Una tradizione del Campidano, in Sardegna, dei volontari della LAVS di PULA

Sa Pippia cun S'Ou - La Pasqua dei volontari di Pula

Anche quest’anno, alla Lavs di Pula si rinnova la tradizione del Is Angulias o come dice ancora qualche anziano: Sa Pippia cun S’Ou ovvero la bambina con l’uovo.


Come si prepara la Sa Pippia cun S’Ou. Si parte con la cottura delle uova: ben 630 uova (con l’obbiettivo di non romperne nemmeno uno). Le uova vengono portate ad un’inizio di bollitura perché poi finiranno di cuocere, in forno, insieme al pane.

Il giorno dopo vengono portate nei panifici per il rito della decorazione e della “sforbiciata”: l’uovo viene avvolto, da una striscia di pasta che dopo viene sforbiciata e cioè pizzicata con le forbici in un modo molto particolare che da l’idea di un pizzo, di un ricamo sul pane e poi in forno.
Una volta cotti vengono portati in sede ad asciugare, perché l’indomani verrano decorati con lo zafferano. Tutti insieme, stecchino alla mano, si procede alla decorazione con i puntini 
Una volta che la decorazione di zafferano si asciuga, vengono imbustati e chiusi con nastro e ramoscello d’ulivo, pronti per essere offerti a chi vuole contribuire alla LAVS di Pula.

Da circa un mese i volontari si sono attivati per contattare i vari panettieri della zona, chiedendo loro la disponibilità di portare avanti e di panificare per loro il pane Pasquale. La disponibilità, quest’anno, è arrivata da ben tre forni, quello dei Sig. Armando Deiana, Pietro Murgia e Paolo olla e, a pochi giorni dalla domenica di Pasqua, si è dato il via ai preparativi insieme a tutta la comunità di Pula.
Un ritorno al passato, una tradizione Sarda che non muore ma viene riportata in vita ogni anno per la solidarietà.

di Alessia Zanetta LAVS pula

Su coccoi cun s'ou - dai volontari di Pula

di Alessia Zanetta, LAVS di PULA

La fotogallery della preparazione

La galleria fotografica della preparazione

Le storie della Gente d’Anpas


                     

 

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