prevalentemente sanitari;F. ridefinizione dell’organizzazione dei trasporti sanitari e prevalentemente sanitari nell’intera regione,e specifica revisione della stessa nell’ambito della provincia di Pesaro/Urbino (dove l’affidamentotramite gara d’appalto è scaduto ormai da 5 anni) con applicazione dei medesimi criteri operanti nelresto della regione;
G. concertazione immediata (assicurata di fronte al Presidente Spacca nel luglio 2013, ma mai attuata)sulla revisione della Rete Territoriale di Soccorso, con particolare riguardo all’ubicazione delle POTES di cui alla L.R. 36/98, nonché dei mezzi ed equipaggi MSA/MSI/MSB, e mantenimento delle modalitàorganizzative di cui alla citata L.R. 36/98 fondate sulla coesistenza di mezzi medicalizzati(automediche) supportati da mezzi MSB distribuiti sul territorio.
I volontari Anpas anche oggi sono sotto la Regione Marche: e ci saranno anche la notte dell’ultimodell’anno, e ci saranno anche alla Befana: insomma i volontari Anpas ci saranno sempre!!
Fumata nera dalla Regione Marche! Senza esito l’incontro di martedì 17 dicembre: mentre si valutano attorno ad un tavolo eventuali ipotesi di accordo, l’ASUR emana determine fondamentali sul tema senza dire nulla… Lo scorso martedì 17 Anpas e Croce Rossa Italiana sono state convocate presso l’Assessorato regionale.Oltre al Dirigente del Servizio Salute della Regione Marche Gigliucci ed Aletti e Luzi dell’A.R.S., erano presenti i Dirigenti ASUR Carelli e Cacciamani.Rispetto alle istanze presentate si è trovata una condivisione fra le parti per il conguaglio delle spese effettivamente sostenute nel 2012 e le modalità di rendicontazione delle stesse per il 2013, rimandando a gennaio la trattazione delle modalità di affidamento del trasporto sanitario, e la concertazione sulla riorganizzazione della Rete Territoriale di Soccorso.
Il documento da sottoscrivere, che doveva essere redatto dalla Regione Marche entro la giornata è giunto (ovviamente) solo nel tardo pomeriggio di mercoledì; nello stesso giorno, però, si è appreso che l’ASUR appena lunedì 16 dicembre aveva emanato una propria determina, sottoscritta anche da Carelli, che prevede una procedura di affidamento del servizio di trasporto sanitario tramite una “negoziazione” con le varie AdV e la CRI al fine di selezionare il soggetto da convenzionare. Inutile dire che questo modo di agire, basato sulla assoluta mancanza di trasparenza e sincerità nei rapporti (peraltro incomprensibile, ove riferita ad atti pubblici già emanati) mal si addice ad un tavolo di lavoro in cui tutti gli attori dovrebbero tendere a costruire insieme un sistema efficiente ed a basso costo per garantire servizi essenziali a favore del cittadino!
Spiace constatare un tale livello di attendibilità degli interlocutori, che certamente non genera quella tranquillità così necessaria per rimandare ad un prossimo futuro quei momenti di confronto già ipotizzati.
Data la ormai riscontrata inaffidabilità nel mantenere gli impegni (in riferimento, ad esempio, alla mancata attuazione di precedenti accordi già sottoscritti negli anni 2011, 2012 e lo scorso febbraio 2013) lo scrivente Comitato Regionale Anpas ha rinnovato formalmente, alla luce degli ultimi indecifrabili atteggiamenti, l’invito perentorio all’accoglimento in toto delle istanze già presentate.
Si conferma infine che sino a quando non sarà stato sottoscritto un accordo formale ed impegnativo al di là di ogni riserva, le associazioni Anpas continueranno le attività di sensibilizzazione già avviate tramite il presidio permanente delle associazioni provenienti da tutta la regione Marche, se necessario anche con azioni specifiche verso la popolazione durante le imminenti festività.
Roma, 17 dicembre 2013. Dopo sei giorni di presidio permanente H/24 davanti alla Regione, i volontari delle pubbliche assistenze di Anpas Marche non sono ancora stati ricevuti dagli amministratori regionali per dare risposte alle istanze rivendicate dal movimento delle pubbliche assistenze.
“È triste dover constatare, ancora una volta, che le Istituzioni si dicano infastidite da un presidio di cittadini attivi e da organizzazioni che operano in favore della cittadinanza”, dice Fabrizio Pregliasco, presidente di Anpas Nazionale. “Siamo noi ad essere infastiditi da un simile atteggiamento di chiusura nei nostri confronti. È ancora più triste la mancata considerazione del ruolo del volontariato e delle pubbliche assistenze che non sono solo meri fornitori di servizi, ma anche molto altro: primo tra tutti l’aumento di capitale sociale nelle nostre comunità”. Conclude Pregliasco “Rimane aperto, come sempre, il problema dei costi realmente sostenuti e dobbiamo apprezzare lo sforzo di venire comunque incontro alle istituzioni trovando soluzioni di compromesso. Tutte le 874 pubbliche assistenze Anpas d’Italia sono pronte a sostenere la protesta dei volontari delle Marche”.
16 dicembre – Le pubbliche assistenze aderenti ad Anpas Marche hanno attivato sin dallo scorso mercoledì 11 dicembre un presidio permanente H/24 con le proprie ambulanze e volontari di fronte alla Regione Marche,che resterà attivo sino a quando gli amministratori regionali non forniranno risposte concrete alle istanze delle pubbliche assistenze.
Da oltre 10 anni, infatti, le associazioni Anpas della regione Marche sono costrette a mendicare la possibilità di veder garantita la loro dignità ed il loro futuro, nonché lottare per assicurare livelli di assistenza adeguati a favore dei cittadini della regione Marche affinché essi continuino ad avere anche in futuro quell’assistenza “eccellente” (secondo il Presidente della Regione Marche Spacca) di cui sino ad oggi hanno potuto godere, ed a basso costo grazie al fondamentale apporto del personale volontario.
Spiace constatare che a tutt’oggi, dopo ormai 5 giorni dall’attivazione del presidio, gli organi d’informazione hanno pressoché ignorato questo fondamentale impegno messo in atto con enormi sacrifici dai volontari delle associazioni, che per sostenere questa protesta hanno rubato tempo al riposo ed alla famiglia, come accade già quando prestano il loro apporto nelle associazioni.
Probabilmente gli organi d’informazione sono più interessati a quelle manifestazioni eclatanti in cui più è alta la voce, più si acuisce l’interesse dei cronisti che aspettano (magari) con ansia l’episodio clamoroso. Tale aspettativa viene certamente meglio appagata dalle numerose manifestazioni di protesta che stanno avvenendo in questi giorni in tutta la regione.
E’ invece certamente più sommessa la scelta operata dalle associazioni di volontariato Anpas di attivare una protesta “ghandiana”, civile e non violenta: la presenza fissa delle associazioni di fronte ai palazzi della Regione Marche intende costituire un promemoria per gli amministratori regionali, che vedranno costantemente le ambulanze dell’Anpas sotto le proprie finestre ogni giorno (ed anche la notte).
I volontari delle associazioni Anpas continueranno in ogni caso a garantire il proprio presidio permanente anche nei prossimi giorni e notti, consapevoli di combattere una battaglia silente in nome di una giusta causa: e ciò nel semi-anonimato, con mancanza di clamore e senza l’appoggio dei media.
12 dicembre – Prosegue il presidio permanente delle associazioni Anpas Marche di fronte al palazzo della Regione Marche, in attuazione alla deliberazione assunta dall’Assemblea Regionale riunitasi il 30 novembre. Questa forma di protesta contro l’immobilismo decisionale dei vertici della Sanità Regionale puòessere sostenuta solo grazie alla partecipazione attiva di tutte le pubbliche assistenze Anpas della regione Marche, in modo tale da dividere equamente l’evidente impegno organizzativo che essa comporta.
11 dicembre – Da oggi il presidio dei volontari davanti alla Regione Marche che ancora una volta, si dimostra sorda ad ogni richiamo, ed irrispettosa della salute dei cittadini in nome dei quali amministra
Ancona 11 dicembre 2013 – Da oltre 10 anni le associazioni Anpas della REGIONE Marche sono alla ricerca della possibilità di veder garantita la loro dignità ed il loro futuro, invocando adeguate e definitive scelte da parte dei politici regionali.Di contro negli stessi anni abbiamo assistito al progressivo degrado nel rapporto con la Regione Marche, incapace di valorizzare un patrimonio formato da migliaia di persone che da oltre un secolo dedicano il proprio impegno a favore del prossimo. Questa incapacità si è tramutata in atti legislativi (già emanati) che modificheranno profondamente il livello dell’assistenza sanitaria essenziale ai cittadini marchigiani. Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas Nazionale dice: “Come anpas nazionale siamo concordi e vicini a chi continua a combattere per veder tutelato la propria opera e contemporenamente siamo spiacenti nei confronti dei cittadini e della comunità per il disagio di questa protesta, ma se lo stiamo facendo è proprio per tutelare la salute e l’interesse delle comunità”.
OGGI:
Assenza di scelte capaci di garantire un futuro di sostenibilità ad un delicato settore della Sanità, che diversamente vedrebbe gli attuali costi moltiplicati per 5, a scapito di chi ha bisogno del servizio;- Assessorato e Va Commissione Consiliare inadeguati che annaspano da anni saltando tra pareri della Commissione Europea, ricorsi amministrativi e diktat dell’avvocatura regionale, dimenticando il loro ruolo politico di indirizzo;
– Mancato rimborso alle associazioni dei costi effettivamente sostenuti per lo svolgimento del servizio (previsto da Legge Regionale e Delibere di Giunta);
– Scelte organizzative unilaterali sul settore dell’emergenza che vanificano di fatto un percorso virtuoso in cui da 15 anni le associazioni supportano la Regione Marche per il raggiungimento di un sistema sanitario economico e di eccellenza; costringono le associazioni di volontariato ad alzare ancora una volta la voceper chiedere alla Regione Marche di decidere su temi vitali per il loro futuro e per quello di tutti i cittadini marchigiani